Litigio pt.3

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Dopo aver guardato nuovamente Marco ed Elizabeth, rivolgi lo sguardo alla ricerca di quello di Levi, trovarlo lì è stato come ricevere un pugno allo stomaco; però Levi non c'è, appena hai distolto lo sguardo è scappato, mimetizzandosi con la folla e dirigendosi al bagno, è entrato e, dopo essersi allentato violentemente la cravatta, ha aperto il rubinetto dell'acqua fredda per poi bagnarsi il volto, come per cancellare un incubo, come per ritornare in sé.
Alza lo sguardo lentamente, solo per vedere il suo volto contratto in un'espressione stravolta, goccioline d'acqua colano giù dalle guance, dal naso, dal mento, altre più piccole sono intrappolate tra le ciglia mentre gli occhi sono sbarrati e sembrano essersi infossati dando un'aria oscura e disperata alla faccia, le mani appoggiate pesantemente al ripiano in marmo del lavandino servono solo a sostenere le braccia mentre le spalle vengono scosse da un pianto senza lacrime, i polmoni sembrano bruciare... non pensava che avrebbe mai provato un dolore simile, forse addirittura peggiore di quello provato nel vedere T.N. allontanarsi decisa dalla loro casa.

Poco prima di lasciare il centro congressi assieme ai colleghi, a Marco e a tua figlia, inspiegabilmente il tuo capo si presenta al vostro gazebo assieme ad un uomo.
《Heilà squadra!》esclama energica come al solito mentre tu ti irrigidisci.
《Si-signora! Che ci fa lei qui?!》chiede Moblit andandole cautamente vicino.
《Ho pensato di farvi una sorpresa!》
《Sà che i rappresentanti servono proprio per non far spostare il capo in modo che rispetti gli impegni?》chiedi continuando a guardare l'uomo alle spalle del tuo capo, notando che anche lui non smette di fare lo stesso, i suoi occhi azzurri, però, tradiscono la sua espressione tranquilla e rilassata.
《Suvvia, T.N.! Non essere così rigida!- l'uomo fa qualche sonoro colpo di tosse per ricordare alla donna la propria presenza- oh! Ma certo! Cara la mia équipe, ho il piacere di presentarvi il mio amico più caro, Erwin Smith》 uno alla volta tutti i tuoi colleghi si avvicinano all'uomo imponente per stringergli la mano e velocemente arriva il tuo turno.
Mantendendo una postura rigida ti avvicini al socio del tuo ex e con fermezza gli stringi la mano.
T.N. T.C., è un piacere conoscerla》
《Erwin Smith, il piacere è tutto mio》
《Ho appena avuto un'idea, sta sera andremo a cena al Freedom!》
《Eh?! È il ristorante più costoso di San Francisco! Inoltre...》
《È a questo che serve avere un amico che conosce il titolare》
《Vi prenoterò dei taxi, alle 20 fatevi trovare davanti al vostro hotel》 afferma Erwin
《Io passo, questa sera devo rimanere...》
《Non accetto rifiuti T.N., questa sarà comunque una cena di lavoro, Erwin si deve confrontare con me per alcuni affari, e poi...dopo anni finalmente si decide a farci da sponsor. Ci devi essere.》
《Tranquilla, bado io a Elizabeth- ti sussurra Marco all'orecchio, attirando su di sé lo sguardo indagatore di Erwin- tu occupati pure della tua cena.》
《Marco...grazie, sei un vero tesoro.》 dici per poi baciargli la guancia, il tuo sguardo cade su quello del biondo, i suoi occhi azzurri ti fanno irrigidire e ti preoccupa ciò che la sua mente acuta sta macinando.

Alle 20:30 il taxi si ferma davanti al Freedom, consentendo a Hanji, a te e al resto dell'equipe di scendere per poi entrare nella lussuosa hall del ristorante. Una cameriera si presenta a voi, il tuo capo l'avvisa di essere al tavolo di Erwin Smith e la giovane donna vi guida fino a una lunga tavolata alla quale sono seduti dei volti familiari: Erwin, ovviamente, a capo tavola, Farlan seduto alla sua sinistra e, a fianco a lui la sua ragazza da sempre, Isabel e, a fianco di questa, si trova Petra, dopo di lei sono seduti i membri delle équipe di Farlan ed Erwin; alla destra di quest'ultimo si va a sedere Hanji, affiancata da Moblit, a sua volta seguito da te.
Stai per fare un sospiro di sollievo nel vedere che Levi non c'è quando gli occhi di quasi tutti si voltano verso l'arco di mattoni rossi a vista, che costituisce l'entrata nella sala da pranzo principale.
A malincuore anche tu ti volti e le tue speranze si infrangono come una vetrata contro la quale è stata scagliata alla massima potenza una grossa pietra.
Solo in quel momento le persone davanti a te ti riconoscono, Farlan si irrigidisce e spalanca gli occhi, Petra sbianca e china il capo mentre Isabel sembra quasi entusiasta di rivedere una delle sue vecchie amiche, che ormai credeva sparita.
Levi.
Levi invece schiude la bocca e la sua gola si secca all'istante, deglutire è infinitamente faticoso e i suoi occhi non si staccano dalla tua figura racchiusa in un elegante e aderente vestito nero, caratterizzato da una profonda scollatura sia davanti che dietro.
A passi lenti ma decisi si avvicina al tavolo, intenzionato a sedersi al primo posto libero che trova ma...
《Levi! Va' a sederti vicino alla mia fidata T.N.! C'è anche un posto libero. Dai, ho tutta l'intenzione di fartela piacere questa sera, è una donna fantastica》
Per non destare dei sospetti nella pazza, Levi si dirige titubante nel posto affianco alla bellissima ragazza, mentre si siede nota, con un misto di piacere e profondo imbarazzo, che il vestito di lei ha uno spacco laterale proprio sulla gamba vicino a lui.
Dopo un quarto d'ora passato nel silenzio e dopo i tentativi di Isabel di farvi dialogare, Levi si decide a rivolgerti una domanda.
《Come stai? É da anni...》
《Taci...》
《... io... no, voglio sapere dove sei scappata》
《Non osare pretendere qualcosa da me》
《Senti... mi dispiace per...》
《Dovevi pensarci prima. Come va con la tua cara e fidata Petra?》 Chiedi maliziosa e velenosa, la ragazza chiamata in causa sembra voler sprofondare.
《Non c'è niente tra di noi... proprio come allora》
《Scommetto che ci ha impiegato meno di un giorno per provarci con te, dopotutto sei sempre stato il suo obiettivo》
T.N.... Perfavore...》
《Vedi di starmi lontano e di scomparire di nuovo dopo questa serata》
《Rispondi a una mia domanda prima》
《Non ci penso nemmeno》
《La bambina che ho visto oggi... è tua figlia? Ti sei rifatta una vita? E quel giovane con le lentiggini... è il tuo compagno?》 Il cuore gli batte così veloce che ne sente il rimbombo nelle orecchie.
《Mi sono rifatta una vita Levi e tu non hai il diritto di intrometterti...》
T.N. cara, ti vedo tesa, c'è qualcosa che non va?》 si intromette il tuo capo.
《Sto bene, non si preoccupi è solo che... mi pare di aver visto uno scarafaggio e io ne ho una paura tremenda》
《Si sta riferendo a me?》 Levi lancia uno sguardo a Erwin.
《Mi pare ovvio》 risponde con un'occhiata il biondo.
《Speriamo che ti sia sbagliata》
《Già, lo spero anch'io- dici mentre ti alzi- scusate, mi reco un paio di minuti ai servizi, torno subito》
Levi ti guarda mentre ti alzi lasciando il tavolo e non può fare a meno di notare lo spacco sulla tua gamba e le occhiate che gli altri uomini in sala ti lanciano.
Sta per alzarsi ma prima Petra e poi Farlan lo precedono e seguono velocemente la C.C. ai servizi.

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