Capitolo 2 - Vivere è rischiare.

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(Ciao a tutti. Scusate, ma in questo periodo sono molto occupata e quindi la storia avanzerà lentamente,spero che vi piaccia lo stesso).

Raiu, il signore del tempo. Capitolo 2. (Ho fatto questo disegno a computer per dare l'idea di come Raiu è in questo momento. Per farlo ho impiegato molto tempo, per questo non sono anche riuscita a continuare la storia e ora...proseguiamo XD ).

proseguiamo XD )

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Faceva freddo. Ero lì da 2 giorni, rinchiuso nel seminterrato e ancora non ero riuscito a slegarmi da quelle maledette catene che mi davano sui nervi. Dopo che presi quella botta sulla testa, quell'uomo strambo non si fece più vedere.

Comunque devo essere sincero: mi mancava la pioggia e avrei voluto tornare sotto quell'albero e ricevere un altro fulmine, invece di restare lì a morire di fame, di freddo o qualsiasi cosa che mi poteva capitare. 

Però qui c'era silenzio. Uno di quei silenzi che puoi sentire quando entri in una chiesa. Adoro ascoltare il silenzio, mi dà quella sensazione di vuoto infinito che, però, cerca disperatamente un limite da raggiungere in questo vasto mondo. Invece, la confusione non ti permette di riflettere, anzi ti fa stravolgere la mente di cose che, se non hai mai sentito nominare, non potresti capire. Le cose che mi preoccupavano erano molte. Avevo paura del buio e ero solo; quell'uomo speravo che tornasse perchè , anche se mi terrorizzava, almeno mi teneva compagnia. Mi preoccupava il fatto che quando sarebbe tornato, mi avrebbe continuato a tortunare per altri 2 giorni, settimane o addirittura mesi. Chi lo poteva sapere!!

<< STUUNG! >>

Cos'è stato? . Mi domandai tra me e me.

<<< ...SHhhh...silenzio! >>

"Chi è che sta parlando?"

Sapevo che era di nuovo quell'uomo strambo; infatti era tornato e già mi aveva detto di fare silenzio e in più era lui che stava facendo confusione. Stava cercando qualcosa? Ma cosa? Anzi, cosa aveva bisogno di cercare in un cavolo di seminterrato abbandonato? Ecco che stava arrivando...si avvicinava sempre di più...mi terrorizzava.

 << Dimmi ragazzo...Sai il motivo per cui ti ho rinchiuso qui, legato a quelle catene, vero? >>  disse l'uomo che d'ora in poi chiamerò Braid, perchè mi irrita dire sempre "uomo" di qua, "uomo" di là. Risposi dicendo: 

"Certo, perchè sei fuori di testa".

<< Hahahah...Spiritoso, davvero divertente...Raiu>>

Cosa? Com'era possibile? 

"Ehi Braid. Come fai a sapere il mio nome?".

<< Ehi!! Chi sarebbe Braid? >>

"Senti, io non so perchè tu ti faccia così tanti problemi, ma slegami subito, prima che venga coinvolto in qualche terribile situazione a causa tua. Mi hai detto che ho un potere e che tu mi hai preso, no ma che dico, mi hai rapito e portato qui. Ora sono 2 giorni che non fai altro che violentarmi, perchè? E poi, c'era così bisogno di legarmi con le catene? Non sono mica una belva, mica mordo"dissi irritato.

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