Capitolo 21

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Mary rimane impietrita a fissarmi con la bocca spalancata per non so quanto tempo, prima di passarsi una mano fra i capelli e sbuffare innervosita.

<<Sinceramente Ana non so perché, ma ciò che hai detto e come l'hai detto non mi fa pensare a niente di buono!>>

<<Questo lo immagino, ma adesso quello che mi interessa è sapere se posso contare o meno sul tuo aiuto. Naturalmente si tratta di una decisione che devi prendere da sola, non è mia intenzione quella di obbligarti a fare qualcosa che non vuoi. Quindi se te la senti di aiutarmi bene, altrimenti sarò costretta a fare da sola. Tutto ciò che ti chiedo è di decidere in fretta.>>

<<Ma a fare cosa?>> Mi chiede esasperata.

La osservo attentamente per qualche secondo prima di voltarmi e andare a chiudere la porta a chiave.

<<Non so se posso dirtelo.>> Le dico fredda dopo aver fatto un respiro profondo.

Mary spalanca gli occhi sorpresa e allo stesso tempo ferita dalla mia mancanza di fiducia. Poco dopo, come se nulla fosse e ignorandomi completamente, la vedo voltarsi verso i letti e andare a raccogliere le bende insanguinate lasciate dai medici. A passo spedito va verso il camino e stizzita ce le getta dentro, osservandole attentamente mentre prendono fuoco.

<<Capisco che tu conoscendomi da così poco tempo possa avere dei dubbi. È normale. In fondo le persone fanno già fatica a fidarsi di qualcuno che conoscono da molto, quindi figurati se adesso vieni a fidarti di un'anima umana che fa la cameriera agli Inferi e conosci da poco più di un mese.>> Lentamente si gira verso di me rivolgendomi uno sguardo di fuoco.

<<Razionalmente posso capirlo e quindi non ti posso biasimare. Però, dopo tutto quello che ho rischiato per portarti quel dannato messaggio, non mi sarei mai aspettata un atteggiamento simile da parte tua!>>

A vederla così irrigidita, con gli occhi lucidi e la voce tremante di rabbia non posso fare a meno di trattenere un sorriso divertito.

<<Questa non è esattamente la reazione che mi aspettavo, ma è comunque ottima. Mary, mi hai fraintesa; non è una questione di fiducia perché ti assicuro che qui dentro sei la persona di cui mi fido di più e anche una mia cara amica.>> Le sorrido dolcemente mentre la vedo avvampare.

<<Allora cosa volevi dire?>>

<<La verità è che ho paura di coinvolgerti in questa storia. Non so se dirti alcune cose, perché se lo faccio è probabile che finirai nei guai. E io non voglio che a causa mia tu soffra e sia in pericolo. Sto già rischiando di perdere troppe persone care e se dovesse accadere qualcosa anche a te non potrei mai perdonarmelo.>>

<<Tu sei consapevole del fatto che quello che mi dici per me non ha alcun senso, vero?>>

<<Ovviamente.>>

<<E allora ti dispiacerebbe essere così gentile da illuminarmi?>> Sbotta sempre più stizzita incrociando le braccia al petto.

<<Fidati di me se ti dico che meno cose sai e più sarai al sicuro. Specialmente se non hai intenzione di aiutarmi.>>

<<Ana sono grande e vaccinata e ti posso assicurare che non ho bisogno della balia. Adesso che abbiamo chiarito questo punto, vedi di parlare chiaro perché tutto questo mistero e questi rigiri di parole mi stanno solo facendo un gran mal di testa. Quindi vedi di dirmi quello che hai in mente e fallo in fretta.>>

<<Come vuoi tu, ma poi non venirmi a dire che non ti avevo avvisata.>>

<<Taglia corto con queste stronzate e passiamo alle cose serie.>>

Guardians of the Elements: Infernum - Il Regno delle TenebreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora