Finalmente Miami.

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Finalmente non mi sembrava vero,  il mio  sogno di partire per le vacanze da sola si stava realizzando, la mia migliore amica sarebbe venuta con me per dare l'addio a quest'estate.
Bussarono alla porta ed era lei, capelli lisci neri, jeans e maglia larga con una valigia enorme:"Hey sei pronta?Ci aspetta il taxy"
Salutammo  mia madre e uscimmo  di casa con un misto di felicità e tristezza, ero molto legata alla mia casa e sopratutto a colei che per me si è sempre fatta in quattro.
Arrivammo all'aeroporto che ci avrebbe portate a destinazione, ero emozionata quasi come una bambina quando riceve un nuovo gioco, ero poco cosciente perciò mi affidato ad Amèlie in tutto quello che faceva.
Visitammo diversi negozi in attesa dell'aereo e dopo circa due ore Amèlie urlò:"Eccolo" indicando l'aereo.
I miei occhi cominciarono ad illuminarsi,non avevo mai volato prima di allora.
"Hey ora che saliamo non dimenticare di mettere la modalità offline del telefono" disse,non le risposi nulla perché ero presa nel fare le foto all'esterno di quella vetrata dove aspettavamo che ci dicessero  di poter salire.
Le valigie già erano caricate,toccava solo a noi fare quel passo e tutto avrebbe avuto il via.
"Signori passeggeri vi informiamo che l'aereo diretto a Miami partirà con qualche minuto di ritardo,ci scusiamo per il disagio"
Guardai Amèlie e non riuscì a dire nulla se non abbracciarla fortissimo.
Salimmo e il tempo sembrava non passare mai, lessi un libro,chiacchierammo e ci addormentammo fino a quando non atterrammo ed urlai:"M-I-A-M-I" non era possibile,sin da piccola avevo sognato di essere in quella città  dalle luci illuminate e dalla pace che si sentiva.
Un taxy ci accompagnò al nostro Hotel, alla reception c'era una ragazza che parlava in una lingua che non conoscevo, Amèlie era  l' unica a capirla. Al primo piano si trovava la nostra camera, entrammo ed era meravigliosa.
Aprimmo la porta e trovammo difronte all'entrata un letto matrimoniale  attaccato al muro uno specchio, alla parete di fronte una televisione a tourch  e un mobiletto mentre alla sinistra del letto c'era un enorme bagno, alla destra una vetrata che affacciava sul mare. Tutto era in stile bianco  e nero.
"Oddio è stupendo" dicemmo insieme con un sorriso di compiacimento.
Svaligiammo  il tutto e chiamammo i nostri genitori per avvisargli che eravamo arrivare a destinazione, non uscimmo quella sera perché il viaggio era stato lungo e il giorno dopo Amèlie sarebbe andata all'incontro con una nota agenzia di modelle per uno dei tanti provini.
Ordinammo delle pizze in camera e ci soffermammo a vedere in tv un programma che raccontava di tradimenti e vendette, intitolato " Alta infedeltà".

Io ti salveròDove le storie prendono vita. Scoprilo ora