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<<Il tempo è così piacevole stasera..>> osservo mentre scruto l'orizzonte oltre al mare, seduto sulla sabbia.

Una volta che fui stanco di quella vista posai lo sguardo sull'uomo accanto a me, il mio uomo. Il suo sguardo era perso chissà dove, l'aria sognante e i capelli leggermente smossi dal vento.

<<Mi sciuperai se continui a guardarmi..>> disse posando la mano sulla mia, riempiendola di sabbia.

Poco più avanti Taeoh gioca sull'acqua bassa, ormai diventa difficile distinguere la sua figura a causa dell'orario inoltrato.
Ad un certo punto Yixing mi infila una cuffietta nell'orecchio destro, e una la tiene per se.

<<Conosci questo cantante?>> mi domanda con voce calma.

<<No, è cinese?>>

<<Sì, si chiama Lu Han. Non ha importanza se non capisci il testo della canzone ora, te lo tradurrò quando sarà il momento.>>

Io mi avvicinai a lui e appoggiai la testa sulla sua spalla.

<<Taeoh-ah torna qui è ora di andare!>>

Una piccola sagoma scura corse verso di noi e si gettò tra le braccia di Yixing, facendolo cadere all'indietro. Mi distesi anche io, osservando il cielo.
Rimanemmo così per un po', fino a quando non fummo abbastanza assonnati per rischiare di addormentarci dove eravamo.
Presi Yixing sottobraccio e lo aiutai a camminare. Taeoh gli teneva la mano dall'altra parte, regalandogli un altro tipo di sostegno.

<<Mi pare che stai migliorando velocemente>>

<<Così sembra, anche se camminare sulla sabbia è dura..>>

<<Come sei viziato..>> dissi annoiato fermandomi davanti a lui e facendolo cadere sulla mia schiena, per poi alzarlo di peso.

<<Mettimi giù o ti spaccherai la schiena idiota..>>

E quindi stupido Zhang Yixing? Per te questo e altro.

Lo ignorai e proseguii fino all'hotel. La strada non era molta ma Yixing era più alto e pesante di me e mi costò una gran fatica.
Una volta in camera lo appoggiai sul letto, avevo il respiro affannoso ma volevo fare di tutto per nasconderlo.
Cambiai velocemente Taeoh e lo misi a dormire nel suo lettino, che avevo adeguatamente circondato con cuscini nel caso fosse caduto, dopotutto era ancora piccolo.

<<Io e te ci facciamo una doccia adesso.>>

Lui annuì e io lo trascinai in bagno.

<<Che peccato che riesci ancora a svestirti da solo>>

<<Sbaglio o sei particolarmente voglioso ultimamente?>>

<<Cerca di capirmi, è da un anno che vado avanti a..>>

<<Va bene ho capito Jun non c'è bisogno che entri nei dettagli>>

<<La sai la figata di questa doccia? È enorme e ti puoi anche sedere, così non ti affatichi troppo>>

Lui si sedette sul blocco bianco che stava dentro la doccia.

<<Posso dirti una cosa?>>

<<Ti ascolto>> risposi sorridendo mentre rovesciavo una cascata di bagnoschiuma sulla spugna.

<<Sei completamente diverso da come ti ho conosciuto.. a quei tempi eri egoista, impacciato e debole. Invece ora... sembra quasi che sia io quello da proteggere>> ridacchia <<Grazie per prenderti cura del tuo cinese preferito>>

<<Anche tu hai bisogno di sentirti al sicuro con qualcuno, ecco perché sono diventato così >> rispondo sedendomi sulle sue gambe.

Lui mi guarda, mentre vengo travolto dal getto caldo della doccia e i miei capelli mi coprono gli occhi, scaturendo una risata involontaria.
La mia bocca viene zittita poco dopo dalle labbra di Yixing. Le mie mani gli bloccano la testa, impedendogli di liberarsi da quel contatto. Solo quando lo decisi io potè tornare a respirare.
Poi si avvicinò al mio orecchio e lo morse appena.

<<Stai diventando un po' troppo "top"per me, aspetta che recupero a pieno le gambe e poi sarai tu a dover usare la sedia a rotelle>> mi sussurrò con voce rotta dall'eccitazione <<Ci siamo intesi Babyboy?>>

<<Si Yixing.>>

<<Chiamami Daddy.>>

<<Si Daddy.>>

•|Call me Daddy|•  Zyx - KjmDove le storie prendono vita. Scoprilo ora