Io ti salverò

Mark resta

Le giornate in ospedale erano tutte uguali, grigie per le tapparelle sempre basse e noiose.
Mio padre da quando andò via da casa non si fece più vedere e ne sentire, penso che non abbia mai saputo nemmeno che io fossi in ospedale. 
Erano le 15:30 quando Amélie bussò alla porta della camera e corse ad abbracciarmi, si sedette sul mio letto e pochi minuti dopo entrò anche Jenny con Mark.
Jenny corse ad abbracciarmi mentre Mark restó un centimetro dietro rispetto Jenny.
Alison:"Senti Jenny mi fa piacere che siete qui, ma quell' essere dietro di te può andarsene a casa"
Mark:"Io... Io...Volevo solo darti questa.." gli porse una lettera sulle sue ginocchia ma Alison cercó di essere indifferente e continuare a dire che doveva andare via..
Mark le lasciò un piccolo sorriso e si avviò fuori alla stanza aspettando Jenny e Amélie.
Jenny si avviò anche lui fuori per fumare una sigaretta e trovò Mark seduto su una panchina in cortile quasi in lacrime, era un momento imbarazzante, non sapeva cosa fare, gli diede una pacca sulla spalla e disse:"Stai tranquillo, le cose si aggiusteranno" 
Mark:" Io l'ho persa e tutta la colpa è di Hevril che riesce ad entrare e uscire dalla mia vita quando vuole lei"
Jenny:"Gli hai sempre dato modo di capire che tu senza lei non sai restare ed è per questo che se ne sempre approfittata."
Mark:"Lo so"..
Nel frattempo in camera,Alison riuscì a raccontare dei messaggi ad Amélie che incredula ricordava a se stessa di voler spaccare la faccia a Hevril ma io l'obbligai a non dire nulla nemmeno ai ragazzi.
Jenny e Mark ritornarono in camera per salutarla prima di tornare a casa.
Avrei voluto gridare:"Mark resta"  ma infondo se lo  avrei detto  avrei peggiorato solo le cose, ero combattuta se lasciarlo andare o lottare con lui al mio fianco.
Appena andarono via decisi di andare in giardino per leggere la lettera di Mark, almeno sarei restata un po da sola in tranquillità, aveva l'odore di lui. Leggendola scoppiai in lacrime.