Quando Dean entra nella stanza di Castiel nota subito l'espressione crucciata del ragazzo e quella elettrizzata di suo fratello.
- E' arrivato. – comunica Sammy e Castiel, per risposta, tira fuori una vecchia borsa e comincia a raccogliere dei libri. A quella vista, il cuore di Dean inizia a battere più del solito e un subbuglio di emozioni, simile al vuoto che si prova guardando in basso da un alto palazzo, o quando una vecchia Chevy Impala del '67 prende velocità in autostrada, gli si agita nello stomaco.
- Castiel... - mormora, e il nome richiama quelle emozioni. Ma il ragazzo non lo guarda.
- Dean, ci ho provato. Non hai un futuro in questo posto. Non uno decente. – Castiel gli si avvicina, lasciando perdere i libri. Sammy, dopo essersi assicurato di non essere visto dal ragazzo dagli occhi blu, forma un cuoricino unendo gli indici e i pollici delle mani e inarca verso l'alto le labbra – Ho chiamato... una persona fidata. – gli spiega Castiel. Dean è un attimo incantato dal muoversi delle sue labbra e delle sue guance. - Oddio, non posso crederci di averlo detto. Ci aspetta qui fuori. Passeremo di nuovo dalle scale di emergenza sul retro, come quando siamo andati al cinema. Certo, sarebbe stato più facile partire di notte, ma non possiamo lasciare Sam. Partiamo tutti e tre.
- Cas, è fantastico! – esplode Dean, afferrandogli il viso come per baciarlo. Poi si ricorda della presenza di Sam e abbassa le mani. E si accorge del volto triste di Castiel. Prende un bel respiro. In ogni cosa c'è la scelta giusta o la scelta sbagliata, quella egoista e quella altruista, quella semplice e quella complicata. Nero e bianco, come sempre. Dean sa che deve fare la scelta giusta, che non è semplice e che è dannatamente altruista, altruista da farsi del male. Ma per certe persone vale la pena essere altruisti, anche a costo di rimanere con il cuore spezzato. Lo guarda negli occhi, quei due pezzi di cielo, come se fosse la prima volta o l'ultima. Riscoprendoli e dicendo loro addio.
- Cas, non sei obbligato a partire con me, se non vuoi. Non devi rinunciare alla tua famiglia, o al tuo sogno. – Ecco, lo ha detto. Non sembrano neanche le sue parole. Non si deve illudere. Non lo deve fare. Castiel lo guarda in silenzio e per un attimo Dean la vede, la sente la vita senza Castiel, alla ricerca di qualcun altro che gli ricordasse i suoi occhi, il suo odore di cannella, i capelli arruffati, la voce rauca, la pelle ruvida, una vita da palcoscenico, a fingere di amare qualcun'altro sotto i riflettori solo per chiudere gli occhi e il sipario e pensare al suo migliore amico. La malinconia lo pervade, pur avendolo ancora davanti. Altro che continuare a frequentarsi. Scappare significa perdere la possibilità di tornare a trovarlo nella comunità. Significa non rivederlo più. Poi lui parla, finalmente.
- Non credo che questa sia davvero la mia famiglia. Più mi guardo attorno, più mi sento... in pericolo. Non era questo che volevo. Non era questo che cercavo. Il mio sogno... non lo posso realizzare, non così. E comunque, non ce l'avrei più fatta a...– Lo guarda con infinita tenerezza, come non gliel'aveva mai letta in quegli occhi, pur avendoli studiati per mesi, ma li riabbassa immediatamente. – cioè, senza di te... insomma, starti lontano è... difficile! - Castiel ride nervosamente. Sam dietro di lui si porta una mano sulla bocca, si fa aria con l'altra e finge silenziosamente di svenire. Dean gli lancia un'occhiataccia, ma non riesce a smettere di sorridere per Cas.
- Ti ho appena lasciato senza parole?
- In un certo senso... - fa lui, passandosi una mano sul viso. – Non ero preparato ad una domanda del genere. Ma sono serio, Dean. Oltre al sogno, oltre a tutto... non penso che riuscirei a dirti davvero addio. – lo guarda, solo per un attimo. Poi riabbassa gli occhi. – Ho cercato tutta la vita di... fare ciò che è giusto, pensare in modo razionale e non lasciarmi condizionare dalle emozioni ma in un certo senso... sono diventato cieco. Avevo un obbiettivo e quasi mi sono dimenticato tutto il resto, anche di vivere davvero. E quando la scelta è diventata tra il mio obbiettivo e te... non sono riuscito a trovare una soluzione. Non l'ho ancora trovata. In questo posto non la troverò mai. Ma non è un buon motivo per arrendermi. Non ho abbandonato il mio sogno e lo cercherò altrove. Lo troverò altrove. E quando accadrà... avrò bisogno di averti vicino.. – Il cuore di Dean batte all'impazzata. Vuole solo avvicinarsi a lui, vuole toccarlo, stringerlo tra le braccia. Ma una specie d'imbarazzo tra loro due lo blocca. - Comunque – riprende Castiel, guardandosi i piedi. – pensavo che... se vuoi chiedere ad Anna di venire con te, fai ancora in tempo a passare dalla sua stanza, mi sono informato ed è giusto tra due corridoi, la numero 87... sulla destra e...
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Destiel - Hallelujah
FanfictionCastiel ancora non sa che Dean Winchester, l'affascinante peccatore che il giovane ha il compito di strappare dalla perdizione, stravolgerà la sua esistenza e tutto ciò in cui ha fermamente creduto da quando è venuto al mondo. Cercando un ultimo app...