Le aveva detto di non muoversi, di non scendere dal letto e girare per l'ospedale perché se no la ferita si sarebbe riaperta ma lei non era una bambina e sapeva badare a se stessa quindi era scesa dal letto, aveva indossato delle ciabatte e si era ancorata alla flebo trasportandola con se, per fortuna che quella cosa ingombrante aveva le rotelle, appena aveva forzato l'addome per tirarsi su dal letto aveva sentito una fitta di dolore, aveva mugolato infastidita ma si era alzata ed era uscita dalla stanza di soppiatto
Isaac e Scott dall'altra parte del corridoio non si accorsero di lei, e lei fece di tutto per non farsi notare
Camminò silenziosa per l'ospedale, prese l'ascensore e salì al terzo piano, c'erano poche persone, e nella settimana che aveva passato lì aveva conosciuto i suoi dottori quindi aveva cercato di evitarli per tutto il tragitto
La veste che aveva adosso era di un orribile blu che non si intonava affatto al colore dei suoi capelli e la rendeva più bianca e magra di quello che era realmente, le occhiaie le contornavano gli occhi verdi, colpa di ore di insonnia, i capelli biondi erano un po' sporchi, non riusciva a farsi una vera doccia da giorni, con Malia e Isaac che le ronzavano attorno. Camminò per poco tempo e arrivò alla sua destinazione, la porta era socchiusa, il numero 330 scritto in blu su essa. La stanza della chimera.
Entrò senza fare rumore, trasportandosi dietro la flebo, stranamente all'interno non c'era nessuno, sicuramente qualcuno sarebbe arrivato a breve, non lo avrebbero mai lasciato da solo, non in queste condizioni. Alexis vide la luna fare capolino dalla finestra aperta, una leggera aria fresca entrò da essa e la cacciatrice rabbrividì
Una fitta la costrinse a stringere le mani sulla flebo che la sosteneva, chiuse gli occhi, scosse la testa come a cacciare il dolore e si avvicinò alla sedia accanto al letto
Non si sedette però, restò in piedi accanto a lui e lo fissò per qualche secondo, gli occhi si riempirono di lacrime e il verde di quelle iridi sembrò quasi surreale
Con gli occhi colmi di lacrime e le mani strette attorno alla barriera del letto lei parlò "Mi dispiace" sussurrò lasciando che qualche lacrima scendesse e toccasse il braccio scoperto di Theo "Non volevo essere come mia madre ma è esattamente quello che sono diventata, ti prego Theo, svegliati, è colpa mia, ti prego, svegliati" Recitò una preghiera con gli occhi chiusi e sussurrò di nuovo un "Mi dispiace"
Poi un urlo, o forse erano due, si sentì catapultata contro qualcosa di duro, le si mozzò il respiro, la schiena aveva battuto contro il muro, e la testa con essa, il respiro spezzato e i polmoni che non ricevevano aria, era come quando suo padre la prendeva e la buttava a terra, in preda ad uno dei suoi attacchi di rabbia, era come se fosse tornata indietro. Un singhiozzo le uscì prepotente dalle labbra, il dolore cieco si propagò per tutto il corpo e il ricordo che le tornava in testa "Ti prego, papà, non farlo" sussurrò
Qualcuno si inghinocchiò accanto a lei e in tutto il casino che stava succedendo Alexis sentì solo la voce di Malia preoccupata che inveiva contro Liam che con gli occhi blu da lupo mannaro non distoglieva lo sguardo dal corpo a terra della bionda
Un'altra voce però ruppe quel rumore sordo, una voce che fece bloccare tutti al loro posto "Cosa succede?" Sussurrò una voce roca, di chi non parla da tanto tempo, una voce che non sentivano da mesi
"Theo" sussurrò Liam precipitandosi accanto al ragazzo che si teneva la mano premuta sulla testa
Malia guardò Theo e fece per alzarsi andando dal suo migliore amico ma un lamento di puro dolore le fece abbassare gli occhi su Alexis, la ragazza si piegò in due e vomitò, mentre ancora cercava di respirare
Preoccupata alzò Alexis e la portò subito nella sua stanza, Isaac fu subito accanto a lei per prendere la flebo
Alexis muoveva gli occhi sotto le palpebre come in un brutto sogno e gemeva di dolore
Malia continuava a dirle di guardarla, di non chiudere gli occhi ma lei non ce la faceva "Guardami Alexis, hey guardami, ti prego Alexis, guardami" l'aveva appoggiata sul letto e aveva ordinato ringhiando di chiamare un dottore, la bionda chiudeva gli occhi e Malia prontamente le continuava a dire di guardarla, di non chiudere gli occhi "Guardami, Alexis, guardami, non chiudere gli occhi" le accarezzava una guancia e le ripeteva quelle parole fino a quando un dottore non entrò nella stanza con al seguito Isaac e Melissa che ordinò a tutti di uscire. Malia, seppur titubante uscì dalla stanza e si ritrovò Theo in sedia a rotelle che la fissava con un Liam preoccupato accanto
"Gli ho detto di non alzarsi, ma ha preteso di vederti, di vedere Argent" sussurrò Liam, aveva lo sguardo basso di chi si era appena beccato una ramanzina con i fiocchi e Theo, nella sedia cercò di alzarsi, Malia lo aiutò e poi lo abbracciò, mentre Liam lo teneva per i fianchi, come se avesse paura che non riuscisse a stare in piedi
"Ti ricordi?" Chiese Malia con le lacrime agli occhi, ormai la maggior parte del branco guardava la scena
Theo sorrise con una luce negli occhi "Mi ricordo ogni singola cosa" le sussurrò "Mi ricordo anche che mi hai detto di volermi bene, quando ero in coma, eh?"
Malia assottigliò gli occhi e lo colpì leggermente sul braccio e poi lo abbracciò fortissimo
"Ti voglio bene anche io stronzetta" sussurrò al suo orecchio nell'abbraccio "Anche se non ammetti che ti piace la cacciatrice"
"Chi?" Chiese Malia arrossendo e staccandosi di colpo da lui
"Una certa biondina, che ti ha salvato, che hai appena portato in braccio stile sposa dai dottori, per cui ti preoccupi, ti do un indizio: Inizia per A e finisce per Lexis" Theo ghignò compiaciuto mentre Malia lo fissava con gli occhi sgranati
"Forse dovrei darti un pugno, così chiudi la bocca" disse la coyote
Poi Melissa arrivò in fretta, quasi correndo "Buone notizie" disse guardando tutti "Siamo intervenuti in tempo, la ferita non si era scucita, per fortuna ma ha qualche lesione al midollo osseo ma nulla che non possa guarire nel tempo, e continua a chiedere di te, Malia"
Tutti girarono lo sguardo sulla coyote che guardò prima Melissa e poi Theo che la fissava con un sopracciglio innarcato
Poi lasciò andare un sospiro e corse dove Melissa le disse di andare
"Io non ho ancora capito" sentì dire da Scott prima di girare l'angolo
Aprì la porta di colpo e guardò la bionda sdraiata sul letto
Sibilò qualcosa di cattivo poi la raggiunse mentre i medici uscivano
"Sei una stronza" sussurrò Malia
"Che c'é dolcezza, ho sciolto il tuo cuore di ghiaccio?" Chiese Alexis ridendo e cercando di alzarsi, Malia la aiutò e la bionda sorrise "In questo momento tu dovresti mandarmi a quel paese e uscire arrabbiata, che fine ha fatto la mia Malia?"
"La tua?" Chiese la coyote avvicinandosi alla cacciatrice
"Mhh, ti ho salvato no? Ho il diritto di chiamarti come mi pare e piace" disse Alexis avvicinandosi al suo viso "Forse vorrei essere pagata per quello che ho fatto per te"
"E cosa vorresti?" Chiese la mora, ormai sentiva il suo respiro sulle labbra
"Un bacio, o forse cento" disse alla fine la bionda, avvicinò il suo viso al suo e la baciò, stringendo tra le dita i suoi capelli scuri
Malia si avvicinò di più e la lasciò fare mentre le stringeva possessivamente i fianchi e la avvicinava sempre di più
"Guarda che non scappo" le sussurrò sulle labbra Alexis con il suo solito fare acido
"Chiudi la bocca"
"Preferisco che me la chiuda tu"
Malia sorrise e torno a baciarla
Un misto di senzazioni, come tempo fa, un cacciatore e un essere soprannaturale, due persone, che nonostante tutto si cercavano
STAI LEGGENDO
Dolore //Thiam//
FanfictionStoria ambientata dopo la 6B La vita era una sola e per questo i ricordi erano la cosa piu importante, la cosa che ti permetteva di vivere I ricordi sono la vita, sono quello che ti fanno essere te stesso. Ma Theo non lo sapeva più, il nero piu buio...