Castiel prega, prega a bassa voce ma con un'intensità mai infusa prima nelle sue preghiere. A tratti è colto da un dolore, sotto i polmoni, al centro dello stomaco, che tende a salire verso l'alto. Strizza gli occhi e si appoggia con i gomiti al letto per non perdere l'equilibrio. E' inutile, arriva al cuore e alla gola, come un nodo.
- E non ci indurre in tentazione ma liberaci dal male, Amen.- sussurra. Bussano alla porta e Sam Winchester entra nella stanza.
- Ehi Cas! – fa con la sua aria gioiosa, tirando un angolo della bocca. Il viso dolce, ancora da bambino, e gli occhi, caratterizzati da un colore che nessuno avrebbe potuto definire, si illuminano. Si siede sul letto.
- No... oggi Sam... come gli altri giorni... puoi sederti sulla mia sedia, va bene?
- Oh. Okay grazie. – il ragazzino si sposta. Mentre aspettano l'arrivo di Dean, Sam gli lancia qualche occhiata fugace. Tossisce un paio di volte prima di parlare. – Tu e mio fratello non vi siete ancora chiariti?
- C-che? Ti ha detto qualcosa? – borbotta, per poi darsi dello stupido. Come poteva aver parlato con Dean, se non in sua presenza?
- Mh mh...- Commenta Sam, come se avesse confermato qualche idea nella sua testa. – Senti, Castiel...- No, no, Castiel non vuole sentire, ma gli farebbe piacere sprofondare sotto terra per sfuggire alla situazione, quando un lieve bussare lo salva da ulteriori spiegazioni.
- Prego! – L'espressione di Dean, quando compare dalla porta, è indecifrabile, come lo è ormai da qualche giorno. Senza muovere le labbra, si siede silenziosamente al suo posto e fa un cenno stizzito al frate che lo ha accompagnato. Accidenti, la terra sotto i suoi piedi rimane ancora ferma. Castiel ormai approfitta di quelle ore principalmente per cercare di capire cosa passa nella testa di Dean perché sa che non glielo dirà più. Niente discussioni, niente canti, niente racconti, niente di niente. Non potranno mai più chiudere i libri, avvicinare silenziosamente le loro sedie come avrebbero voluto fare con i loro visi e parlare senza paura, senza limiti di alcun tipo. Ma in qualche modo quell'espressione gli pare... malinconica. O forse è solo Castiel che la desidera vedere così?
Dean oggi adotta la tecnica "osservazione profonda della polvere che si trova per terra" che alterna, in altri giorni o in casi eccezionali anche all'interno della stessa lezione, con "finto interessamento nei confronti di Sammy" e la sua preferita, "sguardo fisso e offeso su di te fino a quando non desideri sparire". Quella di oggi, l'analisi della polvere sul pavimento, è forse quella che Castiel odia di più. Gli ricorda i primi giorni, quando le distanze erano aspre come adesso e Dean non faceva che osservare distrattamente la stanza, come a fingere, desiderando, di non essere là. E la sensazione di deja-vu fa male al ragazzo dagli occhi blu, come se fosse un annullamento di tutto ciò che avevano vissuto in quei mesi insieme, tutto ciò che avevano avuto. Lo osserva e di nuovo gli si blocca il respiro in gola. No, no. Chiude gli occhi per un secondo, per fingere che non sia successo niente, che quando Sam se ne andrà non resteranno in silenzio, non si guarderanno arrabbiati. Che Dean gli avrebbe sorriso, lo avrebbe chiamato Cas e stretto tra le braccia. Improvvisamente la verità lo colpisce: non è pronto a dire addio a Dean. Non lo è per niente. Non importa quanto finga o quante maschere indossi, quanti muri li separino. Una parte di lui continua e continuerà sempre a voler tornare da Dean. A volere Dean. Non per abitudine. Per bisogno. Ha bisogno di lui. Guarda il suo sguardo di ghiaccio. Che cosa ha combinato?
- Okay, adesso basta! – si arrabbia Sam. Entrambi lo guardano incuriositi.
- E' una tortura stare tutti i giorni in mezzo a voi due. Non so cosa sia successo. E sì Dean, lo so, non sono fatti miei e chissà che gran cosa sarebbe se ogni tanto mi parlassi dei tuoi sentimenti al posto di sviare tutte le mie domande. Ma per favore, appunto perché non sono fatti miei, non obbligatemi ad assistere a questi drammi. – Sam fa per dirigersi verso la porta, poi li guarda. – Ragazzi, sul serio. Risolvete qualunque cosa stia succedendo. Non vale la pena, certe volte, litigare solo per avere ragione.
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Destiel - Hallelujah
FanfictionCastiel ancora non sa che Dean Winchester, l'affascinante peccatore che il giovane ha il compito di strappare dalla perdizione, stravolgerà la sua esistenza e tutto ciò in cui ha fermamente creduto da quando è venuto al mondo. Cercando un ultimo app...