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<<Aishh fa davvero male!>> impreco tentando di sottrarmi alla stretta del prof che mi disinfetta le mani.

<<Ho quasi finito smettila di dimenarti.>>

Completa il suo lavoro fasciandomi delicatamente le mani. Da quando aveva iniziato a medicarmi non aveva smesso per un istante di guardarmi negli occhi, forse voleva cogliere ogni singola mia emozione.

<<Ti va di venire comunque da noi oggi?>> mi chiede improvvisamente.

<<Non esiste, non voglio che nessuno si faccia strane idee.>>

<<Forse dovrebbero>>

<<Perc..>>

Vengo zittito dalle labbra di Yixing. In un primo momento rimando pietrificato, ho paura. Non me lo aspettavo di certo, volevo solo scappare e nascondermi ma la sua presa sui miei polsi me lo impediva. Quando ebbi di nuovo la mente lucida lo spinsi via facendo appello a tutta la mia forza. Lui finì col culo in aria cadendo dalla sedia.
Io mi alzai dal mio lettino e mi rifugiai in un angolino della stanza, tremante.

<<Wow ragazzino non ti facevo così forzuto>> dice alzandosi mentre si massaggia una natica <<Vieni qui Junmyeon, davvero, non voglio farti del male>> continua poi con tono rassicurante, avvicinandosi al sottoscritto con le braccia aperte.

<<Perché si comporta così con me! Sono uno studente!>>

<<Mi è venuto spontaneo.. non so darti una spiegazione migliore..>>

<<Non si gioca con i sentimenti delle persone, Io non sono nemmeno gay! Questo è il peggior compleanno di sempre!>> sputo fuori oltrepassandolo e correndo via dall'istituto.

Appena mi sono calmato chiamo Jongin, solo per scoppiare a piangere non appena sento la sua voce rispondermi.
Quando torno a casa lo trovo appoggiato a una delle colonne che formano l'ingresso, la sua espressione è affranta e preoccupata.

<<J..Jongin..>>

Lui mi raggiunge velocemente e mi accoglie tra le sue braccia. Finalmente dopo una lunga corsa mi sento protetto e amato.
Entriamo in casa, lui non si stacca nemmeno per un attimo. Asciuga le numerose lacrime che mi rigano le guance, tentando di fermare i miei singhiozzi.

<<Calmati, va tutto bene.. raccontami che è successo..>>

Gli spiego tutto mentre venendo interrotto periodicamente dal mio pianto, il suo sguardo è incredulo.

<<Non so davvero cosa fare, mi dispiace infinitamente>> ripete di continuo abbracciandomi e accarezzandomi i capelli <<Sei al sicuro adesso, non me ne andrò da qui>> sussurra al mio orecchio mentre sparge baci sul mio capo.

<<E.. se davvero fossi.. gay?>>

<<Lo saprai con il tempo..>>

<<Tu come te ne sei accorto?>>

<<Credo di essermene accorto quando iniziavo a guardare e commentare solo i ragazzi... poi quando uno di loro ti provoca lo sai per certo..>>

Ascolto attentamente le parole di Jongin, mentre il mio indice non smette di tormentarmi le labbra.

<<Jongin, provocami.>>

•|Call me Daddy|•  Zyx - KjmDove le storie prendono vita. Scoprilo ora