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18/June/Sunday/01:24
POV's Jade

Io e Jimin entrammo nella cabina di Afrodite e ci sedemmo sul letto dell'ultimo e io iniziai a parlare.

<<Jimin c'è una cosa molto importante che che Yoongi non ci ha mai detto ma io la so perché me l'ha detto sua zia...>>iniziai a dire incerta de raccontargliela o meno.

<<Continua...>>sussurrò Jimin tirando su con il naso.

<<Lui...lui aveva un fratello più grande, di sedici anni mentre Yoongi ne aveva solo sette...questo ragazzo era gay e veniva sempre preso in giro a scuola per la sua 'diversità' come dicevano loro...ma ha sempre sopportato la cosa...ma quando si fidanzò con un altro ragazzo...i bulli oltre a prenderlo in giro iniziarono a picchiarlo...una notte...mentre stava uscendo dalla porta di una discoteca è stato accoltellato da quei ragazzi che poi naturalmente sono andati in galera per omicidio...ma Yoongi è rimasto senza un fratello che era come un padre per lui...>>finii di dire ma come lo guardai aveva una faccia scioccata ma nello stesso tempo confusa.

<<Non hai capito?>>gli chiesi e lui fece un movimento con la testa per come per dire di 'no'.

<<Yoongi non accetta di essere gay per non fare la fine di suo fratello!>>esclamai.

<<Quindi, questo non significa che non prova qualcosa per te, per ciò adesso sciacquati quella bella faccia che ti ritrovi e riposati, ma soprattutto stai sereno e non deprimerti che fidati, Yoongi ti viene dietro come un cagnolino.>>dissi mentre mi alzai andando ad aprire la porta per poi uscire lasciando Jimin ancora più confuso che però adesso aveva un grandissimo sorriso al posto delle guance bagnate e gli occhi rossi e gonfi.

POV's Yoongi

Ero appoggiato alla porta con le gambe al petto chiuse con le mie braccia mentre piangevo.

Avevo pianto così tanto da finire le lacrime.

Perché sono stato così stupido?

Decisi di alzarmi e andare a dormire ma qualcosa mi fermò o meglio...qualcuno.

<<Chi-chi sei?>>chiesi all'uomo che appariva davanti a me vestito con una veste nera e con una folta barba grigia.

<<Sono tuo padre.>>mi rispose come se fosse la cosa più normale del mondo...ma non lo era affatto.

<<A-Ade?>>dissi incerto e lui annuì.

<<Co-cosa ci fai qui?>>gli chiesi di nuovo ancora un po' impaurito.

<<Sono venuto a dirti una cosa...>>iniziò a parlare ma non continuò prima che io gli chiedessi di cosa si trattava <<Cioè?>>

<<Non lasciartelo scappare.>>disse prima di sparire lasciandomi come uno scemo.

Che voleva intendere?

Ma soprattutto chi voleva intendere?

POV's Jin

Io e Namjoon ci eravamo seduti sugli scogli vicino alla spiaggia che continuava ad essere piena di gente che beveva, ballava e che giocava a Beach Volley.

Stavamo parlando un po' della nostra vita, o meglio, lui stava parlando della sua vita.

Io non avevo fatto un piccolo accenno alla mia.

Era un ragazzo davvero dolce e simpatico.

Era anche carino, anzi un figone pazzesco.

Mi stavo cominciando a fidare di lui.

Ed ero indeciso se raccontargli o meno la mia 'bellissima' vita fino all'arrivo al Campo Mezzosangue che mi salvò.

<<Non è molto interessante la mia storia ma te la racconterò lo stesso perché immagino che tu sia un pettegolo...iniziamo nel dire he nel corso negli anni non so quanti oggetti io abbia rotto dalla sedia della scuola fino al rubinetto di casa mia...>>si fermò un'attimo per ridacchiare insieme ad un me divertito ma poi continuò.

<<Non ho mai avuto una 'mamma' ma mio padre è stato abbastanza bravo da farmi anche da mamma e gli voglio un mondo di bene...forse è la persona s cui voglio più bene...ma all'età di quattordici anni purtroppo un coglione chiamato Jeon Jungkook mi ha obbligato a provare una sigaretta e da lì non ho smesso più...ma conta che è circa una settimana che non ne fumo una e mi sento molto meglio di prima, più pulito...e nulla questa è la mia vita.>>quando finì di parlare io non sapevo cosa dire...era molto più bella della mia.

<<Adesso dovrei raccontare la mia? Di vita?>>gli chiesi incerto e preoccupato.

<<Se non vuoi non devi farlo per forza era solo un modo per conoscerci meglio, tutto qui, non ti obbligo a farlo...>>mi rispose Namjoon con tutta la calma del mondo...ma decisi di farmi forza e di raccontarla...ma in coreano così nessuno ci avrebbe carpiti...

<<Te lo ricordi il coreano?>>chiesi a Namjoon e lui annuì con una faccia perplessa.

<<La mia vita ha fatto schifo...non ho mai avuto una mamma e neanche un padre, si è suicidato, non si sa il perché ma molto probabilmente è impazzito per la bellezza di mia madre è non sopportava il fatto di non 'ritrovarla'...quindi rimasi orfano e mi portarono in un orfanotrofio qui avevo solo quattro anni...>>iniziai a dire non molto pronto per iniziare la parte brutta del 'racconto'...perché si, la mia vita prima del Campo sembrava un film.

<<In quell'orfanotrofio ci ho passato nove anni della mia vita...i più brutti...c'erano dei ragazzi più grandi che mi picchiavano e mi prendevano in giro dalla mattina alla sera...ma nessuno se ne fregava di me...>>continuai.

<<Perché ti facevano questo?>>mi chiese sussurrando come se le sue parole mi potessero fare del male.

<<Perché mi vestivo di rosa, giocavo sempre con le bambole con le femmine, mi piaceva tanto la danza di qualunque genere ma sopratutto cantare...un giorno in mensa rubai un coltello, e la sera nel bagno della mia camera che condividevo con dei bambini, mi iniziai a fare dei tagli...si, ero molto piccolo e non so come mi venne in mente di fare ciò ma lo feci...e rischiai di morire dissanguato...ma restai in vita, purtroppo...>>ormai stavo piangendo e Namjoon senza esitare mi mise un braccio intorno alle spalle facendomi poggiare la mia testa sulla sua spalla mentre mi accarezzava i capelli.

<<Se non te la senti non continuare...>>mi sussurrò all'orecchio sempre in coreano...tutta la conversazione era stata fatta in coreano.

<<No continuo...pochi giorni dopo arrivò un signore sulla cinquantina che mi adottò e mi portò al Campo Mezzosangue salvandomi la vita è quel segnare era Chirone...una della persone più importanti della mia vita...è come un padre per me...quando arrivò l'inverno dovevo continuare gli studi ma il centauro decise di non farmi continuare le elementari e di non farmi fare le medie...me le faceva lui le lezioni...arrivarono le superiori e anche il mio primo fidanzato...che in verità mi aveva sempre usato solo per il suo piacere e in più visto che non gli bastava avermi spezzato il cuore...andò a fare il mio numero di telefono in giro dicendo che...facevo dei lavoretti insomma...e ricaddi di nuovo nel mondo delle lamette...>>quando finii di raccontare mi addormentai subito senza neanche dare tempo a Namjoon, alquanto scioccato di parlare.

demigods in love||уооимiиDove le storie prendono vita. Scoprilo ora