VII

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Raim aveva sognato centinaia di volte di combattere contro un drago, certo era solo un sogno, ma lui non aveva paura in quel momento, ció nonostante avrabbe gradito la presenza di Fates. Prese la lettera e la lanció via cosí che non si strappasse durante il combattimento, "Fates! Mi serve aiuto!" Urló Raim sperando che il drago sentisse, invano, il grosso drago era ceco da un occhio, pieno di cicatrici su tutto il corpo e un paio di ferite a cui una sgorgava ancora un po' di sangue, "Potrei usarla per prendere un po' di tempo" pensó lo scavenger. Raim tiró fuori la spada e inizió a sfidarlo, continuava a girarli intorno e poi si fermó, aspettando che lo attaccasse, e lo fece, con un lento scatto, il drago, puntó Raim che riuscí a scivolare via in tempo per non farsi afferrare, dietro Raim, peró, c'era un grosso palo di ferro che si conficcó nella gamba del grosso drago nero, che ululó dal dolore, Raim cercó di andare verso la ferita per sferrargli un colpo ma con un balzo della coda, il drago, lo spinse via, estrasse il pezzo di metallo dalla sua gamba e prese nuovamente la rincorsa verso Raim che schivó il colpo per la seconda volta, ma la bestia si giró e sferró un getto di fuoco contro Lo Scavenger la cui spada si sciolse dal calore e si ferí il braccio, era disarmato, provó a chiamare Fates, non arrivó nessuno, ma Raim vide una sagoma scura che correva verso di lui, era Lasseth. Raim doveva schivare il prossimo colpo, solo cosí si poteva salvare, il drago non caricó questa volta, ma cercó di dare un colpo con la coda, Raim si sdraió e, rotolandosi, lo schivó, dando il tempo a Lasseth di arrivare, tiró fuori il blaster e lo colpí in testa, ma non bastó per ucciderlo, gli sferró diversi colpi su tutto il corpo, ma non cadeva, poi Fates, dalle spalle, attaccó il drago, che si chinó dolorante, Raim prese uno spuntone di metallo, sgattaioló sotto la testa chinata del dragó e gli conficcó la punta nell'occhio ancora buono, la bestia continuava a ruggire e ululare, si vedeva il sangue uscire a fiotti da suo occhio. Fates finí il combattimanto atterrandolo e sgozzandolo con un artiglio. "Fates!" Urló Raim, "Fates?" Chiese dubbioso Lasseth "Raim! Grazie a Dio sei vivo!" Disse felicemente il piccolo drago "Avranno pensato fosse morto e lo hanno lasciato qui" spiegó Fates a Raim "Che sta succedendo? Raim?" Si spaventó Lasseth "Te lo spiegeró dopo ma, ti prego, non dirlo a nessuno, ora dobbiamo tornare!" Rispose Raim "Ok, ma non farmi scherzi" lo minacció lo Scavenger. Raim prese la lettera che era ancora tutta intera, salí su Fates e partirono, durante il viaggio, Raim, lesse la la lettera
"Al mio apprendista Raim. Ragazzo, se stai leggendo questa lettera vuol dire due cose, che sono morto, e che sei pronto per quello che ti stó per dire. Tu hai il sangue da Spadaccino, tu sei questo, e ti offro questa sfida. Su su sulle montagne di Haray, giú giú in fondo alla grotta nascosta, sangue e morte ti aspetterranno se non sarai colui che merita il potere. Questa é la mappa per trovare la spada di sangue di drago, la spada piú resistente sel mondo, la spada della vittoria, so che tu meriti di averla, per questo ti ci mando. Tu puoi salvare gli umani Raim, tu puoi. Lo spadaccino degli Scavenger." Raim non ci poteva credere, non sapeva cosa pensare, una lettera dal suo maestro, con le indicazioni per la spada piú potente del mondo, era un miracolo, sentiva la sua voce nella testa, quella calda voce che lo aveva accompagnato per tutta la sua infanzia. "Raim ci siamo" disse Fates, entrati, un suo compagno si disperó "Raim! Sei vivo, é la fine, Xand ci ha condannati, i draghi emarginati hanno scoperto del dine e hanno promesso che domani ci attaccheranno! É la fine!" "Non c'è da meravigliarsi" pensó Raim "Come sta Lilith?" Chiese  "É in coma" rispose sempre il suo compagno. Raim non sapeva cosa fare. Avrebbe potuto scappare con Lasseth e Fates a cercare la spada, ma avrebbe infangato la ribellione, avrebbe potuto combattere, ma sarebbero stati sterminati, Raim non sapeva che strada prendere, per la prima volta, si era perso.

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