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Harry era così preoccupato per Louis, voleva che il ragazzo vedesse quanto fosse perfetto.

Louis non avrebbe mai dovuto provare dolore, non avrebbe mai dovuto sentirsi immeritevole, ma a volte Harry non riusciva a controllarlo.

Come in quel momento, il padre di Louis gli stava urlando contro, dicendogli di smetterla di essere così infantile, dicendogli di capire cosa stava succedendo. Louis piangeva, come sempre, si sentiva un bambino.

Il giorno dopo a scuola, Louis ha finalmente mangiato qualcosa, aveva mangiato la maggior parte della pasta data nel vassoio. Si sentiva molto meglio rispetto agli ultimi giorni. Deve tutto questo a Harry ad essere onesto.

Stava andando ala lezione di chimica quando è stato spinto contro il muro. Pensò che fosse Harry, ma quando vide freddi occhi castani scuri capì che non lo era.

Si rese conto che in realtà era Joe, era uno dei ragazzi più grandi della squadra di football.

"Ciao, ragazzo di chiesa." Joe lo prese in giro e Louis alzò gli occhi al cielo per il comune insulto che aveva sentito.

"Devo andare," dice, spingendo leggermente ma Joe spinse Louis.

"Oggi non scapperai, frocio," mormorò Joe, con un sorrisetto malvagio sul volto. Gli occhi di Louis si spalancarono e diede rapidamente una ginocchiata a Joe all'inguine. Si chinò e Louis corse velocemente, ma Joe lo tirò indietro, spingendolo contro il muro.

Un pugno. Un calcio. Continuava a venire così, allo stomaco, alla mascella. Da tutte le parti. Gli occhi di Louis stavano iniziando a lacrimare, ma fece del suo meglio per non piangere. All'improvviso si udì una voce profonda.

"Ehi, lascialo" la testa di Louis stava girando ma riconobbe quella voce, lo fece sentire al sicuro.

"Che cazzo Joe!" esclama Harry, tirandolo via da Louis e sbattendolo contro il muro. Gli occhi di Joe si spalancarono, chiaramente intimidito.

"Vattene di qui prima che ti uccida, cazzo!" Harry sogghigna, facendo scappare Joe all'istante.

Louis sente delle mani delicate sotto di lui che stanno sollevando, piagnucola dolcemente, rannicchiandosi nel calore.

"Shh Lou, va tutto bene, ti ho preso," sussurra Harry, dando un bacio sui capelli di Louis.

"La mia mamma è fuori per lavoro, ti accompagno a casa, ok?" dice Harry e Louis non risponde, il dolore diventa insopportabile.

"'Arry," sussurra Louis, qualche lacrima che gli scivola lungo le guance.

"Ti ho preso, Lou, ti ho preso," dice Harry, uscendo dalla scuola e andando verso la sua bicicletta. Sapeva che Louis non poteva salire in quello stato. Aiuta Louis ad alzarsi.

"Aspetta qui per un secondo," sussurra Harry, correndo verso la scuola.

Sapeva che Zayn sta alla lezione di Storia, corse in classe, spalancando la porta, gli occhi di tutti distolsero lo sguardo su di lui.

"Chiavi," disse e Zayn gettò le sue chiavi attraverso la stanza, Harry le afferrò prima di correre di nuovo fuori, vedendo Louis appoggiato alla moto, strofinandosi le tempie.

"Puoi camminare?" gli chiese e Louis annuì, poteva camminare facilmente perché le sue gambe non gli facevano molto male. Ma gli piaceva davvero il caldo petto di Harry e amava essere portato così si limitò a scuotere dolcemente la testa.

Le mani di Harry scivolarono sotto la schiena di Louis e nell'incavo delle sue ginocchia, sollevandolo e portandolo alla macchina di Zayn. Lo fa sdraiare sul sedile posteriore prima di sedersi sul sedile anteriore, iniziando a guidare fino a casa sua.

10 minuti dopo, arrivarono a casa di Harry. Harry portò Louis su per le scale e nella sua stanza, stendendolo sul letto.

"Torno tra 20 minuti, respira," dice Harry, uscendo e avviando la macchina per tornare a scuola.

È tornato di corsa alla lezione di storia, ansimando perché dannazione era così attivo oggi. Lanciò le chiavi a Zayn, la faccia degli insegnanti estremamente infastidita.

Salì in bici e tornò a casa, vedendo Louis praticamente addormentato sul letto. Harry si accigliò, odiava che fosse successo a Louis. Lo scosse lentamente per svegliarlo.

"Lou, lascia che ti aiuti con i tuoi lividi," sussurrò e Louis si strofinò gli occhi, annuendo.Harry tirò fuori un batuffolo di cotone e dell'antisettico. Sollevò il top di Louis, mordendosi il labbro con tristezza prima di tamponare lentamente il cotone sul suo petto.

"Haz," sussurra Louis, stringendo il pugno, gli occhi chiusi.

"Brucia," piagnucolò Louis, tirando su col naso.

"Va tutto bene, boo," sussurrò Harry, sentendosi malissimo. Da dove vengono questi soprannomi? si chiese Harry, ma non gli importava, Haz era piuttosto carino.

Una volta fatto, Louis sospirò, sdraiandosi.

"Puoi svegliarmi alle 3, devo andare a scuola così mio padre non lo scopre" sussurra e Harry annuisce, dicendogli di dormire.

Harry passò le mani tra i capelli di Louis, Louis sorridendo alla sensazione.

"Harry, grazie," gracchiò Louis e Harry premette un bacio sulla fronte di Louis.

"Sempre", sussurrò prima di sorridere perché come ha fatto ad essere così fortunato?

The Nerd And The Bad Boy (l.s) TRADUZIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora