XVI

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Raim entrò nell'arena con ancora il fiatone, non aveva la minima voglia di combattere in quel momento, aveva in testa solo Lasseth.
Superò per la seconda volta il cancello, rivide quegli spettatori barbari che si insultavano e si malmenavano e risentì quella sensazione di disagio che lo perseguitava quando entrava lì.
Varcò il cancello opposto al suo un gigante omaccione sporco e pieno di marchi, aveva gli occhi piccoli e vicini, sembrava quasi un ciclope, Raim si mise in posizione, l'uomo sfoderò la sua enorme ascia e lo caricò come un toro con davanti un telo rosso, lo Scavenger si preparò a schivare il colpo, e a pochi centimetri di distanza dall'avversario fece un ampio salto lateralmente; l'omaccione scivolò e cadde per terra accompagnato da una lunga risata del pubblico, lo sfidante si rialzò e scrollò la testa, poi caricò di nuovo, però, sta volta, si lanciò a braccia aperte su Raim che non potè nulla e si fece travolgere dal gigante, lo Scavenger, dolorante, si liberò velocemente dalla presa dell'avversario e si posò sulla sua schiena dove conficcò un colpo di spada all'altezza dello stomaco, un possente guaito e un fiume di sangue si spersero per l'arena.
L'uomo si rialzò facendo cadere Raim, si sradicò la spada dal sotto petto e la lanciò via, fece qualche zoppicante passo lo Scavenger con l'ascia in mano, si preparò a colpire ma il ribelle si alzò prima che potesse farlo e infilò le dita nella ferita appena fatta facendo un bagno nel sangue, l'uomo ululò ancora più forte di prima e si inginocchiò, guardò Raim alzarsi e posizionarsi di fronte a lui, dopodiché il ribelle gli posò una mano sulla spalla e gli sferrò un pugno sul naso che lo fece cadere definitivamente a terra, dando fine allo scontro.
Raim si voltò per guardare il volto di sua madre ma era già tornata all'interno.
Due guardie lo presero e lo portarono dentro la struttura dove sua madre si recava sempre, lo fecero sedere su una comoda poltrona e poi entrò sua madre.
"Sono molto sorpresa" disse in tono che non la faceva sembrare come aveva appena descritto, "Hai battuto due dei migliori sfidanti che avevamo, sei più abile di quanto potessi immaginare data la tua reputazione da sporco Scavenger" continuò "Non chiamarmi così, io non sono come gli Scavenger, potresti sorprenderti" rispose rude il figlio di Ardhel "Sicuro di se il ragazzo, ahahah, cominci a starmi simpatico sai? Comunque ho un brutto presentimento per te figlio, credo che tu abbia qualcosa, qualcosa che potrebbe servirmi, qualcosa di potente. Ma è solo un ipotesi. Quindi ti ho portato una sorpresa" detto questo dalla porta entrò Lasseth, sembrava quasi stesse dormendo, era sicuramente drogato.
Raim sobbalzò in piedi ma le guardie lo spinsero sulla sedia.
"Che vuoi da lui?" Chiese il ragazzo "So che siete molto legati, quindi ho pensato di farti un offerta, tu mi dici cosa nascondi, e io non lo ammazzo, in caso tu non avessi niente da dire..., lo ammazzo lo stesso" spiegò sorridendo Ardhel "Brutta bastarda" grugnì Raim, il generale della base sghignazzò e disse "Ci vediamo domani, o il tuo amico non vedrà più da domani, a te la scelta figlio".
Le guardie scortarono Raim alla cella dove Esther lo aspettava.
"Raim! Che è successo?" Chiese la ragazza, lo Scavenger guardò nel vuoto, poi disse "Ti ricordi il segreto che ti dovevo dire? Beh, da domani non sarà più un segreto".

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