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L'ho detto a Heather. Non sono sicura sia stata una buona idea, dato che Luke voleva mantenere per un po' il segreto con i suoi amici e lei, invece, non appena lo ha saputo, ha quasi cacciato un urlo, ma ha promesso che non lo dirà a Calum e agli altri, perciò va bene così, almeno per il momento.

Torno in classe dopo il pranzo e trovo Luke già seduto in fondo, accanto al suo migliore amico. Abbiamo un tacito accordo in cui non dobbiamo necessariamente stare uno accanto all'altra a ogni ora del giorno, quindi io vado a sedermi a qualche banco di distanza.

Hemmings: nella classe del professor Parker è appena entrata una ragazza bellissima

Hemmings: ah, aspetta

Hemmings: sei tu

Cherry: squallido

Hemmings: romantico*

Hemmings: hai detto a Heather che stiamo insieme?

Cherry: sì

Cherry: aveva capito tutto

Cherry: mi dispiace

Hemmings: va tutto bene, principessa

Hemmings: spero solo abbia smesso del tutto di odiarmi

Hemmings: ha smesso, giusto?

"Posso sedermi qui?" Distolgo lo sguardo dallo schermo del mio cellulare e lo punto sul proprietario della voce, un ragazzo dai capelli castani e gli occhi dello stesso colore. Mi fissa in attesa di una risposta. Io annuisco e sposto velocemente le mie cose dal suo banco. "Sono Keith, appena trasferito qui da Sydney."

"Cherry." Dico semplicemente, prima di stringergli la mano e lanciare un'occhiata a Luke, scoprendo che sta osservando la scena dal suo posto, un sopracciglio inarcato. Gli rivolgo un piccolo sorriso e torno a guardare il display del mio cellulare.

Cherry: sì, credo abbia smesso

"Amore, hai ancora i miei appunti." Il mio ragazzo si materializza davanti a Keith, facendo sussultare entrambi. In effetti, sta fissando Keith e non me. "Potresti restituirmeli, migliore fidanzata che io abbia mai avuto?" Chiede, piegandosi sulle ginocchia per abbassarsi alla mia altezza, un sorriso angelico sulle sue labbra.

"Luke, non ho i tuoi appunti." Gli faccio notare. "Te li ho restituiti ieri sera."

"Che idiota, hai ragione!" Esclama, mentre si colpisce la fronte con il palmo della mano. "Scusa, devo essermi confuso." Aggiunge, prima di alzarsi di nuovo in piedi e poi chinarsi ancora per darmi un bacio a stampo, giusto in tempo per non farsi beccare dall'insegnante, che entra nell'aula un secondo dopo.

Hemmings torna al suo posto, sotto il mio sguardo decisamente perplesso. Ricevo un messaggio da parte sua.

Hemmings: ora lo sa anche Calum

Hemmings: così come quel tizio seduto vicino a te :)

Drunk and wasted [Luke Hemmings]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora