XIV

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Raim si guardò in torno all'impazzata, cercando una soluzione, ma non trovava niente, poi il suo compagno di cella gli sussurrò "Per caso devi uscire? Bastava chiedere?", "Sai come uscire?" chiese disperato Raim "In effetti sì" sghignazzò il non troppo giovane signore "Ma nulla ormai è gratuito al mondo" continuò, "Ti darò quello che vuoi, ma ora fammi uscire" supplicò lo Scavenger, l'uomo si alzò e tirò fuori dalla veste un enorme mazzo di chiavi, "Queste ci ho messo 7 anni a raccoglierle" rise, poi cercò la chiave giusta e aprì la porta, Raim uscì all'impazzata chiedendosi perché quel vecchio non scappava da quell'incubo.
Lo Scavenger doveva uccidere l'avversario di Esther senza farsi scoprire, si mise in un punto cieco dalle guardie dove si poteva assistere all'incontro, i due contendenti stavamo già combattendo, ed Esther era già per terra, Raim provò ad escogitare qualcosa quando il suo braccio inizio ad ondeggiare e assumere forme strane fino a far uscire un arco, "Eh?" pensò "Krayn non è solo una spada?", a quel punto non ci pensò due volte, prese la mira e poco prima che la vita di Esther finisse conficcò una freccia nell'occhio dell'omaccione nell'arena che ululò di dolore, quest'ultimo si girò e guardò Esther brutamente con un rivolo di sangue che gli lacrimava dall'occhio sinistro, prese la rincorsa per colpire la ragazza ma Raim gli scagliò un'altra freccia nell'altro occhio, la folla guardò stupita Esther inconsapevole che fisse stato Raim a tirare quelle freccie, l'uomo cadde a terra morto, Esther aveva vinto.
Raim scorse con lo sguardo la vincitrice accompagnata alla cella, tirò un sospiro di sollievo per aver salvato Esther, solo dopo si accorse di essere fuori dalla prigione, poteva scappare, poteva andarsene; in quello stesso momento vide Fates agitarsi in una piccola gabbietta, era l'occasione perfetta per andarsene da lì, eppure, Raim, non fece nulla, voleva conoscere meglio la madre, sebbene lei lo odiasse, lo Scavenger era attratto  all'idea di avere una madre, e non voleva perdere l'occasione di farsi accettare da lei; in più, non poteva lasciare tutti gli altri ribelli a marcire in quel putrido avamposto, quindi non fece nulla, semplicemente tornò in gabbia accolto dal fango e dall'umidità.
"Raim! Raim! Mi hai visto? Come ho fatto?" chiese stupita Esther "Ora non posso  dirtelo, ma lo saprai" la rassicurò Raim "Ah ok, va bene va bene" balbettò la ribelle.
"Mi posso intromettere?" Ridacchiò il loro compagno di cella "Cosa vuoi?" Lo aggredì Raim "Solo ciò che mi spetta, io ti ho aiutato e ora mi spetta una ricompensa" continuò il vecchio "Giusto" si arrese Raim "Cosa devo fare?" "Voglio il tuo drago" disse "Il mio che?" si sbalordì Raim "Hai sentito, il tuo drago" "Io non ho alcun drago" si difese lo Scavenger "Non ti preoccupare Raim, non devi spiegare nulla, so già tutto, ora mi devi solo dare Fates" ordinò l'uomo "Come sai tutto questo? Chi sei?" Non capì Raim "So tutto di te ragazzo, ti ho osservato per molto tempo, e non sono da solo, ho molti amici, quindi ti consiglio di darmi retta e fare quello che ti ho detto" impose "E se ti uccidessi qui ora?" lo minaccio Il ragazzo "Ti ho già detto che non servirebbe a nulla perché non sono solo" corresse l'uomo "Mh. Come ti chiami?" chiese lo Scavenger "Ender" rispose; dopo quell'affermazione Raim si alzò, tirò fuori Krayn e si avvicinò a Ender che gli disse "Hai chiuso senza nome", il ragazzo lo fulminò con lo sguardo per pochi secondi, poi gli ficcò la spada nel petto, ci fu un silenzio tombale mentre Raim pensava che un'altro problema si era aggiunto ai mille che già affrontava.
Se fosse vero che ci sarebbe stato qualcun altro a cercare di prendergli Fates, o che Ender faceva parte di una setta che lo cercava, come avrebbe fatto a difendere il piccolo drago?

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