*Tre giorni dopo*
Erano giorni che non avevamo sue notizie, era sparito dal mondo, e per tutto quel tempo non avevo fatto altro che scrivergli messaggi, nella vana speranza di ricevere risposta, anche un "lasciami in pace" mi avrebbe accontentata.
Ma niente.
Ero nel letto da ore, non avevo nessuna voglia di alzarmi, nemmeno per andare a mangiare qualcosa, non m'importava, dovevo recuperare il sonno, specialmente perché la settimana dopo sarebbe stata pesante per via degli esami.
Ma il mio crogiolarmi nelle calde coperte cessò non appena bussarono alla porta, costringendomi ad alzarmi per girare la chiave ed aprire, trovandomi davanti Luke e Calum, mentre più in là c'era Mike che parlava al telefono e camminava a ritroso.
«Che è successo?» domandai subito, non appena notai i loro sguardi trafilati.
«Il patrigno di Harry è morto l'altro ieri» cominciò Calum «Ci ha chiesto di andare al funerale, vuoi venire?»
«Certo! Datemi qualche minuto per prepararmi» dissi senza fiato.
«Ti aspettiamo al parcheggio, andiamo con la mia auto» mi avvisò Luke, quando ormai Calum era già diretto al punto d'incontro.
«Va bene»
Chiusi la porta, cominciando a rifare in fretta e furia il letto, per poi prendere dei pantaloni neri e un maglione del medesimo colore, cominciando a sentirmi veramente in colpa per averlo tartassato senza ritegno, pensando fosse qualcosa di molto meno grave.
Non parlava spesso della sua famiglia, ma a giudicare dalle foto che aveva sulla sua scrivania doveva esserci molto legato, molto più di quanto lo ero io con la mia, il che era tutto dire, in fin dei conti amavo la mia famiglia e senza di loro non facevo un passo, almeno non prima di avergli esposto la situazione.
Quando mamma si era ammalata sembrava che il mondo mi fosse crollato addosso, ma perdere una persona in quel modo importante doveva essere miliardi di volte peggio.
Presi la borsa e mi fiondai fuori di lì, senza nemmeno truccarmi, non m'importava, avremmo dovuto affrontare tre ore di viaggio, perciò avevo puntato sulla comodità.
Mi fecero sedere in mezzo, nei sedili posteriori, fra Ashton e Michael, addormentato da quando eravamo partiti.
Avevamo fatto una piccola sosta a metà viaggio, riprendendo il cammino con Ashton alla guida e Calum affianco a me, che crollò anche lui, addormentandosi sulla mia spalla.
«Harry non ti ha chiamata?» mi chiese Ash, dandomi una veloce occhiata dallo specchietto retrovisore.
«No, non si è fatto sentire» sospirai «Ha chiamato te per avvisarci?» chiesi subito dopo.
«Ha chiamato me» disse Luke, continuando a guardare fuori dal finestrino.
Da un lato ero contenta che avessero quanto meno avuto un interazione, ma allo stesso modo mi sentivo ferita. Perché non aveva chiamato me? Perché non mi aveva avvisata, sapendo perfettamente che ero preoccupata?
Arrivammo lì verso l'ora di pranzo, parcheggiando difronte una delle tante ville che erano su quella via.
Mi aspettavo di trovarci moltitudini di macchine, ma era presente solo un'auto, e tutt'intorno sembrava essere tranquillo.
Scesi dal lato di Calum, mettendomi la borsa in spalla.
Il cielo era bianco e pregno di neve, che sicuramente avrebbe attecchito nel giro di poco tempo, essendo il terreno arido e secco non essendoci state grandi piogge in quel periodo.
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Honey||H.S
Fanfiction*Sequel of "U.N.I"* «Abbiamo chiarito» «Non abbiamo chiarito un bel niente! L'ultima volta che ci siamo parlati abbiamo litigato, e giusto perché adesso fai il santarellino con me non vuol dire che mi sono dimenticata di quando mi hai rovinato due m...