La funesta finestra: Parte 2

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"Violet, Klaus e Sunny,

Quando legerete questa letterrina io non ci sarò più.

Il mio cuoro è ghiacciatto, mi manca tropo il mio delito Ike.

Ragazzi non potate capire la triste vita di una vedova, né ciò che mi ha candotto in questo disperato ggesto.

Ma sappiate che sarrò più felice così.

Como mio ultimio testamendo vi lascio allo cure del Capitano Sham, un uomo giusto e buonno.

Pensatemi con affetto anche se ho fatto questa tarribile cosa.

Josephine Anwhistle."

- Non può essere.

Non può essere.

Quando perdete una persona importante, "Non può essere" sono spesso le parole che attraversano la vostra mente angosciata.

Non può essere che io abbia perso un persona importante.

Non può essere che non la rivedrò mai più.

Non può essere, non può essere...

Non può essere.

Beatrice

Mi chiamo Lemony Snicket, ed è mio compito raccontare la storia degli orfani Baudelaire, ma non può essere che non abbiate di meglio da fare.

I Baudelaire credevano, sbagliando, che non avrebbero mai più rivisto la Zia Josephine, ma non può essere che vi interessi vederli soffrire. Mentre le sue ultime parole riecheggiavano ancora ed ancora in tutta la sua vuota e sventurata casa.

Non può essere.

-Alla zia sarebbe interessato, la grammatica era la gioia della sua vita.

(...)

Forse avrete sentito parlare di una pianta chiamata "Dionea", cresce ai tropici e negli appartamenti di certe persone solitarie. In cima ha la forma di una bocca aperta, con una fila di spine simili ai denti intorno all'orlo. Quando un insetto attratto dal profumo del fiore, va a posarsi sulla Dionea, la bocca della pianta inizia a chiudersi intrappolando la mosca terrorizzata che piano, piano, piano si dissolve nel nulla.

Quando Violet, Klaus e Sunny arrivarono al brunch con il Conte Olaf, qualche minuto in ritardo, perché il Signor Poe doveva girare, si sentirono inermi come una mosca mentre il piano malvagio del Conte Olaf si era chiuso intorno al loro.

 Ahimé, non avrebbero capito per lungo tempo che qualcuno lì voleva disperatamente aiutarli.

(...)

Tutti sono allergici a qualcosa, che sia il glutine, le ingiustizie, il cioccolato, la corruzione, il polline o il buon costume.

Gli orfani Baudelaire erano allergici alle mentine. Le loro allergie erano famose per la rapidità con cui si manifestavano, è ovvio se uno è allergico a qualcosa normalmente non se la dovrebbe mettere in bocca soprattutto se il qualcosa è un gatto.

Ma Violet, Klaus e Sunny sapevano che questa era un emergenza, lo strano messaggio che avevano ricevuto sembrava indicare che Baudelaire dovevano fare più indagini, ma prima dovevano sfuggire al Conte Olaf e al suo miserabile pranzo. e mentre il Sig. Poe raccontava una storia molto noiosa i bambini scartarono le mentine e se le misero in bocca.

(...)

- Sono un messaggio, Zia Joephine e Ike sviluppavano messaggi in codice.

Grotta Gridona.

(...)

Durante l'alta stagione, il traghetto Trabiccolo porta i visitatori di tutto il mondo a godersi il sole, l'aria fresca, lo sgombro affumicato. Il traghetto parte ogni diciassette minuti per il Faro Fucsia, dove i turisti vanno a piedi a Grotta Gridona o si crogiolano nella pallida luce viola del faro. Questo solo quando c'è bel tempo. Nella bassa stagione, Lago Lacrimoso ha pochi visitatori perciò l'azienda ha aggiunto in fondo alla tabella oraria, una minuscola clausola che qui sta a significare "Potrebbe capitare di notarla, solo quando è troppo tardi".

C'è una clausola allegata a questa triste storia. Alcune persone temono che guarderete gli orfani Boudelaire rubare una barca e navigare sul Lago Lacrimoso durante il Ciclone Celestino... potreste essere tentati di fare lo stesso anche voi.

Perciò, permettetemi di darvi un paio di consigli anche se io non so nulla di voi.

Non prendete una barca che non vi appartiene. E non tentate di portare quella barca durante un uragano.

Specialmente se, come i Baudelaire, non avete la più pallida idea di come si navighi.

Navigare su Lago Lacrimoso, durante un uragano, offre una pletora di minacce, "pletora" qui significa "Una lunga lista", ma ci proverò. La barca può essere risucchiata dal Gorgo Ghignante o può frantumarsi sugli Scogli della Scarogna. 

Questo anche se si è abbastanza fortunati da vedere il debole raggio viola del Faro Fucsia... sarebbe un miracolo se la vostra barca non s frantumasse all'entrata rocciosa di Grotta Gridona, fortunatamente i Baudelaire stavano imparando ciò che qualunque meteorologo può dirvi. Ogni tempesta alla fine si calma, anche il Ciclone Celestino.

(...)

Saprete che un modo per dimostrare che disprezziamo qualcosa è dire la parola e poi ripeterla con le lettere "S, C, E, M" al posto delle prime lettere. Se disprezzate verità o giustizia potreste verità, scemità o giustizia scemstizia. 

Ma, mentre il Conte Olaf portava i Baudelaire lontano dalle Mignatte Magnose, i loro sentimenti per Zia Josephine si complicavano. Aveva dato loro una casa, benché gelida e troppo fragile, aveva insegnato loro tante cose, benché noiose, e, come i Baudelaire, aveva affrontato cose tremende. 

E se questo non fa un buon tutore, non fa neanche una cattiva persona. Per questo i Baudelaire non pensarono "Josephin, Scemosephin", pensarono "Speriamo che Zia Josephine sia salva".

- Cosa diceva Haruki Marakami?

- "Quando la tempesta finirà, non sarai la stessa persona che vi è entrata".

- Prima di questa parte.

- "Non sarai neanche sicuro, in effetti, che la tempesta sia finita per davvero".









||Lemony Snicket|| Frasi&RaccontiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora