Non ricordavo la strada tra casa mia e quella di Yixing così lunga e noiosa. Per distrarmi tiro fuori le cuffiette dalla tasca e me le metto, selezionando le mie canzoni preferite.
Il giorno è trascorso davvero velocemente, tanto che non mi ero accorto che fuori iniziava ad imbrunire.
A dividermi dalla mia casa c'era solo un sottopassaggio, che percorrevo raramente se non quando ero di fretta.<<Ehi ragazzino!>> sentì qualcuno gridare, ma continuai per la mia strada consapevole che non si rivolgesse a me.
<<Sei sordo?!>> domandò alzando la voce. Quell'accento mi era spaventosamente familiare, ricordava quello di Yixing.
Vidi quattro sagome avvicinarsi, in modo concentrico in modo da accerchiarmi. Non avevo più via di fuga. Le mie gambe iniziarono a tremare, la mia fronte si imperlava di goccioline fredde.
<<Guarda che bel cappottino ha questo Tao, secondo me è ricco sfondato>> disse un'altra voce, con lo stesso accento.
Uno dei ragazzi mi spinse a terra, per poi prendere il mio zaino e rovesciare in giro tutto il contenuto. Io rimanevo atterrito ad osservare la sua alta cresta ossigenata e il suo sguardo felino.
<<Qui non c'è niente Yifan. Ma magari ha qualcosa addosso.>> disse lo stesso prendendomi per il colletto e sbattendomi al muro <<Vero dolcezza?>>
<<N..non ho niente... l.. lasciami...>>
<<Non ho niente lasciami!!>> ripetè prendendomi in giro e piagnucolando, per poi cambiare completamente espressione e sferrarmi un pugno in pieno volto <<Ora ti è venuto in mente se hai qualcosa?!>>
<<Io.. non..>>
<<Scusa, non ti sento.>> rispose continuando a colpirmi allo stomaco, facendomi salire un sapore amaro di sangue in bocca.
<<Tao, non ha davvero niente..>>
<<Taci! O fai la stessa fine.>> lo sgridò senza smettere di colpirmi ovunque gli capitasse, era come se stesse giocando con un sacco da boxe.
<<Spero che la prossima volta avrai qualcosa.>> concluse andandosene con il suo gruppo.
Io rimasi a terra in quel sottopassaggio isolato, non so quanto. Quando finalmente trovai la forza di alzarmi mi sentivo completamente rotto, ogni passo mi causava un dolore atroce.
In qualche modo arrivai a casa e mi accasciai al suolo. Presi il telefono e una volta sulla rubrica feci partire la chiamata per Yixing.<<Senti già la mia mancanza Jun?>>
<<Io.. credo.. che.. n-non potrò venire da te.. a N-Natale..>>
Lui si ammutolì per qualche istante, poi la linea cadde.
Per un tempo che mi parve infinito rimasi solo, sul pavimento della mia cucina. Poi la porta di ingresso si spalancò sbattendo sul muro. Alzai appena lo sguardo, per poi vedere quel viso conosciuto che tanto amavo.
Lui si portò una mano davanti alla bocca. Potevo capirlo, non dovevo essere un gran bello spettacolo, tutto insanguinato e sofferente.
Si avvicinò velocemente a me e alzò lentamente la mia testa.<<Tieniti, ti porto in ospedale.>>
<<NO!>> urlai provocandomi un dolore assurdo a ogni muscolo. Mai e poi mai ci sarei andato.
Lui mi sollevò e mi appoggiò sul divano. Lo sentì cercare nel mio armadietto il kit medico, per poi tornare da me di corsa.
Tentò il più dolcemente possibile di levarmi il cappotto, ma mi fece comunque trasalire. Quando capì in che stato ero davvero ridotto tagliò la maglietta con una forbice, in modo da non causarmi ulteriore sofferenza.
Ogni volta che il cotone imbevuto toccava le mie ferite mi sentivo morire, avrei voluto farla finita lì, con lui.
Quando non ne potei più gli presi il polso e lo strinsi con la poca forza che mi rimaneva.<<Shh ho finito..>> mi sussurrò dolcemente passando una delle sue grandi e calde mani tra i miei capelli <<Sto qua con te, non preoccuparti.>>
<<T-Taeoh..??>>
<<È da mia sorella. Ha detto che può rimanere quanto gli pare..>>
Con molta attenzione mi alzò dal divano per trasportarmi nel mio letto spazioso. Mentre si alzava venne fermato dalla mia presa, che strinse nella sua. Poi si sdraiò dietro di me, cingendomi con un braccio.
<<Riposa... ti controllo io.. e domani mi racconti tutto quanti>> sorrise accarezzandomi e poco dopo mi addormentai, finalmente in pace.
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•|Call me Daddy|• Zyx - Kjm
Fanfic-Per me sei sempre tu il luogo dove mi sono sentito a casa, dove il mio cuore batte più forte. Finché esisterò... Ci sarò sempre. Dove Yixing CEO/ founder della sua azienda è anche il professore di matematica di Junmyeon. Junmyeon, un ragazzo liceal...