La mia prima volta

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Ormai erano circa due settimane che alloggiavamo a Miami, la relazione tra me e Stefan andava alla grande.
Non mi ero dimenticata di Mark ma provai in tutti i modi ad andare avanti.
Quella sera Amèlie doveva andare in agenzia per una riunione con le ragazze e con il titolare, non sarebbe ritornata prima della mezzanotte.
La mattina andammo al mare, pranzammo al mare, Stefan non venne con noi per motivi lavorativi.
Trascorremmo una giornata rilassante, alle diciassette andammo via perché Amèlie doveva prepararsi per la sera.
Arrivammo in stanza e dopo essersi fatta una doccia Amèlie era pronta, capelli lunghi lisci e un pantalone nero con maglia bianca, la sua dote era la semplicità in tutto ciò che indossava o che faceva.
Amèlie:"Tesoro, io esco. Fai la brava e mangia"
" Vai tranquilla mamma, mangerò una pizza" dissi ridendo.
Uscì dalla stanza, nel frattempo approfittai per rilassarmi sul letto.
Erano le ventiduetrena quando sentì bussare alla porta, vidi l'orario sul telefonino al mio fianco e non poteva essere Amèlie, chiesi chi fosse e una voce mi rispose:" Apri e vedrai"
Aprì la porta e ritrovai lui, una camicia bianca con qualche bottone sbottonato e un jeans attillato, in mano aveva quattro birre.
Alison:"Tu... tu... cosa ci fai qui?" balbottai.
Stefan:"Amèlie non c'era e non potevi restare sola, così ho deciso di venirti a  fare compagnia"
Non mi diede il  tempo di risponderlo che chiuse la porta dietro di sé e mi baciò.
Mi porse le bottiglie e mi sorrise,
gli dissi che non avrei bevuto nemmeno un goccio ma sapeva come farmi " crollare" fece un sorriso che quando lo faceva non potevo resistergli.
Iniziammo a bere tantissimo,  eravamo entrambi fuori controllo, mi continuava a baciare come se non ci fosse un domani.
Mi ritrovai improvvisamente distesa sul letto con il suo corpo su di me, era bellissima quella visione ma furono ancora più belle le sensazioni che riusciva a trasmetterli ad ogni suo bacio sul mio collo.
Per un attimo si fermò a guardarmi negli occhi come se volesse avere il permesso per fare il prossimo passo, non riuscì a dirgli nulla, il mio sorriso gli fece capire che aveva accesso a tutto ciò che voleva.
Mi tolse dolcemente la maglia e continuò a baciarmi, questa volta sul seno che era coperto solo dal reggiseno, scese sempre più giù e anche i pantaloni non erano più al loro posto.
Stefan:"sei bellissima" disse all'orecchio.
Era nudo anche lui, giuro cavolo quanto era bello nudo per me, facemmo l'amore per quasi due ore.
Non mi accorsi dell'orario e nemmeno del telefono che suonava, ero completamente presa da quella situazione da non capire nulla.
Amèlie bussò alla porta, raccogliemmo di fretta i nostri vestiti sparsi sul pavimento e Stefan si nascose dietro all'armadio per non farsi vedere.
Aprì la porta  e mi chiese cosa fosse successo in quella stanza, ovviamente cercai di inventarmi una bugia dicendo che non era successo niente ma come mi conosceva lei non mi conosceva nessuno.
Amèlie:"Non dirmi bugie, queste birre di chi sono?"
Pns.Alison:"Cavolo, abbiamo dimenticato di togliere le bottiglie dal pavimento"
Alison:"Ehm.. è venuta marika"
Marika era una modella affermata, conosciuta nell'agenzia.
Amèlie:"Ah si? Peccato che lei era con noi.. Stefan ha fatto festa a lavoro sai?"
"Si è a casa, gli faceva male la testa"  provai a dire.
"Continui a dirmi bugie? fai uscire Stefan che devo spogliarmi" ribbatè
Stefan uscì da dietro all'armadio arrossendo per essere appena stato sgamato.
"Con te facciamo i conti domani" disse rivolgendosi a lui.
Stefan uscì dalla stanza e mi lasciò sola con Amèlie che non si andò a dormire finquando non gli raccontai ogni minimo particolare.
Ormai eravamo giunti al penultimo giorno di quel meraviglioso viaggio, la mattina preparammo le valigie per la partenza del giorno successivo e andammo al mare.
La spiaggia era affollatissima, Amèlie si accorse della presenza di Stefan e entrambi si allontanarmi per parlare.

Amèlie:"Ascoltami Stef  so quello che è successo ieri sera, io non sono nessuno per dire ciò che dovete fare o meno ma sinceramente ho visto la mia migliore amica "lottare" per alcune cose di cui la causa principale era per un amore difficile. Non voglio che tu la possa far ulteriormente male"
Stefan:"Stai tranquilla non succederà"

Dopo circa dieci minuti, ritirarono.
Alison:"Era ora"
Stefan:"Avevamo diverse cose da dirci scusaci" mi baciò.

Io ti salveròDove le storie prendono vita. Scoprilo ora