Capitolo 23

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Il tempo sembra aver improvvisamente rallentato il suo corso.

Continuiamo a cadere per quelli che mi sembrano minuti mentre il vento ci sferza il volto talmente forte da impedirci quasi di respirare, così con una mano mi riparo gli occhi e guardo verso il basso.

'Ecco adesso ci sfracelliamo! Io lo sapevo che questa era una follia. Non avrei mai dovuto farlo!' Penso disperata stringendo forte la mano di Bianca quando vedo il fiume e il terreno avvicinarsi pericolosamente a noi.

<<Si può sapere che diamine stai facendo adesso?>> Mi urla nell'orecchio.

<>Prego Dio affinché ci faccia spuntare le ali o faccia accorrere la Nuvola Speedy in nostro soccorso!>>

<<Dio ci ha abbandonate il giorno che abbiamo subito il primo attacco!>> Mi risponde freddamente.

<<Allora prego che Goku usi il teletrasporto per venirci a salvare!>> Le dico irritata.

<<Secondo me, al mio segnale, ti conviene trattenere il respiro!>> Ribatte prontamente.

Mi giro a guardarla e la vedo osservare il fiume sotto di noi con uno sguardo di sfida.

<<Noi moriremo, me lo sento! Avrai la mia vita sulla coscienza!>> Le urlo contro.

<<Prima o poi tutti devono morire. Nessuno vive in eterno.>> Mi risponde semplicemente sorridendo sarcastica.

<<Ma..>>

<<ORA! Trattieni più fiato che puoi!>> Mi interrompe rivolgendomi un'occhiata fredda.

Rapidamente faccio come mi ha detto; stringo forte la sua mano e chiudo gli occhi sperando di sopravvivere a questo ennesimo colpo di genio, con il cuore che mi batte talmente forte da scandire il tempo come in un conto alla rovescia.

L'impatto con l'acqua è talmente violento che per un istante rischio di buttar fuori tutta l'aria che ero riuscita a trattenere. L'acqua gelida mi avvolge nel suo abbraccio oscuro e silenzioso mentre avverto il freddo penetrarmi nelle ossa. È come se miliardi di spilli mi stessero trafiggendo il corpo contemporaneamente e ripetutamente.

Qualche secondo più tardi mi sento trascinare verso l'alto per tornare in superficie. Sollevo lo sguardo e a fatica riesco a riconoscere la chioma bionda della mia amica, che ostinata lotta contro la corrente per raggiungere il più in fetta possibile la sua meta. Lentamente inizio a muovere anche io le gambe cercando di nuotare, ma una volta raggiunta la superficie veniamo ritrascinate giù dalla forza della corrente.

Sento i polmoni iniziare a bruciarmi per la mancanza d'ossigeno e improvvisamente tutto quello che mi è successo oggi mi investe con la forza di un treno lanciato a tutta velocità.

In questo momento vorrei soltanto lasciarmi andare tra le onde e dimenticare tutto e tutti, ma a quanto pare la mia amica non è del mio stesso parere visto che ricomincia a trascinarmi con più foga di prima.

Con fatica riesce a farci tornare a galla e subito iniziamo a tossire e sputare l'acqua che avevamo ingerito.

Dopo qualche secondo cerco di avvinarmi alla riva, ma la presa di Bianca mi blocca costringendomi a farmi trasportare dalla forza dell'acqua.

<<Ana non cercare di andare contro corrente!>> Mi urla contro.

<<Non sto andando contro corrente! Tutto quello che voglio è solamente uscire da questa trappola infernale!>> Provo a dire sputando l'acqua che continuo a bere.

<<È proprio quello che dobbiamo evitare genio! Guardati un po' attorno e dimmi che cosa vedi.>>

Rapidamente faccio come mi dice irrigidendomi all'istante.

Guardians of the Elements: Infernum - Il Regno delle TenebreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora