Steve aveva continuato a provarci, ma Bucky lo prendeva a morsi e vomitava copiosamente ogni suo tentativo di trovare una soluzione.
Ormai Bucky era andato via, nessun concerto, disegno o bacio lo avrebbero riportato da Steve.
Loki e Natasha erano ammutoliti, Sam rispettava il silenzio pur non capendo completamente la storia. Gamora mangiava poco ma aveva tinto nuovamente i capelli di rosa.Stavano correndo troppo, approfittavano della difficile situazione, ma sia Steve che Bucky trovarono più giusto andar a vivere assieme nell'appartamento di Rogers. Per Bucky era una soluzione perfetta dato che ormai non riusciva più a pagare le rate dell'affitto arretrato. Andare a convivere con il proprio compagno lo intimidì non di poco, ma almeno su questo ragionò; Steve non era Brock, non si sarebbe mai potuta ripetere la stessa storia.
Erano quasi cinque giorni che James non aveva nemmeno la voglia di recarsi al negozio di tatuaggi. Steve era incupito da quella preoccupazione così amara. Lasciare solo Bucky significava tornare a casa e trovarlo con qualche nuovo segnale di dolore sul braccio, e trascorrere la giornata al lavoro sapendo ciò ingobbiva il suo umore.
Cosa diavolo lo spingeva a star dietro a Bucky in quel modo?«E perdonami, ma sono innamorato di te. Non voglio giustificarmi, ma te lo giuro sul cielo di maggio che non è tutta colpa mia. È anche, e soprattutto, tua. Il dolce narcotico sulla tua bocca, l'elettricità delle tue dita che corrono sui miei fianchi; l'oppio che diventa il tuo profumo quando mi ingolfa i polmoni. E il tuo nome, Bucky. Quando lo pronuncio mi viene da piangere. Ti chiedo pietà, ma ti amo. Per te diventerei tutte le donne del mondo, e tutti gli uomini. Vorrei trasformarmi in medicina, diventare il coltello che vuole ucciderti e il paradiso in cui vorresti finire. Mi trasformerei in tutto ciò che il buono allontana, ma io, di allontanarmi da te non posso riuscirci. L'insieme è divino non trovi? Allora fatti salvare.»
Questa era la risposta a tutti i travagli di Steve.
Il fottuto, maledetto, disgustoso amore.Bucky scrollava il capo. Aveva il volto grigiastro, evidentemente sofferente. Il gomito era davvero tanto gonfio, non compiva ormai più nessun movimento. Le dita erano piene di cerotti che Steve si premurava ad applicare sui nuovi tagli, e il braccio scarlatto di lividi.
«Anche io sono innamorato di te Steve, ma non rendere tutto più difficile. Non piangere per me, posso dirti solamente questo.»Con cattiverie simili da parte di Bucky Steve lanciava delle maledizioni, per la collera del suo dolore e della disperazione. Pregava che un giorno il suo ricordo avrebbe ucciso Bucky.
Almeno il titolo della causa della sua morte sarebbe toccato a lui e non alla malattia.Un pomeriggio Steve domandò a Loki e Natasha di venire a casa da lui e Bucky per parlare con l'amico. Rogers era arrivato ad un punto critico in cui nemmeno la sua tenacia e il suo sangue freddo riuscivano ad attenuare la situazione. Dovette chiedere disperatamente aiuto quando James si tagliò via la prima falange del mignolo chiudendola nel cassetto della cucina, e l'artrite al suo braccio era ormai diventata quasi patologica.
James non si aspettava quella visita.Era una cosa un bel po' patetica, ormai era come se Steve fosse il suo badante, e Bucky lo scarto della depressione. Ma Rogers non voleva vedere la catastrofe in quel modo; lui aveva speranza, e quella era l'unica cosa che Bucky non avrebbe ferito.
Quando Loki vide Bucky seduto sul divano con il braccio raggomitolato al petto, vestito con una felpa larga e scura non riuscì a mascherare la sua espressione di rammarico e amarezza. Natasha invece fu più brava.
La barba scura di James gli invecchiava i tratti stanchi e magri, i capelli lunghi invece si mostravano lucenti e ordinati. Loki gli si sedette vicino, poggiandogli una mano sul ginocchio.
I due si guardarono negli occhi per un istante, e poi Loki non si trattenne più stringendo James tra le proprie braccia. Bucky gemette per il dolore al gomito, non ricambiando l'abbraccio.
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Vita decomposta ||Stucky AU|| ✔
RomanceBucky Barnes ha un disperato bisogno di soldi, ed è grazie alla sua amica Natasha, che il ragazzo trova lavoro presso uno studio di tatuaggi. Il padrone del negozio si chiama Steve Rogers, un attraente ragazzo cosparso di tatuaggi che non si lascia...