Capitolo 2

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In foto: Bianca

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Ci blocchiamo rivolgendoci delle occhiate sconvolte, e dopo quella che a noi pare un'eternità, lentamente ci voltiamo.

'Ma che diamine sta accadendo? Se questo è uno scherzo, non è per niente divertente.' Penso voltandomi verso le altre e cercando di capire se in realtà quella voce sia stata solo il frutto della nostra immaginazione.

<<Kate! Che hai? Ti senti male?>> Il tono preoccupato di Sarah attira la nostra attenzione.
Velocemente accerchiamo la nostra amica tremante. È bianca come un lenzuolo, ma la cosa più preoccupante è il suo sguardo assente e nonostante Sarah continui a chiamarla e a scuoterla, lei rimane rigida e sembra non sentirla.

<<Ana c'è qualcosa che non va. Secondo te è il caso di riportarla a casa o andare in ospedale?>> Mi domanda Eli con tono apprensivo.

<<La cosa migliore da fare è quella di prendere Kate, allontanarci da qui e trovare al più presto un posto sicuro dove potremo tentare di capire che cavolo le prende.>> La voce di Bianca è glaciale e il suo sguardo tradisce una forte preoccupazione.

Eli si avvicina velocemente alla sorella e le dice quello che abbiamo deciso di fare, Sarah annuisce e entrambe prendono Katherine sottobraccio iniziando ad avviarsi verso l'uscita del parco.
Bianca mi afferra per il braccio e mi fa cenno di aspettare per mettere un po' di distanza tra noi e le altre.

<<Prima hai avvertito anche tu quella sensazione, vero?>> Mi sussurra.

<<Sì. È come se l'aria all'improvviso si fosse ghiacciata.>> Commento rabbrividendo.

<<Non so come spiegartelo Ana, ma ho avuto l'impressione che il proprietario di quella voce fosse un essere molto pericoloso! Dobbiamo tenere gli occhi aperti e mantenere il sangue freddo.>>

<<Lo so. Inoltre penso che scopriremo molto presto di chi si tratta, perché sono sicurissima che non ci farà andar via tanto facilmente.>>

<<Già anche se non riesco proprio a capire cosa possa volere da noi.>> Dice con aria meditabonda.

<<Sai Bianca ho come l'impressione che quest'essere abbia qualche legame con il sogno che avete fatto. Credo che ci stiamo ficcando in qualcosa di molto più grande di quanto non crediamo.>>

<<Lo penso anch'io, anche se adesso a preoccuparmi è la reazione di Katherine. Credo che sarebbe meglio andare a casa di mio fratello. Non so perché, ma prima di uscire ho avuto un brutto presentimento, quindi le per sicurezza ho preso le chiavi di riserva. Per fortuna lì non c'è nessuno perché sono tornati tutti a casa, quindi in teoria, dovremmo essere al sicuro.>>

<<Perfetto, allora vediamo di muoverci.>>

Continuiamo a camminare in silenzio, ognuna persa nei propri pensieri. Ormai abbiamo quasi raggiunto il terzetto. A quanto pare Bianca voleva tenere il nostro discorso privato per non farle preoccupare, anche se devo ammettere che non è servito a molto, visto che comunque le vedo guardarsi continuamente intorno. Siamo tutte tese e rigide, pronte a scattare al minimo segno di pericolo.

<<Ehi Ana..>> Il tono serio di Bianca attira la mia attenzione, così mi giro verso di lei.

Sulla schiena avverto lo sguardo di Sarah e Eli, che probabilmente si sono fermate per capire come mai ci stessimo mettendo così tanto. Una folata di vento ci smuove i capelli e mi stringo nelle spalle trattenendo a stento un brivido.

Nello sguardo di Bianca brilla una scintilla di determinazione. Con un gesto deciso si sposta i capelli che le coprivano il viso dietro l'orecchio.

<<Qualunque cosa ci riservi il futuro noi l'affronteremo insieme come abbiamo sempre fatto. Non importa quanto pericolosa o spaventosa essa sia, insieme riusciremo ad uscirne. Ricordatevelo sempre! La nostra non è una semplice amicizia, ma molto di più!>> Afferma con tono solenne.

Per qualche istante rimaniamo in silenzio, poi continuando a guardare Bianca raddrizzo la schiena e faccio un sorriso, la paura sta lentamente scemando e le parole della mia amica mi arrivano direttamente al cuore.

'È vero siamo amiche e per noi la nostra amicizia è la nostra forza.'

Guardo le altre e ora so esattamente cosa fare. Le proteggerò a qualunque costo, perché loro insieme alla mia famiglia, sono la cosa più importante della mia vita. Loro sono parte di me e se per qualche motivo gli dovesse accadere qualcosa ne morirei.

<<Bianca ha ragione ed ora più che mai sono convinta che anche Katherine ne abbia! Era scritto nel nostro Destino che ci incontrassimo e diventassimo amiche! Adesso però muoviamoci da qui perché ho i brividi, e sinceramente non credo che il freddo c'entri qualcosa.>> Detto ciò Sarah si rigira e trascina con se Kate e Eli.
Bianca mi affianca e mi prende per mano trascinandomi verso le altre.
Dopo qualche minuto vediamo l'uscita del parco, ma Bianca si ferma di colpo.

<<Ragazze non avete notato qualcosa di strano?>> Domanda improvvisamente con tono lugubre.

<<Hai ragione. Da quando siamo arrivate non abbiamo incontrato nessuno, il che è praticamente impossibile!>>

<<Non solo Eli, io non ho né sentito né visto alcun animale.>> Afferma Sarah rinsaldando la presa su Kate.

<<Vediamo di muoverci ragazze, questa storia inizia a non piacermi per niente.>> Dico esortandole a camminare.

La sensazione di prima inizia a farsi risentire, ma questa volta con maggiore intensità. Guardo Bianca e mi fa segno che anche lei la percepisce e la stessa cosa vale per le gemelle.
Non abbiamo neanche il tempo di fare un passo che Katherine si riscuote dal suo torpore.

<<Il tempo sta per scadere. I servitori dell'Oscurità sono fuggiti dalle loro prigioni.>> Nonostante quello di Kate sia appena un sussurro, la sua voce risuona come un grido nel silenzio che ci circonda.

'Non può essere. Questo è un incubo.' Penso irrigidendomi.

Numerosi brividi mi scendono lungo la schiena, mentre vedo Kate riprendere a tremare.

<<Troppo tardi fiorellino. Ora non potrete scappare da nessuna parte. Quindi, da brave bamboline, verrete con me.>> Al suono di quella voce il mio cuore perde qualche battito e il sangue mi si ghiaccia nelle vene.

Faccio un profondo respiro e, fingendo una calma che non mi appartiene, mi giro per guardare in faccia la persona che mi scatena addosso questa sensazione opprimente di gelo.

Davanti a noi c'è un bestione alto più di due metri, muscoloso come uno dei partecipanti di Mr. Olimpia. La pelle pallida, il viso spigoloso, gli occhi piccoli e neri con una scintilla di cattiveria a dominarli e i capelli corti del medesimo colore. In volto ha stampato un sorriso beffardo e di scherno che non promette niente di buono. Nell'insieme incute paura, molta paura.

Il tempo pare quasi essersi fermato. I secondi si tramutano in minuti, mentre i minuti in ore. Non sapendo cosa fare, vago con lo sguardo sulle mie amiche in cerca di un piccolo appoggio. Tutte sono così immobili da sembrare delle statue; solo Bianca è calma, ma la conosco troppo bene per non capire che si tratta di una calma superficiale. Sicuramente sta pensando ad un modo per tirarci fuori da quella situazione.

<<Ma non mi dite che avete così tanta paura da non riuscire a parlare!>> Il sorriso sul volto di quel gigante si allarga e lentamente inizia ad avanzare verso di noi.

Di sfuggita lancio un'occhiata ad Eli e incrociando il suo sguardo vi vedo riflessa una scintilla di divertimento. Poi, volge lo sguardo verso Sarah, che senza neanche guardarla annuisce. In faccia le si apre un sorriso di scherno mentre con calma si sposta leggermente verso Katherine che continua a tremare. Gli occhi nocciola della nostra amica sono spalancati e terrorizzati e il suo sguardo torna ad essere lontano. Eli le afferra una mano e gliela stringe e solo a quel punto Kate si guarda attorno spaesata. Vorrei muovermi e andare da lei per sincerarmi delle sue condizioni, ma non posso farlo. Qualcosa mi dice che questa sottospecie di scimmione è molto più pericoloso di quanto sembri. Dobbiamo fare molta attenzione.

Sarah avvertendo la mia ansia mi guarda. I suoi occhi verdi brillano incitandomi a mantenere la calma, facendomi capire che ci penseranno loro a proteggere Katherine.

Lo scimmione si ferma a cinque passi da me con le braccia incrociate e le gambe divaricate. Visto così sembra ancora più imponente e minaccioso.

'Avanti Anastasia pensa! Dannazione, ci dovrà pur essere un modo per sfuggire a questo tizio!'

Sposto lo sguardo su Bianca per cercare un appoggio, ma lei guarda il nostro "avversario" con lo stesso sguardo che riserva ad un problema troppo semplice da risolvere, e quindi non degno della sua attenzione. Sicuramente ha già un piano in mente e questa certezza mi permette di rilassarmi fino al punto di non farmi accorgere che sulle labbra mi è comparso un sorriso divertito.

<<Allora bamboline che ne dite di fare le brave e venire con me senza opporre resistenza?>>

'Oh-oh. Amico mio non avresti dovuto chiamarci bamboline!'

Neanche il tempo di finire questo pensiero, che negli occhi di Bianca passa un lampo gelido.

'A quanto pare la nostra Principessina ha appena deciso di prendere a calci in culo il nostro nuovo amichetto!'

Mi prendo mentalmente a sberle per i miei pensieri inopportuni, mentre Bianca mi sorpassa mettendosi tra me e lo scimmione. Le mani sui fianchi, lo sguardo gelido, un sorriso da stronza stampato in faccia e la voce tagliente come una lama. Eccola: la Principessa dei Ghiacci in azione.

<<Ascoltami bene razza di scimmione troppo cresciuto, non sappiamo chi tu sia o chi tu ti creda di essere, ma noi non verremmo con te nemmeno se tu fossi l'ultimo essere sulla faccia dell'intero universo! Preferiremmo morire piuttosto che stare due secondi di più con te! Ora se non ti dispiace noi avremmo da fare, quindi levati dai coglioni e vedi di non farmi incazzare ulteriormente altrimenti per te saranno cazzi amari!>>

Mentre Bianca continuava a parlare, la faccia del tizio ha assunto diverse espressioni, fino a cristallizzarsi in una di sorpresa. Guardo le altre che a stento riescono a trattenere una risata per la faccia del nostro "rapitore".

Soddisfatta di sé, Bianca si rigira e ci lancia uno sguardo freddo mimandoci con le labbra la parola "scappiamo". Annuiamo impercettibilmente e con uno scatto degno dei migliori atleti olimpici, ci dirigiamo verso l'uscita del parco. Eli è alla guida, subito seguita da Sarah che trascina Kate per un braccio, mentre a chiudere il tutto ci siamo io e Bianca.

Succede tutto talmente velocemente che quel tipo rimane qualche secondo immobile, tempo che ci è sufficiente per permetterci di mettere più distanza possibile tra noi e lui. In lontananza lo sentiamo imprecare e nello stesso istante io e Bianca ci guardiamo fermandoci.

<<Eli, prendi!>> Bianca le lancia le chiavi per poi voltarci le spalle assumendo una posizione di difesa.

Sarah ci guarda confusa, mentre la sorella continua ad osservare le chiavi che ha in mano.

<<Ascoltatemi, non abbiamo molto tempo. Dovete raggiungere la casa di Chris e rifugiarvi lì, noi nel frattempo cercheremo di distrarlo per un po' prima di raggiungervi.>>

<<No, è una follia! Non possiamo dividerci, dobbiamo restare tutte insieme!>> Dice Sarah scuotendo la testa contrariata.

<<No, questa è la scelta più giusta e logica! La cosa importante ora è mettere al sicuro Katherine.>> Affermo decisa mentre Eli mi guarda attentamente per poi afferrare un braccio della sorella e iniziare a trascinarla verso la loro nuova meta. Prima di riprendere la loro corsa si voltano un'ultima volta dedicandoci uno sguardo carico d'ansia e preoccupazione.

Raggiungo Bianca e faccio un respiro profondo preparandomi mentalmente ad affrontare il nostro nemico che nel frattempo ci ha raggiunte.

È in momenti come questo che ringrazio la fissazione dei miei fratelli nel farci imparare l'autodifesa.

<<Che carine che siete, volete provare ad affrontarmi per proteggere le vostre amichette? Bene vi accontento, ma poi non vi lamentate se vi faccio troppo male!>> Mentre ci parla sorride perfidamente e nei suoi occhi luccica un scintilla di eccitazione.

Il suo è il tipico sguardo del predatore che si sta pregustando il momento in cui divorerà le sue prede. I miei muscoli sono tesi e pronti a scattare. Sento l'adrenalina scorrermi in corpo e una goccia di sudore mi scende lungo la schiena. Il tempo pare fermarsi per l'ennesima volta questa sera. Velocemente lancio uno sguardo a Bianca che è nella mia stessa condizione.

Sappiamo di non avere alcuna possibilità, ma dobbiamo permettere alle altre di mettersi al sicuro.

Il nostro nemico continua a guardarci eccitato e lentamente fa un passo avanti facendone fare automaticamente uno indietro a noi. Il suo sorriso si allarga sempre di più e io mi sento esattamente come una preda che sta per essere mangiata. Lui continua ad avanzare e noi ad arretrare fino a quando la nostra strada viene bloccata dalle rocce che sono ai piedi del bel vedere. Stringo i pugni e mi mordo forte il labbro inferiore fino a sentire il sapore metallico del sangue sulla lingua. Guardo Bianca e immediatamente nella mente mi appare l'immagine delle mie amiche sorridenti.

'Devo proteggerle! L'ho promesso!' Faccio un sospiro cercando di ragionare.

'Se fisicamente non possiamo batterlo, dobbiamo giocare d'astuzia.' Lancio uno sguardo alle rocce alle nostre spalle provando a cercare una scappatoia.

'Dannazione, questo stronzo ci ha letteralmente messe con le spalle al muro!' Penso innervosita mentre guardo Bianca che mi lancia lo stesso sguardo birichino di quando eravamo piccole e creavamo casini su casini.

Mi viene da sorridere e lei in sequenza mi indica con lo sguardo le rocce, lo scimmione e infine noi due per poi sorridere. La guardo attentamente cercando di capire quello che mi vuole dire e finalmente ci riesco. Soddisfatta le rivolgo lo stesso sguardo che mi ha riservato prima, facendole intuire che ho capito il suo piano.

'Ora l'unica cosa da fare, è far cadere questo scimmione in trappola e poi filarcela il più velocemente possibile! E guarda caso mi è venuta in mente un'idea!' Penso stampandomi in faccia un ghigno di scherno.

Lentamente avanzo fino a mettermi difronte a Bianca. Lo scimmione si ferma e inclinando la testa di lato mi guarda. Io incrocio le braccia al petto e inizio immediatamente a mettere in atto il mio piano.

<<Cosa c'è fiorellino? Hai deciso di arrenderti e venire con me di tua spontanea volontà?>>

A quell'affermazione faccio una risata di scherno.

<<Questa si che è bella, non pensavo che fossi un comico! Ma fammi capire ci sei o ci fai?>>

Lui al mio tono di superiorità irrigidisce la mascella e vedo un lampo di rabbia saettargli negli occhi. Reprimo un brivido e continuo imperterrita.

<<Credi veramente che delle ragazze come noi potrebbero prendere in considerazione un essere insignificante come te? Ma ti sei visto allo specchio e ci hai guardate bene?>> Accompagno la frase con un gesto della mano e un sopracciglio alzato per rendere ancora più evidente ciò che ho detto. So di star giocando con il fuoco e, l'unica cosa che spero, è di non bruciarmi.

<<Bambolina faresti meglio a tapparti quella bocca se non vuoi che te la strappi!>> Mentre parla stringe i pugni talmente forte da far sbiancare le nocche.

'Bene ci siamo quasi!'

<<Oh, che paura che mi fai! Guardami tremo tutta!>> Sorrido trionfante mentre lo vedo iniziare a tremare.

<<Non è che in realtà sei tu ad aver paura visto che tremi come una foglia? E tu vorresti farti passare per un uomo? La verità è che sei solamente un troglodita tutto muscoli e niente cervello! Fattene una ragione, delle ragazze come noi non potranno mai stare con un essere inferiore come te!>>

<<Non ti rendi conto di essere ridicolo? Tu, che sembri la brutta copia di un uomo delle caverne, vorresti portar via noi? Ma non farmi ridere! Te l'ho detto prima e te lo ripeto per l'ultima volta quindi vedi di fissartelo bene in quella zucca vuota! Noi non verremo con te nemmeno se tu fossi l'ultimo essere sulla faccia dell'universo! Fai schifo, il solo guardarti mi fa venir voglia di vomitare! Preferirei morire piuttosto che passare un solo istante in tua compagnia! Quindi fai un favore prima a te e poi a noi: sparisci idiota!>> Rincara la dose Bianca.

Lui all'ennesimo insulto ci vede rosso e si avventa contro di noi urlando.

<<VE LA FARO' PAGARE PUTTANELLE! PREPARATEVI PERCHÈ' ALLA FINE DOVRETE SUPPLICARMI DI AMMAZZARVI!>>

Trattengo il respiro e sento l'adrenalina raggiungere i massimi livelli. Lancio l'ennesimo sguardo a Bianca, che è concentrata completamente sullo scimmione, e improvvisamente è come se vedessi tutto a rallentatore.

Lo scimmione ci viene incontro con il chiaro intento di ucciderci e quando è a un passo da noi contemporaneamente io e Bianca ci abbassiamo scivolando di lato, facciamo peso su una gamba mentre con l'altra gli tiriamo un calcio che aumenta la sua spinta mandandolo a sbattere contro la roccia. La parete inizia a tremare forte per poi sbriciolarsi. Velocemente ci allontaniamo tentando di evitare che i massi ci colpiscano.

Ci appoggiamo agli alberi e lentamente mi lascio scivolare sul terreno raccogliendo le gambe al petto e poggiando la testa alle ginocchia. Faccio dei respiri profondi tentando di rallentare i battiti del cuore che sembra volermi uscire a forza dal petto. Dopo un po' avverto una mano di Bianca poggiarsi sulla mia spalla e stringerla delicatamente.

<<Come stai Ana?>>

<<Credo di aver perso almeno trent'anni di vita!>>

Lei sorride dolcemente.

<<Hai ragione ho creduto veramente che saremmo morte, ma ora non abbiamo tempo per riposarci. Dobbiamo raggiungere le altre!>> Nello sguardo limpido di Bianca riesco a leggere la preoccupazione per le nostre amiche.

Faccio un ultimo sospiro e afferro con decisione la mano che mi porge la mia amica.

<<Forza, ci conviene muoverci prima che Sarah dia di matto!>>

Una volta in piedi con uno slancio abbraccio la mia amica scoccandole un sonoro bacio sulla guancia.

<<Ti voglio bene piccola Elsa!>> Le dico sorridendo.

Lei mi guarda e scoppia a ridere stringendomi la mano.

<<Anche io mi voglio bene!>> Mi risponde divertita.

Faccio una faccia imbronciata e lei allarga il suo sorriso, poi mi mette le mani sulle spalle diventando improvvisamente seria.

<<Ti voglio bene anche io. Non dubitarne mai!>>

Le prendo la mano e scoppiamo a ridere per l'ennesima volta. In quelle risate sfoghiamo tutta l'ansia e la paura accumulata in questa assurda giornata. Dopo esserci calmate ci avviamo verso l'uscita del parco pronte a raggiungere le nostre amiche. Il tempo di fare una decina di passi e una folata di vento gelido ci raggiunge. Noi ci irrigidiamo sbiancando di colpo. Incapaci di riuscire a fare un solo passo, ci voltiamo.

<<Non è possibile..>> Una parte della mia mente riesce a registrare il sussurro terrorizzato di Bianca, mentre osservo con attenzione le rocce che hanno seppellito il nostro nemico.

Tutto il cumulo è circondato da un alone scuro e improvvisamente nella mia mente iniziano a suonare diversi campanelli d'allarme. So che dobbiamo scappare e mettere più distanza possibile tra noi e quell'essere, ma sono letteralmente pietrificata. Guardo Bianca e anche lei è nella mia stessa situazione. Mi conficco a forza le unghie nei palmi e mi mordo violentemente le labbra. Il sapore metallico del sangue in bocca riesce a riscuotermi da quello stato di catalessi in cui ero finita. Rapidamente afferro Bianca per un braccio e inizio a correre più veloce che posso, ma ormai è troppo tardi. L'esplosione è fortissima e ci sbalza per molti metri sul terreno fino a farci sbattere contro dei massi. Il dolore alla testa è allucinante. Con fatica mi volto verso la mia amica e provando a fare forza sui gomiti riesco lentamente ad alzarmi.

Dopo qualche secondo lungo il mio corpo scendono diversi brividi di terrore, mentre nell'aria si avverte la risata agghiacciante di quel mostro.

Guardians of the Elements: Infernum - Il Regno delle TenebreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora