cap.14

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I giorni scorrevano Martina e Fulvio mi venivano a prendere il pomeriggio alle 17 circa , andavamo dallo spacciatore e poi subito al primo parcheggio a farci . Il mio amore che pensavo di una vita, Riccardo, era stato costretto dai suoi ad andare in comunità " O vai in comunità o ti buttiamo fuori casa " gli avevano detto.  " Che devo fare ? Verrò anche diseredato " mi diceva , mi parlava di sta fantomatica eredità e che non voleva litigare con i suoi "E io amore ? Come faccio ? " ci eravamo promessi che ci saremmo disintossicati entrambi , lui in comunità, io a casa e che a fine comunità ci saremmo rivisti, ah , e che ovviamente ci saremmo sentiti con le lettere (unico metodo di comunicazione possibile in una comunità, tra l'altro la prima lettera la potevi mandare solo dopo 1 mese ) "Dai che è bello " diceva "come ai tempi antichi , dai sarà bello scriverci e mandarci anche cose personali. Mi raccomando non parlare di droga nelle lettere che gli operatori della comunità, aprono le lettere e le leggono prima di consegnarcele.. E se vedono qualche riferimento alla droga buttano via la lettera " Era una sofferenza.. Ogni giorno scrivevo 7 lettere , a volte parlavo anche di come andava con la droga, ovviamente in codice , di quanto mi mancava e di aneddoti quotidiani. Non ricevetti mai una lettera sua , seppi dopo  che neanche lui ne ricevette una mia.. Quelli della comunità le avevano tutte cestinate chissà per quale motivo .

15 Anni: Erba, Trip , Eroina. La Mia Adolescenza Nella Droga #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora