Quando bussai alla porta per la terza volta non dovetti aspettare molto prima che qualcuno venisse ad aprirmi. Era Biondo.
"Ciao, babe." Mi salutò con la voce ancora impastata dal sonno mentre si strofinava gli occhi. "Mi dispiace per te ma il principe azzurro sta ancora dormendo."
Il biondo si spostò leggermente di lato per permettermi la vista di un Irama ancora beatamente dormiente accanto ad Einar, sdraiato con un braccio fuori dal letto.
"Ma come fai a dormire con loro che russano?"
"Infatti non ci riesco quando russano. Lo fanno anche così forte certe volte, Ein soprattutto." Si lamentò e io risi.
"Comunque, non so, vuoi che te lo svegli? Ieri ha fatto abbastanza tardi." Indicò Fil dietro di lui con un dito, ma io dissentii velocemente con la testa."Non sono venuta per Filo in realtà." Gli dissi e lui mi guardò. Stava per dirmi qualcosa, ma lo interruppi prima che potesse parlare. "Dovevamo fare colazione insieme stamattina, non ti ricordi?"
Simo rise quando alzai la busta contenente i cornetti fumanti e la sventolai davanti al mio e al suo viso.
"Tu sì che sei un angelo. Che m'hai portato?" Affermò e chiese allo stesso tempo, togliendomi una delle due buste dalle mani.
"Il mio solito, baby: cornetti." Gli dissi che li avevo chiesti uno al cioccolato e l'altro alla crema, e lui mi disse che avrebbe preso quello alla crema.
"Andiamo a mangiarli fuori però." gli passai anche il thermos e uno dei bicchierini. "Non voglio svegliare le belle addormentate e poi io e te dobbiamo fare un discorsetto su ieri sera."
Simo annuì e mi seguì fuori alla porta finestra mentre rideva per come avevo cambiato i connotati ai suoi compagni di stanza.
"Mi sa tanto che finiranno per esserne più di uno, scricciolo." Disse ma io non capii molto il senso della sua frase, perciò non gli risposi mentre mi avvicinai alla prima sedia fuori dalla stanza.
"Allora, di che dovevi parlarmi ieri sera di così urgente da disturbare il mio amato sonno?" Mentii ma il biondo sembrò non accorgersene e prese posto di fronte a me.
Liberai la mia colazione dalla carta che l'avvolgeva e mi ritrovai a chiedermi da quant'era che fossi diventata così esperta in fatto di bugie.
"Emma." Disse subito e io mi fermai con il cornetto a un centimetro dalla mia bocca.
"Che hai combinato, Biondo? Che le hai fatto?"
"Ma no, niente." Si grattò la testa e tolse il suo sguardo dal mio. "Devo solo chiederti una cosa, però."
"Parla, allora." Lo guardai annuire, ma dovetti comunque aspettare qualche minuto prima che parlasse.
"Io, io vorrei... si, beh ecco, provarci con... mh, lei." Mi guardò e giurai di non avergli mai visto uno sguardo tanto serio. "Lei mi piace."
Il leggero rossore sulle sue guance non mi permise di bloccarmi dal ridere, a differenza dello sguardo truce che mi rivolse, che invece ci riuscì subito.
"E sentiamo, perché lo stai dicendo proprio a me, mh Biondino?" Lo stuzzicai.
"Perché... ecco, io.. voglio il tuo aiuto."
Ora era il mio turno di guardarlo strano."Per cosa? In che dovrei aiutarti?"
"Beh, puoi scoprire se le piaccio? Cioè voglio dire, voi non fate mai quei discorsi tra donne?" Domandò e io annuii, interessata a ciò che stava per dire dopo. "Bene, allora non puoi... che ne so, parlarle di me, tipo. O sai, una roba del genere."
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𝐈𝐋 𝐑𝐀𝐆𝐀𝐙𝐙𝐎 𝐃𝐈 𝐏𝐈𝐔𝐌𝐄 [IRAMA]
Fanfiction𝐈𝐋 𝐑𝐀𝐆𝐀𝐙𝐙𝐎 𝐃𝐈 𝐏𝐈𝐔𝐌𝐄 | [C O M P L E T A] «Pareva la sola che riuscisse ad accettarlo com'era, forse perché non tentava di darsene una spiegazione». - Italo Calvino 👅•TUTTI I BEST SCORE S...