Poison

266 13 0
                                    

*La mattina dopo*

«Rain?» sobbalzai impaurita «Che ci fai qui?» domandò sbigottito.

Aprii gli occhi ritrovandomi Cal con sguardo più assonnato del mio e ancora seduto nel letto. Probabilmente si era appena svegliato e sicuramente si era spaventato nel trovarmi a dormire nel letto di fianco al suo.

«Scusa-...» cercai di alzarmi, senza successo, visto che Luke mi teneva ancorata al suo corpo, con un braccio che mi teneva per la vita.

Intanto Calum riprendeva vita, cominciando a fare un sorriso da idiota, che vedevo molto bene anche se ancora assonnata e in penombra.

«Smettila di sorridere, non è come pensi» lo ammonii, continuando a stare immobile non meravigliandomi del sonno pesante di Luke di cui ne era quasi famoso.

«No, certo» disse lentamente, trattenendo un sorriso.

«Ieri ho lasciato le chiavi in camera ed ero tornata troppo tardi per bussare ad Harry, così Luke mi ha ospitata qui» sospirai, facendo cadere un braccio a penzoloni fuori dal letto.

«Farò finta di crederci» sghignazzò, alzandosi per andare in bagno.

«Che ore sono?» lo bloccai prima che entrasse lì, avendo notato ancora il buio nella stanza.

«Sono le cinque»

«Che ci fai in piedi a quest'ora?» mi rabbuiai.

«Dovevo fare pipì» fece spallucce, entrando in bagno e chiudendo la porta.

Veramente quella notte non era successo nulla, avevamo finito di cenare come succedeva in mensa e poi avevamo deciso di fare una passeggiata in giro per la città e fra una chiacchiera e l'altra si era fatta l'una del mattino.

Ero stata ancora una volta bene in sua presenza e quando mi aveva passato la sua felpa enorme per farmi dormire, il suo profumo persistente m'invase il cervello, confondendomi a tal punto da addormentarmi fra le sue braccia nel giro di pochi minuti.

Non era successo nient'altro, e se solo non avessi lasciato le chiavi in camera tutto quello non sarebbe nemmeno successo e forse non mi sarei sentita in quel modo bene.

Sorrisi nel ripensare come era strana la vita, e in quel preciso istante prese ad accarezzarmi l'addome, intrufolando meglio il viso fra i capelli sciolti.

Nel frattempo Calum tornò a letto, girandosi di fianco, guardandoci dritti negli occhi, sorridendoci divertiti.

Quando mi risvegliai, il letto di Cal era rifatto e vuoto, il che mi disorientò finchè non posai lo sguardo sulla sveglia che segnava le undici di mattina.

Avevo la vescica completamente piena e gli arti atrofizzati. Dormivo nella stessa identica posizione da troppe ore e metà del corpo era ormai addormentato o forse anche morto.

Mi stiracchiai sbadigliando, accorgendomi della vita che cominciava ad invadere anche Luke.

«'Giorno» sorrise, stringendomi per l'ultima volta, lasciandomi un bacio alla base del collo, facendomi affiorare la pelle d'oca.

«Buongiorno» ricambiai, lasciandomi trascinare da lui, fino a ritrovarmi a pancia all'aria e lui messo con metà corpo sopra il mio.

«Dormito bene?» mormorò, con il solito sorriso stanco di chi si era appena svegliato.

«In un letto singolo in due, con te che sei il doppio di me direi che proprio bene non è il termine giusto» risi divertita assieme a lui.

«Calum ha detto qualcosa?» domandò più serio.

Honey||H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora