Capitolo 24

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Le prime cose che avverto nel mio stato di dormiveglia sono l'odore dell'erba su cui sono sdraiata e il rumore delle onde del mare poco distante da dove mi trovo.

<<Come diamine fa ad addormentarsi così facilmente appena si appoggia da qualche parte?>>

<<Avanti Eli lasciala stare! Qui si sta talmente bene che quasi quasi mi addormento anche io.>>

<<Io davvero non vi capisco. È una bella giornata, siamo in una specie di Paradiso Terrestre senza che nessuno ci scassi i maroni e voi che fate? Pensate a dormire! È proprio vero che siete nate stanche e vivete per riposare.>>

<<Tu invece sorellina se continui così potresti benissimo essere scambiata per una pentola a pressione.>>

<<Nah direi che da oggi in poi potremmo semplicemente chiamarla Brontola.>>

<<Elisabeth perché non ti siedi e provi a rilassarti un attimo? Siamo finalmente in vacanza, godiamocela finché dura.>>

Il cinguettare degli uccellini e il fruscio del vento, che sinuoso e delicato mi sposta i capelli, come se fosse una dolce carezza data da una persona cara, ma allo stesso tempo dispettoso, che smuove le foglie dell'albero sotto cui mi sono riparata facendo penetrare un luminoso raggio di sole che mi finisce dritto sugli occhi.

Infastidita stringo forte le palpebre per poi spalancare gli occhi e mettermi rapidamente a sedere.

'Ma dove mi trovo?' Mi chiedo guardando sconvolta tutto ciò che mi circonda.

Sono seduta su un prato verdissimo dove spuntano numerosi fiorellini colorati su cui delicatamente si posano delle farfalle. Sui rami dell'albero vi sono degli uccellini che cantano melodie meravigliose e sconosciute.

Mi volto verso destra notando che mi trovo su un piccolo promontorio che, come poco prima l'udito mi aveva anticipato, cade a strapiombo su un mare di un azzurro unico e luminoso. Alla mia sinistra invece, in lontananza, noto una piccola montagna sulla cui fiancata vedo riflettersi dei piccoli luccichii. Il tutto naturalmente circondato da chiarissimo cielo azzurro, privo di nuvole in cui brilla caldo e luminoso il sole.

'Ok, adesso è ufficiale, il mio cervello ha seri problemi! Come diamine ho fatto a finire qui se fino a poco ero dentro una lugubre e umida caverna insieme a Bianca?' Penso continuando ad osservarmi attorno imbambolata.

<<Buongiorno bella addormentata.>> Sussulto voltandomi rapidamente al suono di questa voce familiare.

Bianca, Sarah, Elisabeth e Katherine, tranquillamente sdraiate sull'erba, mi osservano divertite.

<<Kate, Eli, Sarah si può sapere che ci fate voi tre qui?>> Chiedo osservandole stranita.

Mi osservano per qualche secondo cercando di capire se sono ancora addormentata o se invece sono impazzita del tutto, mentre nella mente mi suonano dei campanelli d'allarme.

'Aspetta un secondo. Perché in qualche modo tutto questo mi sembra familiare? E cos'è questa sensazione di oppressione che sento nel petto?'

<<Ana ti senti male?>> Mi chiede Kate diventando seria di colpo.

'Sì.' Penso inghiottendo a fatica il magone che mi si è formato in gola, per poi stamparmi in faccia un sorriso falso.

<<No, sto benissimo tranquilla. Bianca mi spieghi come abbiamo fatto ad arrivare fin qui se fino a qualche minuto fa eravamo dentro una caverna a nasconderci dai demoni che ci stavano dando la caccia?>>

<<Ma che ti sei fumata?>> Mi risponde qualche secondo più tardi osservandomi confusa.

'Adesso è sicuro. C'è qualcosa che non va.' Penso guardandomi attorno freneticamente.

Guardians of the Elements: Infernum - Il Regno delle TenebreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora