5. Young and dumb

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Señorita, you're a cheater.

Well, so am I.

We want to go where the girls are young and dumb and hot as fuck. Where they're dancing in the streets, with nothing on.

~Cigarettes After Sex.

※※※

Erano passati esattamente quattro giorni dall'arrivo di Luke ed era un venerdì. Mi stavo sistemando i capelli troppo corti e troppo scuri perché di lì a poco sarebbero passati Calum e Michael a prendermi per andare alla festa che organizzava Briélle per l'inizio della scuola.

In quei quattro giorni la situazione sembrava stranamente tranquilla, se non fosse stato per le occhiatine di ghiaccio che mi lanciava Lucas da lontano, mentre pensava non lo vedessi.

Si era tenuto il più lontano possibile da tutti ed io avevo fatto lo stesso con lui... Nonostante questo le ragazze della squadra erano troppo attratte da quel misterioso e affascinante ragazzo che restava sempre da solo, in disparte, per lasciarlo in pace.

Lo squillo del mio cellulare mi distolse dai pensieri e quando guardai lo schermo, il nome di Calum comparve assieme ad una sua terribile foto.

-Che vuoi?- risposi alla chiamata.

-Muoviti, baldracca!- gridò la voce di Clifford dall'altro lato del telefono e fu un urlo così forte che dovetti staccare leggermente il cellulare dall'orecchio.

Riattaccai la chiamata senza rispondere, afferrando una delle mie borse e gettandoci dentro lo stretto necessario per la serata. Mi vestii con la giacca di jeans e uscii dalla stanza, lanciando un'ultima occhiata agli innumerevoli origami che l'adornavano.

Tradita dal rumore della porta della stanza che si chiudeva, fui sentita uscire prima da Eleonore.

-Mer!- Mi richiamò mentre stavo scendendo di corsa le scale. Mi fermai senza girarmi, aspettando che continuasse. Non lo fece ed io fui costretta a voltarmi indietro.

La ragazza era vestita elegantemente e truccata di tutto punto. Era evidente stesse andando alla festa di Briélle anche lei, ma mi chiesi con chi ci andasse.

-Mi chiedevo se tu ed i tuoi amici potevate darmi un passaggio fino alla festa...-

Ah, ecco con chi pensava di andarci.

Ma la Calumobile era di proprietà privata della sottoscritta. Gli altri dovevano tenersi ben discosti dai miei amici.

Senza emettere alcun suono, mi voltai, continuando a scendere le scale, ignorando la ragazza alle mie spalle.

Ma siccome le sfighe non vengono mai da sole, dalla porta del salotto comparve la figura elegante di mia madre. Non appena la vidi, affrettai il passo, facendo gli ultimi gradini di corsa e ringraziando il cielo di portare le mie vecchie All Star nere ai piedi e non i trampoli a cui ero abituata anni prima.

-Shimmer, dove stai andando?!- Gridò mia madre.

-Alla festa di Briélle...- risposi continuando a camminare verso l'uscita.

-Vestita così ci vai?- Mi bloccai in mezzo all'entrata, osservando il mio abbigliamento scuro, piuttosto corto e per niente elegante.

-Non porti tua sorella con te?-

Mi arrivarono i brividi a sentire quella parola: sorella.

Mi voltai a guardare la scalinata della casa. Dove poco prima si era fermata Eleonore per richiamarmi, ora non c'era più nessuno e in compenso, la porta della stanza della ragazza era chiusa nuovamente.

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