Dopo aver passato il pomeriggio insieme, festeggiando il rientro delle nostre amiche, andiamo a casa di James che, come la volta precedente, è già stipata al massimo. Infatti facciamo non poca fatica a trovare parcheggio.
Riusciamo ad entrare in casa e raggiungiamo il centro della festa che è già in pieno svolgimento.
Ad un certo punto Jen dice: "James ci sta chiamando!" E dopo averlo notato tutte, lo raggiungiamo.
"Ragazze, che bello vedervi!
Vi presento la mia ragazza, Tiffany" Ci accoglie, continuando subito dopo: "Tesoro, loro sono Naomi, Jennifer, Allison e Luna".
Tiffany fa una strana espressione da cui trapela il suo essere seccata, ed esclama: "Quella Luna?".
"Sì, quella Luna, per caso hai qualche problema?" Chiedo. Ma prima che quell'antipatica possa rispondermi, Naomi interviene portandoci via e andando verso l'angolo bar.
Stazioniamo in quella zona per buona parte della serata, facendo anche amicizia con alcuni ragazzi.
Contrariamente a ciò che pensavo, la serata si rivela molto divertente, ma ovviamente l'entusiasmo finisce non appena lui fa il suo ingresso, fermandosi astutamente in un punto da cui riesco a vederlo con facilità.
Mi perdo nei miei pensieri ma vengo riportata alla realtà dal benvenuto che gli riserva James, espresso ad alta voce: "L'ospite d'onore è arrivato, la vera festa può iniziare!".
E come se quelle parole fossero il segnale prestabilito, le persone si allontanano da loro formando un cerchio attorno agli sfidanti, ovviamente con noi in prima fila. Già quando sono uno di fronte all'altro l'atmosfera comincia a scaldarsi, si spogliano restando in pantaloncini e iniziano a saltellare per darsi la carica.
Vedo che Cobra dice qualcosa a James, anche se non capisco cosa, e poi gli fa un sorriso indicandosi le guance, tornando al proprio posto.
Dopo questa scenetta l'incontro prende vita, con Cobra che tira un calcio alla gamba sinistra di James. Gli lascia un attimo di respiro, in cui lo deride dicendogli: "Fa male eh?".
James reagisce allo scherno provando a rialzarsi, ma Cobra non gli lascia spazio di manovra colpendolo sempre nello stesso punto ma con più forza. James non demorde, nonostante il dolore, attaccando Dimitri che con un pugno lo manda a terra. Gli sale cavalcioni cominciando a tempestarlo di cazzotti, dipingendosi un'espressione soddisfatta sul viso. Si rialza e fa il giro, godendosi l'esultanza della folla che lo acclama a gran voce. Il momento di gloria viene interrotto da James, che si alza nuovamente attirando l'attenzione dell'avversario, che non gradisce affatto.
Si fronteggiano come due pistoleri, Jimmy si lancia contro Cobra che non si fa trovare impreparato, infatti tira indietro la gamba per caricare il colpo e, quando James è abbastanza vicino, gli tira un calcio rotante in faccia che lo manda k.o.
Tanta è la potenza del colpo che Jimmy compie un mezzo giro su se stesso e si schianta a terra.
Esplode il boato, il vincitore viene accerchiato ed elogiato da tutti. Una parte dei ragazzi va a recuperare James ed in testa al gruppo c'è Tiffany.
Dato che condividiamo tutte la stessa antipatia per il perdente, viene naturale andare a brindare. Torniamo di nuovo al bancone e festeggiamo.
Dopo esserci bevute anche le damigiane in cantina, veniamo raggiunte da Dimi e il suo gruppo.
"Ciao bambolina, lasci qualcosa anche a noi?" Mi chiede, ed io comincio a ridere come una stupida, piegandomi in due.
"Beh, non mi pareva di aver detto chissà cosa." Sembra perplesso.
"Lascia stare, in questo stato riderebbe anche se le facessi buh." Si intromette Naomi.
"Bene, allora mi devo mettere alla pari. Ragazzo, dammi la cosa più forte che hai", chiede al barman.
Su quest'onda si ritrova presto nelle mie condizioni, ma anche gli altri non sono da meno.
In un momento di follia, Patrick e Naomi decidono di sfidarsi ad una prova di forza.
Dimi invece è di altro avviso, infatti mi solleva, mi mette su una spalla e mi porta via, urlante. Passiamo davanti al gruppetto di amici di coso (James), vedo Tiffany e decido di salutarla.
"Ciaooo, Piffany!" Storpio anche il suo nome e quando me ne rendo conto scoppio di nuovo a ridere come una matta.
Dimi mi fa compagnia, inciampando anche sugli scalini e finendo lunghi distesi per terra.
"Dolcezza, meglio se ci leviamo di qui. Dopo questa, se ci attaccano, non ti posso difendere."
Vorrei replicare, ma l'accesso di risa non si placa. Lui si rialza e mi solleva, rimettendomi nella posizione di prima, sparendo dietro l'angolo, verso chissà dove e con chissà quali intenzioni.
"D, ti devi fermare. Mi gira tutto e ho lo stomaco che fa la schiuma come una lavatrice!" Lo imploro, o almeno è quello che vorrei fare.
"Buona, siamo quasi arrivati."
Ma arrivati dove? Ha camminato per così tanto che ho paura si sia perso e io assieme a lui.
Sorpassiamo uno steccato bianco e mi arriva al naso odore di paglia.
Mi lascia andare di colpo, atterro su una balla di fieno.
Mi metto seduta per cercare di raccapezzarmi, ma non ho idea di dove siamo andati a finire.
"Dove cazzo siamo finiti?"
Anche il garbo è andato a farsi benedire.
"Che ne so io, siamo in un posto. Pare una scuderia in disuso." Spiega.
"Ma dai? E io che credevo fossimo sulla Boulevard!" Lo prendo in giro senza ritegno.
"Te l'ho detto che quando sei fuori mi piaci di più. Sei troppo ingessata, bambolina."
Ancora con questa storia! Mi giro verso di lui ed incrocio le gambe.
"E io, brutto scemo, ti ho già detto che non sono ingessata.
O imbalsamata, come dicesti l'altra volta." Puntualizzo.
"Sì, sì, dolcezza, come vuoi tu. Guarda un po' il tuo Dimi che ha portato." Tira fuori dalla tasca della camicia smanicata uno spinello, lo accende e me lo passa.
Lo finiamo in poco, ci stendiamo sul fieno e ci estraniamo dal mondo per il resto del tempo.
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RomanceWattys2018. Pubblicato il 18 marzo 2018. Perché nel nostro mondo, le differenze sociali contano. Eccome... Aveva tutto quello che di meglio la vita le potesse offrire: era bella, ricca, viziata. Nata dalla parte giusta della linea di demarcazione. M...