Tell me about us

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I ricordi sono un punto fermo della vita, i ricordi ti permettono di essere ciò che sei.
Senza, non sei niente.
Senza, sei in un buco nero in cui non riuscirai mai ad uscire.

Theo e Liam erano appena tornati a casa.
Li avevano accompagnati i genitori di Liam, prima di scappare nuovamente a lavoro, e quindi avevano lasciato i due da soli.
"Allora...ricordi qualcosa di questo posto?" chiese Liam, gli occhi ancora rossi per i pianti di prima.
Non poteva farcela, non ce la faceva a vedere Theo così...così spaesato e così confuso, non riusciva a vedere Theo senza quell'amore negli occhi che era diretto a lui
"Più o meno...mi é familiare ma non ricordo molto...é tutto molto sfocato nella mia mente" spiegò Theo, la mente che lavorava per cercare le informazioni perse
"Capisco...é normale" disse Liam con sguardo triste,non ce la faceva e
Theo se ne accorse e si sentì terribilmente in colpa per il malumore del ragazzo di fianco a sé.
"Mi dispiace" disse infatti abbassando il capo, i capelli che gli ricadevano sugli occhi
"Di cosa?" chiese Liam sfregandosi gli occhi e sedendosi sul letto, aveva ancora il corpo tremante.

Odiava che, quando era teso, stressato o semplicemente impaurito le mani gli tremavano in maniera incontrollata
"Di non ricordare, vorrei tanto lo giuro, ma non ci riesco" disse con le lacrime agli occhi
"Ricorderai te lo prometto, quello che c'era tra noi era troppo profondo per essere dimenticato per colpa di uno stupido proiettile" disse Liam cercando più di convincere se stesso "Succederà poco alla volta e dobbiamo avere pazienza ma ricorderai te lo prometto" continuò poi dopo aver preso un lungo sospiro
"Quindi questa é la mia stanza?" chiese Theo guardando la grande stanza, un letto sfatto in mezzo ad essa e un odore familiare intorno, l'odore di Liam
"Nostra" disse Liam mordendosi le labbra nervosamente con mille domande in testa.
Le mani tremanti dentro le tasche, non voleva mostrargli la sua paura "Ma se ti da fastidio  posso dormire sul divano" aggiunse avviandosi verso la porta per lasciare la stanza, ma una mano gli circondò il polso
"No...non riuscirò mai a ricordarmi di te,di Noi, se non passo del tempo con te, resta ti prego" interruppe Liam prendendogli il polso per non farlo andare.

Liam sorrise con le lacrime agli occhi e si sedette sul letto mentre Theo era steso di fianco a lui, un po' a disagio.
Liam si morse le labbra.
Cavolo! Aveva voglia di accarezzare i capelli morbidi della chimera ma si trattenne.
"Dov'é Tara?" chiese Theo all'improvviso, guardando Liam, che era rimasto scioccato dalla domanda
"Come?" chiese infatti confuso e spaventato, le mani tremanti nascoste dietro la schiena
"Hai detto che ho perso la memoria per via di un incidente...e allora perché Tara non era con me quando mi sono svegliato? Dov'è mia sorella?" chiese lui guardandolo con quegli occhi blu
"Oh...ehm...Theo...Tara non é qui a Beacon Hills ecco!" disse nervoso e si sentì fortunato che Theo non si ricordasse che, quando il cuore accelerava, significava che stava mentendo.
"Oh...e non potrei chiamarla per fargli sapere che sto bene?" chiese ingenuamente
"Lo farò Theo" disse Liam non resistendo ad accarezzargli i capelli morbidi, le mani fredde che avevano smesso di tremare appena, incontrarono i capelli morbidi del ragazzo.

Theo sospirò al suo tocco, un tocco buono, un tocco familiare, che gli fece venire i brividi
"Spero stia bene" disse lui facendo stringere il cuore del beta
"Non preoccuparti" disse lui, odiava mentirgli
"Comunque...parlami di noi, come ci siamo conosciuti?" chiese Theo
"Oh...bhe...eri appena tornato a Beacon Hills e hai aiutato me e Scott a combattere un nemico, era anche lui una chimera, solo che era cattiva e voleva prendere il potere di Scott" disse Liam "Quella é stata la prima volta che ti ho visto" spiegò
"Poi hai iniziato a frequentare la Beacon Hills Hight School insieme a me e agli altri e mi innervosivi da morire" disse Liam ridacchiando e facendo sorridere Theo
"Perché ti innervosivo così tanto?" chiese Theo confuso e ammaliato da quella storia così familiare e così lontana
"Bhe...perché non facevi altro che provarci con la ragazza che mi piaceva da morire solo per innervosire me, ed é per questo che ci siamo odiati per tanto" disse Liam
"E poi?" chiese Theo mettendosi le mani sotto la mascella e ascoltando con attenzione quello che Liam aveva da raccontargli.
"Bhe... e poi tu te ne eri andato in un posto bruttissimo, e quando ti ho tirato fuori, ci hai aiutati a combattere dei nemici chiamati Ghost Riders, e tu mi hai salvato la vita! É stato in quel momento, che ho capito di tenerci a te, avevo una paura pazzesca di perderti" rispose con ancore le lacrime agli occhi al  ricordo

Stavano combattendo con quei Ghost Riders, ma più ne uccidevano e più ne apparivano altri e, proprio mentre Liam stava quasi per attaccarli, vide Theo chiamare l'ascensore, e per un attimo, credette che volesse fuggire e lasciarlo a combattere da solo contro tutti quei Ghost Riders, e invece, lo prese per la vita e lo buttó in ascensore.

Quell'ascensore.
Quel maledetto ascensore

"Cosa stai facendo?" gli chiese sinceramente confuso
"Faccio da esca" fu l'ultima cosa che disse prima che le porte si chiudessero e che si buttasse contro tutti loro
"NO!" aveva urlato in preda alla disperazione battendo i palmi sulle porte dell'ascensore

Non voleva che lo prendessero.
Non voleva dimenticarsi di lui.
Era stato in quel preciso momento che aveva capito di tenere a lui più di chiunque altro.

"Invece come ci siamo messi insieme?" chiese Theo
"Ti sembrerà strano, ma é successo durante una guerra" disse Liam
"Durante una guerra?" chiese confuso
"Si...bhe...c'erano queste due persone...Gerard e Monroe, che ce l'avevano con tutte noi creature soprannaturali, e stavamo combattendo la battaglia decisiva e, prima che scoppiasse questa battaglia, ci siamo baciati nello stesso ascensore dove tu mi salvasti la vita per la prima volta" disse chiudendo gli occhi per ripercorre il ricordo che l'altro non aveva "Io lo  ricordo come se fosse ieri"

Liam si trovava davanti a Gabe, che teneva una mitragliatrice puntata proprio verso di lui.
Le mani che tremavano in maniera incontrollata, odiava quando perdeva il controllo
"Scappa Liam, sarà più divertente!" aveva detto ghignando, ma proprio mentre stava per premere il grilletto, arrivò Lui.

Lui, maledizione, che lo aveva stregato.

Arrivò Theo prendendolo per la vita e buttandolo con lui, ancora una volta, in quel dannato ascensore.

Lo aveva salvato.
Lo aveva salvato di nuovo.

"Che cosa ci fai qui?" aveva chiesto a Theo non appena l'ascensore si era chiuso
"Potrei chiederti la stessa cosa" aveva risposto come al solito la chimera.
Seguirono dei strazianti minuti di silenzio.
"Sono ancora lì?" chiese Theo mentre Liam, che aveva l'orecchio appoggiato alle porte, faceva un cenno affermativo
"Senti...non morirò per te" mentì la chimera frettolosa
"Neanche io morirò per te" mentì anche lui.

Erano entrambi consapevoli del fatto che sarebbero morti l'uno per l'altro.
Erano consapevoli che ognuno avrebbe dato la vita per l'altro.

Liam pensava questo mentre Theo gli guardava le labbra e fu proprio quello a farlo scattare come una molla.
Non poteva fissarlo in quel modo e farla franca.
Non poteva e basta

Ci pensò, un secondo o due, tanto tempo per una persona così impulsiva come lui, e decise.
Prese il viso della chimera tra le mani e lo sbatté alla porta dell'ascensore  mentre gli ficcava la lingua in bocca.

Era una sensazione bellissima.

Le sue bellissime labbra morbide contro le sue e la lingua intrecciata alla sua mentre avvertiva le mani della chimera sui fianchi.

Era una sensazione bellissima.

Quando si staccarono per mancanza d'aria, si guardarono imbarazzati ma felici.
"Ma...vorrei combattere con te" disse con ancora le braccia che gli circondavano il collo, le mani ormai avevano smesso di tremare, lui lo aveva calmato
"Bene allora, combattiamo" disse la chimera staccandosi da lui e insieme si buttarono contro i cacciatori perfettamente sincronizzati.

Ed é stato lì.

In quel momento Liam aveva capito di essere pazzo di quella chimera presuntuosa.

Liam notò dopo solo un minuto essersi riscosso dai suoi ricordi, che il ragazzo in questione si era addormentato e sorrise coprendolo con la coperta.
"Prometto che ricorderai tutto perché non puoi dimenticarti di noi" disse facendo finalmente uscire le lacrime salate, le mani avevano preso a tremare di nuovo, odiava questa sensazione "Quello che abbiamo é troppo importante per essere dimenticato"

Dolore //Thiam//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora