Versailles pt.4

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La mattina dopo, alle 9, senti le domestiche aprire le grandi tende che coprono le finestre, che danno sul parco, da cui puoi vedere anche il tuo albero preferito, uno stupendo ciliegio giapponese, dove solitamente ti siedi a leggere, scrivere e disegnare.
Appena ti sei alzata e le cameriere ti stringono la vita nel corsetto, tua madre entra come una furia
《Tesoro! Tesoro! Oh mio Dio! Oh mio... giù... in sala... c'è Levi Ackerman! Ti sta aspettando! Su su preparati!》concluse stringendo, con uno strattone eccessivo, il corsetto, velocemente ti fece indossare un abito rosso e oro e delle scarpe scarlatte.
Ti metti a correre giù per le scale, fino alla sala da thè e fuori dalla porta vedi un Eren scocciato, con il suo vestito marrone e nero e le mani dietro la schiena《che succede?》gli chiedi 《Quel damerino! Si è presentato qui senza invito né preavviso e ha subito preteso di vederti》sogghigni dolcemente, ti avvicini molto a lui e ti alzi in punta di piedi, puntando il tuo sguardo sul suo, al ché lui arrossisce 《sei geloso?》《C-cosa? N-n-no!》《dai...Eren》saltelli e gli baci la fronte e proprio in quel momento la porta si apre mostrando un Levi con lo sguardo scocciato, subito Eren e Levi si fissano truci ma poi quest'ultimo si inchina davanti a te e ti fa il baciamano, subito la figura sorridente di tuo padre irrompe nella stanza 《oh! Ma quale onore! Monsieur Ackerman》《buon giorno Monsieur de T.C. 》《come mai questa visita così presto?》《perché è dalla festa di ieri che penso a sua figlia, signore. Mi concede l'onore di passeggiare con la signorina?》《T.N. ?》si rivolge a te tuo padre 《io credo che...non...ci siano...problemi》《perfetto》 Levi ti porge il braccio, tu lo stringi e vi avviate verso l'enorme giardino, appena sei sull'erba, ti stacchi da lui e cominci a correre, ridendo, verso il tuo albero, sotto lo sguardo stranito del ragazzo, tu inciampi sulle radici cadendo nell'erba leggermente alta scomparendo dalla sua vista, preoccupato aumenta il passo fino a te e quando rialzi il busto, a lui scappa una risata 《ok, ritengo un traguardo l'averti fatto ridere, ma perché lo stai facendo?》《oh nulla di che- dice inginocchiandosi alla tua altezza- hai semplicemente i capelli pieni di fili d'erba》conclude prendendone uno in mano  《oh...》sussurri abbassando lo sguardo, lui però ti prende il mento tra le dita e fa puntare i propri occhi sui tuoi e poi un fiore di ciliegio cade fino ad appoggiarsi sui suoi capelli rendendolo... 《adorabe, con quel fiore sui capelli corvini sei adorabile...non sembri neanche quello di ieri sera》gli dici mettendo una mano sul collo 《si...io...mi dispiace di aver perso il controllo...io...》《Levi- dici accarezzandogli la guancia- non ti incolpo, sono stata io a mancare di rispetto》《T.N....》《Levi...》non sai quanto sia durato, quando i vostri occhi si incontrano vi siete fissati e tutto il resto è scomparso.

I mesi passano ed è arrivato Luglio, il malcontento delle persone si tocca con mano; in quei mesi gli incontri tra te e Levi si sono fatti sempre più frequenti, da veri e propri appuntamenti nel tuo giardino, puntualmente sotto il tuo, ma ormai vostro, albero, a semplici e dolci occhiate fugaci tra i corridoi di Versailles, dove tu passi sempre più tempo per rassicurare un poco la Regina.
I tuoi genitori sono ansiosi e impauriti in questi giorni di rivolte e manifestazioni, capisci che tuo padre sta aspettando il colpo di grazia per scappare, non puoi dargli torto, sai anche dove, dice sempre che prenderemo la strada principale per arrivare in Italia; anche Eren è nervoso, suo padre ospita sempre più feriti tra i popolani e molti suoi amici prendono parte alle manifestazioni, quindi è perfettamente a conoscenza di ciò che succede, non sorride più e la cosa ti preoccupa enormemente; noti anche in Levi una certa agitazione, ha lincenziato la maggior parte del personale della sua villa, tenendosi giusto pochi fidati, tra cui Armin, e a quelli licenziati ha dato un po di denaro e monete d'oro, non vuole che quando il popolo attaccherà, i suoi servitori vengano ammazzati, perché lui sa bene che sta per scoppiare qualcosa di grosso e non fa altro che ripetertelo, finendo per gettare anche te nella paura e nell'angoscia.

13 Luglio 1789
Sei a casa tua, fuori c'è una potente pioggia e la notte è molto buia, i tuoi genitori sono nella lontana stanza da letto, a dormire e ti chiedi come facciano; ormai sono le 23 ma i tuoi pensieri continuano a vorticare veloci, fino a quando la finestra della tua camera si apre all'improvviso e Levi entra nella stanza, bagnato fradicio e con gli occhi ricolmi di preoccupazione 《T.N....》《oh Levi...io...》solo in quel momento ricordi di essere semplicemente con una camicia da notte di seta leggerissima, quasi trasparente, con delle raggiere rosse e le calze bianche, anche Levi se ne accorge e puoi notare una strana scintilla nei suoi occhi e un innaturale, ma leggero, rossore sulle guance, ti alzi dal letto e con la stessa velocità, lui chiude la finestra e ti raggiunge, in quello il tuo corpo comincia a muoversi da solo: gli afferri il bavero della giacca e ti distendi sul letto, trascinandolo con te, il suo ginocchio finisce tra le tue gambe e le mani si appoggiano ai lati del petto, gli sfili il fazzoletto dalla giacca e lo lanci, fai la stessa cosa con la sua giacca e con la camicia, le tue mani tremano mentre gliela sbottoni e il tuo respiro si fa affannoso, mentre i vostri sguardi non accennano a distogliersi l'uno dall'altro; lui, poi, scende dal letto e delicatamente ti sfila raggiere e calze, per poi passare con la guancia su tutta la tua liscia e morbida gamba, poi porta le labbra al tuo interno coscia e lo morde solo con le labbra, facendoti fremere e mugulare sottovoce, risale e si mette a cavalcioni su di te mentre le sue mani raggiungono l'orlo della camicia da notte e te la sfila con lentezza e dolcezza, lasciandoti nuda sotto di lui e con i capelli sparsi sulla coperta color cremisi; porti le mani ai bottoni dei pantaloni e li slacci per poi far scorrere l'indumento sulle sue gambe toniche e bianche, e solo dopo aver sentito il tremore delle tue mani sulla sua pelle, Levi cala la bocca sulla tua facendo scontrare le vostre labbra, fa un po di forza e riesce a schiuderle per poi infilare prepotentemente la lingua dentro la tua bocca, rischiando di perdere il controllo, lo senti tremare 《hey...non avere paura... perché io non ne ho- dici fissandolo intensamente- ho solo paura di separarmi da te》《oh T.N., mia dolce  T.N...》《Levi, mordimi, ti prego》《T.N. io non ti ruberò l'anima! Non potrei mai...》《vuoi separarti da me? Ti rendi conto che molto presto scoppierà una guerra?! Ci separeremo e se...se non ci trovassimo più? Io sono una mortale, non ho tutto il tempo che voglio, potrebbe accadermi di tutto...》《io non ti lascerò...》《Levi, io voglio diventare come te, e tu dovrai aiutarmi》《io non...》《Levi... ti prego...è l'unico modo》《domani aspettami, verrò a prenderti...mi prenderò cura di te》《È quello che voglio》metti la mano dietro la sua nuca e guidi la sua testa fino all'incavo del collo 《Fallo Levi》《T.N....》《Fallo》con uno scatto gli fai premere le labbra sulla tua pelle, senti che le schiude e poi un dolore lancinante, come due lame che ti trafiggono, il dolore è così forte che non riesci ad urlare, senti i suoi denti sfilarsi dalla tua carne e poi vede le sue labbra con il tuo sangue posarsi sulle tue, lentamente porti le tue mani sulla sua schiena nuda e la graffi facendolo mugulare, gli sfili anche i boxer, lo guardi negli occhi e mentre lui entra delicatamente gli mordi con le labbra il pomo d'adamo, iniziate così una danza frenetica antichissima, composta anche di sospiri e gemiti.

14 luglio 1789
Alle 4 di mattina ti alzi e vedi che Levi non c'è, ti  alzi, prendi carta, pennino e calamaio e scrivi due lettere identiche, ci sono le indicazioni per ritrovarti nel caso Levi non ti raggiunga in tempo, avrebbe dovuto dirigersi verso la strada maestra, prendere la deviazione per Milano e poi andare fino a Venezia dove i tuoi hanno un piccolo palazzo sul Canal Grande, finito di scriveree le inserisci in due buste, scrivi il destinatario e ne nascondi una dentro  una fessura nel legno del letto a baldacchino e poi, con la tua nuova velocità, corri in giardino e nascondi la seconda lettera dentro un buco nel tronco del vostro albero. Finito questo torni a dormire nel tuo letto.
Vieni svegliata da dei botti, vengono da Parigi e visto che non abiti molto lontano li senti anche bene, tuo padre entra velocemente in camera tua e ti prende a sposa 《padre, ma...》 mentre Eren prende un baule che era vicino alla porta, ti aggrappi al collo di tuo padre e correte giù dalle scale, cerchi con gli occhi lo sguardo di Eren che ti mima in labbiale "la Bastiglia è stata attaccata", sgrani gli occhi; fuori dalla porta tuo padre ti adagia dentro la carrozza e tua madre comincia ad accarezzarti i capelli in preda al pianto, vedi Eren mettere il baule sul tettuccio del mezzo e poi salire a casseta, tuo padre entra e chiude la porta, senti il tuo amico spronare i cavalli a correre, guardi fuori dal  finestrino e con la mano saluti i servitori rimasti che vi guardano in lacrime; dopo qualche ora cominci a sentire delle fitte nella gola e nel frattempo comincia anche a piovere, state costeggiando un dirupo, avete deciso di prendere una scorciatoia per evitare possibili inseguimenti, senti da fuori degli strani scricchiolii e dopo pochi attimi la carrozza precipita giù.

Dopo non sai quanto apri gli occhi, la prima cosa che percepisci è il fango sotto di te, giri la testa e davanti a te i corpi dei tuoi genitori giacciono con delle stecche di legno che gli trapassano la carne, ti alzi a fatica, i capelli C.C. ti ricadono bagnati sul viso e le spalle, ti guardi intorno e poi lo vedi, il corpo di Eren sotto la carrozza, velocemente corri verso di lui e con la tua nuova forza sollevi il mezzo per poi tirare fuori il tuo migliore amico, appoggi la sua testo in grembo e gli accarezzi i capelli castani, solitamente setosi mentre ora stopposi a causa del fango; mentre piangi per lui, le sue palpebre si schiudono  mostrando i suoi bellissimi occhi color smeraldo 《T.N....》sussurra debolmente 《Eren! Grazie al cielo! Sei ancora...》《T.N.... io ti...ho amata...ma ora mi rendo conto che...non ho mai... avuto...possibilità...mai... "un servo... rimarrà sempre... un servo... e non sposerà mai la... la nobile" me lo hanno sempre...ripetuto...ma io non ci volevo...credere...io ti ho amata T.N.》《Eren...!- dici tra le lacrime- anche io ti ho amato anni fa ma credevo che non provassi lo stesso》vedi un sorriso formarai sulle sue labbra, quel sorriso  che hai sempre visto e adorato da quando sei nata 《ora...posso...morire...sentire che mi hai...amato...mi da...beatitudine》 《 se solo potessi tenerti per sempre con me》《no...lasciami andare...》《e tuo padre?》《Ieri è scomparso...se né andato...avevo solo te...》《Eren...Eren...EREN!》gli scuoti le spalle, i suoi occhi si svuotono, il sorriso gli muore sulle labbra e lui fa lo stesso 《No! NO! NOOOO! Eren! Ti prego...EREEEEN!》Il tuo grido squarcia l'aria.

Alla fine hai dovuto cibarti del sangue delle persone a te più care, successivamente hai vagato senza meta...sempre così fino a quel giorno; in quei due secoli hai tramutato l'amore per Levi in rammarico fino anche a dimenticarlo, eppure... quando  a Versailles, lo hai visto, lo hai amato ancora come allora.

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