Capitolo 6

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"Siete apposto, Nessun altro vuole sentire qualcosa? Paola? Giusy?" Chiese Maria ma entrambe confermano il fatto che per loro andasse bene così.

"Bene allora; adesso i professori si riuniranno qualche minuto per decidere e poi vedremo se puoi ufficialmente entrare o no nella scuola Filippo." Spiegò Maria e Irama accennò un piccolo consenso con la testa.
Non parla quasi mai, in questo non è cambiato per niente.

Mentre i professori di canto lasciarono tutti e quattro la stanza, l'urlo del pubblico si scatenò e diversi elogi vennero urlati in favore di Irama.
Un pupazzetto celeste venne addirittura lanciato ai piedi di quest'ultimo e Maria rise prima di chiedere chi l'avesse lanciato.
Una ragazza alzò la mano, e vidi Irama fare un piccolo sorriso verso la direzione di quest'ultima prima di ritornare serio.

"Irama se dovessi accedere alla scuola è chiaro che non sarai subito in sfida. Per il resto della puntata non canterai, e ovviamente qualora qualcuno dovesse andare in sfida immediata, tu non sei compreso in quel qualcuno." Gli spiegò l'ovvio Maria mentre i professori ripresero già posto alle poltrone.

Avevano fatto presto.

"Avete già deciso?" Domandò Maria in tono curioso, forse sorpresa della velocità con la quale avevano preso una decisione.

Guardai Fil.
Non potetti dirlo con certezza, ma sembrava un tantino nervoso mentre lasciava schioccare le dita della mano destra tra di loro.

Solo quando piegò la testa sul lato destro seppi per certo che non era solo nervoso, ma aveva forse anche un po' di paura.

Durante tutti quegli anni ho imparato a interpretare ogni suo gesto: ha il vizio di piegare la testa di lato solo quando è in imbarazzo o nervoso.
E non credo sia imbarazzato al momento.

Fu Rudy a prendere parola per tutti.

"Sì Maria, abbiamo deciso e tutti siamo d'accordo sul fatto di far entrare Irama nella scuola." Affermò il professore e un ennesimo urlo del pubblico prese vita.

Irama chinò leggermente il capo come ringraziamento, prima di afferrare sorridente la maglia nera dalle mani di Maria e sedersi all'unico posto libero: accanto ad Orion.

Rivolsi un piccolo sguardo alla classe e tutti sembravano contenti di averlo nella scuola. Io sembravo essere l'unica ad avere problemi con ciò.

Lo guardai e per una frazione di secondo i suoi occhi incontrano i miei. Le sue iridi mi fissarono per un po', e seppi per certo che se prima non avesse avuto modo di riconoscermi, ora l'aveva fatto di sicuro.

In quel momento qualcuno mi picchiettò la spalla, costringendomi a girarmi.
Quasi non urlai impaurita quando mi ritrovai Einar praticamente attaccato all'orecchio.

"È stato bravo, non è vero?" Sussurrò e accennò un piccolo movimento nella direzione del cantante.

"Molto." Affermai restia, trascinando leggermente la parola.

Ein mi guardò in modo strano, ma io finsi di non farci caso mentre con la coda dell'occhio gli rivolsi un'ultima occhiata prima che Maria annunciasse la pausa pubblicitaria.

*

Ero stesa sul divano e stavo facendo zapping con il telecomando.

La diretta del pomeridiano era finita ormai da un po' e quando siamo rientrati in hotel non mi andava di fermarmi con gli altri giù al bar.

Non potevo, -anzi, non riuscivo- ad ignorare il fatto che mi sentissi così instabile ed emotiva al momento. Non mi piaceva sentirmi così.

Ero fin troppo consapevole della presenza di Filippo nel programma per ignorare tutto il putiferio di sensazioni che mi aveva scatenato dentro.

𝐈𝐋 𝐑𝐀𝐆𝐀𝐙𝐙𝐎 𝐃𝐈 𝐏𝐈𝐔𝐌𝐄 [IRAMA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora