una cicatrice

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Ho gli occhi chiusi, cos'è successo prima che mi addormentassi?

Non ricordo...cerco di aprire gli occhi, ma la lice mi dà fastidio...aspe...luce?

Apro con difficoltà gli occhi e vedo che sono legata con delle corde ad un tavolo enorme con gambe e braccia aperte.

Satana: "ben svegliata"

È fermo, in piedi, in mezzo alle mie gambe

Io: "ehm...Perché sono nuda?"

Mannaggia al dia....a te, come dovrei dire ora?

Satana: "dopo che ti ho fatto svenire, ti ho denudata e legata, proverai dolore, ma se al dolore ci aggiungo un po' di imbarazzo, meglio per me"

Arrossisco e stringo gli occhi, cerco di chiudere le gambe mentre lui accarezza la mia coscia sinistra.

Satana: "apri gli occhi"

Scuoto la testa con forza, pensa seriamente che con l'imbarazzo che provo apro gli occhi?

Satana: "ho detto, apri gli occhi!"

Alza la voce, poi sento bruciare il mio fianco destro sotto il suo palmo, mi scappa un gemito di dolore e apro gli occhi di colpo

Lui ora e sopra di me, con la sua mano sul mio fianco, ha conficcato gli artigli nella mia carne

Ha un sorriso fastidioso sul volto, allontana la mano dal mio fianco e avvicina le dita col mio sangue alla sua bocca, lecca i suoi artigli

Satana: "Mmm B- non il gruppo sanguigno più buono, ma uno dei migliori"

Cerco di liberare almeno una mano, ho voglia di tirargli un ceffone (uno schiaffo)

Lo guardo leggermente irritata, lui ridacchia e dice

"Non sai quanto mi divertirò con te qui"

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Skip time
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Mi prende in braccio a mo di sposa ed esce dalla porta, cerco di rilassarmi il più possibile, ma a ogni singolo movimento corrisponde una sensazione fastidiosa di dolore, più o meno elevata.

Ma ci sono abituata...

Satana: "quando ti ho spogliata ho notato una cicatrice lungo la schiena"

Mi stringo abbracciandomi, speravo non chiedesse.

Io: "me l'ha fatta mio padre"

Lui mi guarda continuando a camminare, vuole più informazioni, sospiro e poi continuo

"Era il giorno del mio decimo compleanno e il giorno del mio primo ciclo, io non sapevo nulla quindi sporcai una delle sedie di sangue e lui mi punì, aprendomi la pelle dell schiena con un coltello"

Satana: "io mi diverto a ferire gli altri, ma un umano deve avere un motivo per fare questo, qual era il suo?"

Io: "non lo so....ovviamente mi portarono all'ospedale, ma inventò una scusa dicendo che ero inciampata per le scale e avevo colpito la ringhiera in ferro in un punto dove c'era un chiodo sporgente"

Lui distoglie lo sguardo e guarda davanti a lui, sempre pensieroso, vorrei davvero sapere a cosa pensa....

Io e il DiavoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora