𝐈𝐋 𝐑𝐀𝐆𝐀𝐙𝐙𝐎 𝐃𝐈 𝐏𝐈𝐔𝐌𝐄 [IRAMA]

Capitolo 18

Avevo appena finito di far scolare la pasta quando sentii Lorenzo parlare, o meglio, urlare con Filippo.

"Amico cazzo però, potevi dirmelo che era diventata la tua ragazza. Manco l'avevo riconosciuta che era lei quella della foto."

La sua voce era leggermente ovattata, ma si riusciva ben a distinguere.
A differenza di quella di Filippo, che invece per distinguerla mi ci volle un po'.

Presi tre piatti dalla credenza prima di fare le porzioni e posare la pentola nel lavabo.

"Lori, manco lei si ricorda di te, tranquillo." Sbuffò Fil e lo immaginai mentre si passava una mano tra i capelli.

"Come fai a saperlo?"

"Lo so perché l'ha vista la foto e non si ricorda, ma vuoi smetterla di urlare comunque?" Sbuffò ancora mentre entrai anch'io in cucina, ma nessuno dei due ragazzi sembrò accorgersi di me. "e poi-"

"E poi, io e Filippo non stiamo insieme." Chiarii, e appena le parole lasciarono le mie labbra entrambi si voltarono verso di me.

Quante volte ho dovuto ripeterla questa frase negli ultimi tre mesi?

Lorenzo aprì la bocca, ma prima che potesse parlare lo interruppi.
"Sì, ho sentito tutto. Diciamo che.. se quello è il tuo tono di voce quando parli piano, non vorrei mai sentirti urlare, Lori." Passai un piatto a Filippo e l'altro a Lorenzo, prima di prendere posto anch'io.
"Spero che vadano bene le porzioni nei piatti, non so quanto tu sia abituato a mangiare." Mi rivolsi a Lorenzo e lui semplicemente annuì.

"Va bene così, grazie." Mi sorrise io mi limitai a ricambiare il suo gesto.

"Quindi, di cos'è che stavate parlando esattamente? Della foto mia e di Filippo che si trova sopra al comodino vicino al suo letto e senza la quale Prettyplume non dorme?" Sorrisi e rivolsi uno sguardo a Filippo, il quale aveva preso a tossire violentemente.

Gli riempii velocemente un bicchiere d'acqua e glielo passai. Fil lo prese subito sotto le risate e le pacche sulle spalle di Lorenzo.

"Woah, scusa Prettyplume. Non sapevo che ti avrebbe fatto quest'effetto se l'avessi detto a qualcuno." Continuai a stuzzicarlo mentre il moro mi rivolse il medio e io risi.
"Giuro di non averlo detto apposta." Alzai le mani a mezz'aria con finto fare innocente.

"Guarda che si trovava lì per caso, e poi non è per niente vero che senza quella cosa non riesco a dormire." Mi spintonò leggermente da un braccio.

"Non ho detto che non ci riesci, solo che non ci vuoi dormire senza." Lo presi ancora in giro e gli rivolsi una linguaccia prima di prendere una forchettata di spaghetti.

"Quella foto l'ha fatta Lorenzo." Mi informò il moro evitando di rispondermi e vidi Lori annuire quando lo guardai.

"Cavolo, sei bravo! Tu sì che ci sai davvero fare, ragazzo." Mi complimentai e Lorenzo mi rivolse un sorriso.

"Grazie, e tu ci sai davvero fare con la cucina. Hai fatto bene a portarmela qui amico!" Rise Lori e mormorai un qualche tipo di ringraziamento.

"Sul serio, hai un futuro con la fotocamera tra le mani tu. Ti ci vedo davvero bene come fotografo." Gli risposi io invece.

"Con una faccia bella come la mia dimmi se esiste davvero un qualche tipo di lavoro con il quale non mi ci vedi." Disse e tirò su le sopracciglia facendo uno stupido gioco.

"Modestia a parte tu, eh." Scherzai e il moro masticò e bevve un po' prima di parlare ancora.

"Sono contento che mi trovi un bel ragazzo." Disse e io risi.