Stefan e Alison

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Era da poco sorto il sole ma dal bagno Amèlie mi ricordava di dovermi alzare dal letto se volevo accompagnarla al secondo provino, con gli occhi ancora assonnati la raggiunsi per lavarmi il viso e andare a fare colazione.
Facemmo colazione con il solito latte e biscotti integrali, ci teneva a non infrangere le regole " D'oro" così le chiamava.
Ci preparammo e percorremmo la stessa strada dea volta scorsa, arrivati in agenzia trovammo Stefan come al solito dietro al bancone ad accoglierci con
un mega sorriso, Amèlie raggiunse la stanza mentre io aspettai seduta nel corridoio.
Stefan si avvicinò a me portandomi un caffè e un bacio perugina, non era uno solito che si vede in commercio, era ricoperto da una carta di fuori con la frase:" il suo sguardo mi fulminò" la lessi e lui mi sorrise allontanandosi.
Ero indecisa se la frase e il bacio perugina fossero per me o per Amèlie, continuavo ad osservarlo senza capire nulla ma ad un tratto la risposta al mio dubbio arrivò, Stefan si avvicinò al mio orecchio sussurrandomi:" Hai letto la frase e non lo mangi?sei indecisa se è per te o per Amèlie? È per te altrimenti l' avrei dato a lei dopo" e si allontanò nuovamente.
Pns. Cosa cavolo significa? Ieri mi disse che Amèlie era bella e oggi mi dedica un bacio perugina, sono confusa totalmente. Come cavolo fa a sapere quello che stavo pensando?
Dopo circa due ore Amèlie uscì dalla stanza e con grande orgoglio mi disse:" Dopo tante porte chiuse una si è aperta, sono stata scelta" e mi abbraccio fortissimo, ero orgogliosa di lei anche se sapevo che quel suo sogno che era ormai realtà l'avrebbe portata spesso a stare lontano da me.
Dovevamo festeggiare e decidemmo di andare prima in camera per una doccia fredda e poi avremmo trascorso l'intero pomeriggio a fare compre.
Comprammo tante cose, ci fermammo anche in un bar dove di spalle c'era un ragazzo che somigliava tanto a Mark, restai a fissarlo per qualche secondo prima di gridare:"Mark qui cosa ci fa?" Amèlie so girò di scatto verso me, era scioccata daltromodo anche i presenti in quel bar lo erano compreso quel ragazzo che non era Mark.
Mi scusai ed uscimmo di corsa da quel luogo, avevo appena fatto una figura orrenda.
La sera ci vedemmo con Stefan e le ragazze dell'agenzia, D'un tratto lui e Amèlie si allontanarono, si sussurravano qualcosa e ridevano insieme dopo qualche oretta trascorsa tra i vari negozi in centro ci avviammo verso le nostre camere.
Arrivati fuori all'hotel Stefan salutò Amèlie e mi chiese se potevo accompagnarlo a comprare le sigarette, osservai Amèlie perplessa mentre mi diceva che potevo andare.
Ci mettemmo in macchina e ci avviammo verso una strada scura a quell'ora, non sapevo cosa dire o fare ero la solita imbranata quindi restai in silenzio finquando non arrivammo in una specie di bosco, dove c'era solo un abitazione e qualche lampione da fargli luce.
Mi diede la mano e mi fece salire sul tetto della casa e cominciò a dirmi:"Ti prego fai silenzio finquando non avrò finito di parlare, è molto difficile per me aprire certi argomenti ma sento il bisogno di farlo. Ti stai chiedendo cosa ci facciamo qui al buio su un tetto lo riconosco dal tuo sguardo, tranquilla non voglio farlo qui ( rise). Se siamo qui è perché in quest'abitazione sto diventando uomo da solo.."
Stavo provando a chiedergli dove fossero i suoi genitori quando lui mi tappò la bocca con un dito e proseguì:" ho deciso di andare via di casa all'età di 18 anni, non riuscivo più a vivere bene in una casa dove ci sono solo grida, i tuoi genitori ti fanno capire ogni giorni che sei uno sbaglio e tuo fratello maggiore ti odia a morte. A Verona stavo diventando il bullo della situazione ma un mio amico ha voluto salvarmi, mi ha portato in questa nuova città dove a piccoli passi sto cercando di essere un uomo migliore". Ti chiederai perché ti sto raccontando tutto ciò... beh perché... mi prese il viso tra le sue manie mi baciò, il suo bacio assomigliava a quello di Mark, ero davvero confusa giorni prima mi raccontava che Amèlie gli piaceva e poi mi ha baciato. Si distaccò e mi accompagnò all'hotel.
PNS. Alison:" oddio che ci faccio in questa situazione? Starò sbagliando con Mark? Quando tornerò a Verona cosa gli racconterò?" Tra tutte queste domande corsi in camera a raccontare tutto ad Amèlie che mi abbracciò ed era felice per me, io non lo ero perché l'unica cosa che mi interessava era di sapere se stavo sbagliando con Mark ma a quest'afferermazione disse:"Non stai sbagliando,anzi fai bene a viverti queste settimane in pieno, te lo meriti. Ricordati che Mark è troppo complicato per te".
Parlammo circa fino alle 02:30 e poi ci addormentammo.

Io ti salveròDove le storie prendono vita. Scoprilo ora