Una questione di poca importanza

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"I vestiti di ieri sera? Cosa?" Mi alzo dalla sedia e mi accorgo di avere una voce incazzata.
"Stai calmo. Ora ti spiego" mi dice lei, cercando di calmarmi.  Niente riuscirebbe a calmarmi in questo momento.
"Calmo? Tu dici a me di stare calmo? No perché sai, arrivo qui, mi trovo uno in casa tua che ti bacia e che dimentica accidentalmente i vestiti di ieri sera sul tuo letto. Se permetti, mi sembra un po' strano. Evidentemente sei anche la sua ragazza? Perché a me sembra di essere quello di troppo in questa situazione."
"Non mi sembra il caso di fare tutta questa grande scenata per una questione di così poca importanza."
"Poca importanza... tu pensi che sia di poca importanza il fatto che uno abbia passato la notte da te, facendo magari anche altro oltre a dormire, è che nel momento di andarsene perché il tuo ragazzo è arrivato, ti saluti con un bacio sulla bocca?"
"Il mio ragazzo?" dice lei. Le è ritornato il sorriso... ok... mi sta prendendo in giro.
"Sì, il tuo ragazzo. Perché è questo quello che sono: il tuo ragazzo. E tu, tu sei la mia ragazza. E ora che abbiamo fatto il punto della situazione credo che tu possa capire il mio fastidio nel vederti baciare uno che non ho mai visto."
"No no... questo non è fastidio, questa è gelosia... allo stato puro... mamma mia, quanto sei geloso!" e si mette a ridere.
"Va bene. Sono geloso. È solo che mi piaci veramente tanto e ho tanta paura di perderti."
Greta mi corre incontro e mi abbraccia, per poi stamparmi un bacio sulle labbra.
La stringo forte a me, come se avessi paura di lasciarla andare... magari proprio nelle mani di quel "Francesco". Francesco... che brutto nome. Odioso secondo me. Poi con quei capelli laccati... mi verrebbe voglia di prenderglieli e strapparglieli... uno a uno. Ha pure una faccia da schiaffi... come fa a essere amico della mia ragazza? Aspetta un attimo... La mia ragazza. La mia ragazza. Potrei ripeterlo all'infinito. Greta è la mia ragazza. E io sono il suo ragazzo. Io e Greta stiamo insieme. Dio non ci credo.
"Adesso però mi spieghi" le dico. Ho bisogno di sapere chi è questo "Francesco".
"Se ti fa stare meglio... è un mio grande amico d'infanzia. Io e lui siamo praticamente cresciuti insieme. Io, lui e Anna facciamo gruppo dalle superiori e Dio, quante ne abbiamo passate. Fra c'è sempre stato, e so che ci sarà sempre."
"Ma... c'è mai stato qualcosa fra voi due?"
"Damiano... Francesco è gay."
Improvvisamente lo stupore e la felicità mi pervadono. O Santo Dio. È gay!
"Cazzo ma dirmelo prima? Potevamo evitare tutto questo macello...."
"E perdermi la tua prima scenata di gelosia? Mai..."
"Che stronza..."
"Lo so."
Ci baciamo.
"Tanto lo so che io ti piaccio anche per questo..."
No... tu non mi piaci. Io ti amo. Amo ogni tuo difetto e pregio. Perché non glie lo riesco a dire? Tanto lo sa già...
Forza e coraggio Damia...
"Ti amo" È lei a dirmelo. È lei a prendere l'iniziativa. È proprio vero che le donne sono meglio degli uomini. In tutto.
"Ti amo anch'io. Tanto." rispondo.

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