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<<Io... volevo solo farti gli auguri e non sono riuscito a trovarti a casa tua.. ma dio quanto sono patetico eh Junmyeon? Era ovvio che tu fossi qui sarei dovuto venirci da subito. Pensavo che non mi odiassi a tal punto da negarmi gli auguri, ma a quanto pare mi sbagliavo.>>

<<Jongin, non sei patetico.. mi fa piacere che tu sia passato a farmi gli auguri>> gli rispondo con tono calmo.

<<Sicuro che sia cosi?Cos'è per te dopotutto? Solo un altro augurio in mezzo a tanti altri. Ma per altri sarà l'unico augurio che riceveranno oggi.. io.. spero solo che non mi faccia troppo male..>>

<<Che cosa Jongin? Cosa non deve farti male?>>

<<Niente, non importa.>> rispose girandosi verso la porta, prima di venir bloccato da Yixing.

<<Jongin, sei sempre un mio studente, è mio diritto e dovere aiutarti, non importa quale sia il problema.>>

<<Il problema prof? Il problema è che qualcuno 18 anni fa mi ha messo al mondo senza chiedermi il permesso.>>

<<Vieni qui Jongin, vedi tante volte le cose non vanno come vorresti, ma è proprio per questo che devi essere motivato nel voler cambiare il tuo futuro>> tentò di calmarlo Yixing abbracciandolo. Subito si staccò dal contatto <<Ma cosa....>> mise una mano dentro la giacca di Jongin estraendone un coltellino svizzero. <<Jongin non dirmi che tu..>>

In quell'attimo mi sentii mancare, le gambe non mi ascoltavano più. Se Yixing non avesse fermato Jongin, quella sarebbe stata l'ultima volta in cui avrei visto il mio migliore amico.

<<Ehi tu, perché fai quella faccia? Improvvisamente ti dispiace se mi voglio uccidere? Tanto non ti è mai importato di me.>>

<<Jongin io ti voglio più bene di quanto ne voglia a me stesso... sei una parte di me e non voglio perderti. Posso aiutarti ad uscirne d'accordo?>> mi avvicinai a lui <<Per favore, non vorrei continuare la mia vita senza di te.>>

<<Non ho bisogno di essere compatito Jun, ho bisogno di essere felice.>>

<<Lo sarai, un giorno troverai qualcuno davvero degno di te. Questo te lo prometto.>> lo incoraggiò il prof. <<Siediti, ti porto una tazza di the.>> continuò scomparendo.

<<Jongin vieni qui, lo so che non vuoi piangere ma devi farlo.>>

Come previsto si avvicinò lentamente a me e sprofondò la testa nella mia maglietta piangendo. Riuscivo a sentire ogni suo urlo e singhiozzo propagarsi all'interno del mio petto, volevo solo che tutto finisse.
Quando fu sera arrivarono i genitori di Jongin, che io e Yixing avevamo contattato nel pomeriggio. Dissero che andava tutto bene e che Jongin sarebbe stato a casa loro, sotto controllo.
Il mio animo era ancora scosso, non volevo realizzare quello che avevo visto.

<<Jongin è forte.>>

<<Lo è.>> risposi <<Grazie per averlo salvato.>>

<<Ci mancherebbe.. ti va qualcosa di alcolico?>>

<<Assolutamente, devo dimenticare.>>

<<Bene allora.>> sospirò coprendo Taeoh dormiente sul divano <<Divertiamoci.>>

•|Call me Daddy|•  Zyx - KjmDove le storie prendono vita. Scoprilo ora