Capitolo 20

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-Sicuri che non posso venire?-
Liam mi lancia uno sguardo truce che mi zittisce all'istante.
Quel ragazzo sa incutere parecchio timore quando vuole, sembra carino e coccoloso ma in realtà può ucciderti senza problemi.

-Andiamo dai- esclama Zayn infilandosi il giubbotto di pelle che lo fa sembrare un bad-boy.
-Ciao Hazza- dice Niall tirandomi un pugno amichevole sulla spalla- ti farò sapere tutto in diretta, stai tranquillo-

-Io arrivo tra una ventina di minuti allora- continua Louis.
Gli altri annuiscono ed escono dalla casa, in fila neanche fossero i Beatles.
-Ho paura per te Lou- sussurro appoggiando la testa sulla sua spalla mentre gioco con le dita della sua mano destra.

-Non devi, Haz. Sai che so cavarmela perfettamente da solo, e nel caso succedesse qualcosa ci sono i ragazzi, ti fidi di loro giusto?-
-Sí che mi fido di loro, non mi fido di quella merda di Hugo-
-Vedrai che vuole solo fare il coglione e sfottermi un po', poi se ne andrà così come è arrivato-

-Promettimi che non farai cazzate, Louis William Tomlinson-
-Prometto-
-Giurin giurello?- dico tendendogli il mignolo.
-Giurin giurello- risponde, per poi mordermi la guancia - un giorno te le mangerò queste guance-

-Lo stai già facendo!- esclamo scoppiando a ridere.
-E potrei mangiarti anche le orecchie...- continua mordicchiandomi il lobo sinistro - e anche il naso...-
Mi sento un cazzo di bambino, ma giuro di non essere mai stato così felice come ora.

-Siamo patetici Lou- dico senza smettere di ridere mentre il moro si stacca dal mio viso.
Tira fuori il cellulare dalla tasca dei jeans neri per controllare l'orario, e si fa scuro in volto -Devo andare-

-Torna presto- dico sollevandolo da terra mentre lo abbraccio.
-Ovvio che torno presto, tu preparami da mangiare moglie-
-Idiota- gli tiro uno schiaffo sulla fronte e poi lo bacio.
-A dopo-

Lo osservo uscire fuori da quella porta, non penso di essere così preoccupato per una persona da quando, un paio di anni fa, mia sorella non è tornata a casa per due giorni.
Che poi era solo dal suo ragazzo ed era convinta di averci avvisato, ma questi sono dettagli.

Decido di fare l'unica cosa che mi fa stare tranquillo e mi rilassa, disegnare.
Prendo il blocco degli schizzi e una matita, accendo la TV e trovo la foto del nostro bacio, quella nell'edificio abbandonato, e inizio a tracciare linee di grafite scura sul foglio ruvido, fino a perdermi nei miei pensieri.

*************************************

La porta del Cordon si apre di colpo e ne fa ingresso un ragazzo sul metro e settanta, capelli castano chiaro ordinatamente pettinati in un ciuffo, occhi color dell'oceano, pantaloni scuri e maglietta a righe bianche e rosse.
Louis Tomlinson.

Più in là Niall Horan, un biondino sempre sorridente, Liam Payne, camicia perfettamente stirata e polsini risvoltati, e Zayn Malik, probabilmente il ragazzo più misterioso di Doncaster, si girano a guardarlo per poi fargli un rapido cenno.

Louis si siede al tavolo lì accanto, fingendo di non conoscerli.
Passano i minuti, il campanello che segna che qualcuno è entrato nel locale suona, tutti e 4 i ragazzi si voltano a guardare la porta.

Un ragazzo alto almeno 1 metro e 90, 22 anni circa, capelli mossi scuri che gli ricadono sul viso, una profonda cicatrice che gli taglia in due il sopracciglio destro rendendolo ancora più inquietante, si incammina con passo fiero verso il tavolo numero 5, quello di Louis.

-Tanto che non ci si vede, eh Tommo?- esclama con un sorriso beffardo stringendo la mano del più basso.
-Non chiamarmi così, Hugo-
-Oh, sei diventato un po' scontrosetto con il tempo eh? Dimmi, non hai portato il tuo Haz?-

All his little things ||Larry Stylinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora