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Passo una prima parte della festa attaccata, letteralmente, a Luke. Gli stringo la mano per tutto il tempo, seguendolo da una parte all'altra mentre lui saluta persone che non ho mai visto e prepara cocktail alcolici per amici che non ho nemmeno mai sentito nominare.

"Cherry, ti dispiace restare un momento qui? Devo... fare una cosa." Mi chiede, quando ci troviamo nel bel mezzo del salotto, tra ragazzi ubriachi e persone che ballano a ritmo di una musica indefinita. Il panico si manifesta immediatamente nei miei occhi, e lui se ne accorge. "Si tratta di quello di cui ti ho parlato poco fa." Mi spiega, senza comunque convincermi. Annuisco, in ogni caso.

Luke mi sorride e si allontana, io invece incrocio le braccia al petto e prego che lui torni presto. Non mi sento a mio agio qui, e, anche se né io né lui abbiamo toccato alcol, mi sento come se lo avessi fatto. La musica alta, la confusione, l'assenza di luce mi danno una sensazione strana e devo dire con certezza che non mi piace.

I minuti passano, ma il tempo sembra non scorrere mai. Mi scanso da una coppietta che si sta scambiando liquidi corporei troppo vicino a me e mi vado a sistemare vicino a una parete, dove posso ammirare il tutto dall'esterno.

Sento la mancanza delle mie serie tv.

"Ragazzi, tutti nel giardino sul retro!" Grida di punto in bianco qualcuno a voce così alta da sovrastare persino la canzone indefinita che esce dagli altoparlanti. Essa, poi, si spegne, mentre tutti corrono verso la porta.

Sto per rassegnarmi a venire arrestata per aver partecipato alla festa come nei migliori film americani, dove tutti scappano dalla polizia chiamata da un vicino di casa, ma non appena esco anche io, mi accorgo che ho totalmente frainteso la situazione.

Cosa accidenti ci fanno Luke e i suoi amici con degli strumenti in mano?

Mi avvicino alla sorta di palco che si sono costruiti con del semplice nastro di plastica bianco poggiato al suolo, ma resto comunque a debita distanza. Cerco lo sguardo del mio fidanzato, e quando lo trovo, lui mima con le labbra un sorpresa, suono in una band!

Non ho nemmeno il tempo di reagire, perché Ashton, alla batteria, picchietta tre volte una bacchetta contro l'altra e una canzone che non ho mai sentito inizia.

Luke stringe tra le mani una chitarra, così come Michael, mentre Calum suona il basso. Ognuno di loro ha un microfono davanti a sé. Tento di contenere lo stupore e ascolto le parole del testo, esse diventano sempre più famigliari ad ogni nota.

'Cause every night she studies hard in her room
At least that's what her parents assume
But she sneaks out the window to meet with her boyfriend
Here's what she told me the time that I caught her

Trattengo un sorriso e lancio un'occhiata dritta al biondo, che capisce perfettamente quello a cui sto pensando e scoppia a ridere, allontanandosi appena in tempo dal microfono.

Se devo essere onesta con me stessa, aveva ragione. Ah, il fascino dei musicisti.

She said to me,
"Forget what you thought
'Cause good girls are bad girls that haven't been caught.
So just turn around and forget what you saw
'Cause good girls are bad girls that haven't been caught."

Non posso credere che lo abbia detto davvero. Mi volto di spalle e copro il viso con le mani. Mi ha dedicato una canzone. L'ha scritta per me. E la sta cantando davanti a tutta la scuola.
Questa dannata canzone parla di me!

I swear she lives in that library
But if you ask her she'll say,
"That's where you'll find me!"

Mi giro di nuovo, Luke mi fa un occhiolino. Arrossisco fino alle punte dei capelli, come fossi una fan al suo primo concerto. Accidenti, però, sono bravi davvero.

But if you look then you won't find her there
She may be clever but she just acts too square
'Cause in the back of the room where nobody looks
She'll be with her boyfriend
She's not reading books!

Mi rendo conto che si sta riferendo al nostro primo bacio, a quando ci siamo nascosti nello stanzino dei bidelli e io per prima gli ho confessato quel che provavo per lui. Sorrido senza neanche farlo di proposito.

She's a good girl
Hasn't been caught!

La canzone sta giungendo al termine, me ne accorgo dal leggero cambiamento del ritmo, che accelera gradualmente, e non vedo l'ora di correre da Luke per baciarlo, dirgli che è stato meraviglioso e fargli mille domande su quello che è appena successo.

Temo di dover aspettare ancora molto, ma mi sbaglio, di nuovo. Non appena l'ultima nota lascia gli amplificatori e i ragazzi davanti ai quattro urlano e battono le mani, Luke posa sul prato il suo strumento e viene da me senza esitare un secondo.
Poggia le labbra sulle mie e mi bacia come se intorno a noi non ci fossero altre decine di persone. Io, comunque, non mi tiro affatto indietro, nonostante sia fin troppo consapevole dell'attenzione che abbiamo attirato su di noi.

"Uhm... Ti ho scritto una canzone." Sono le prime parole che pronuncia. Un sorrisetto colpevole si forma sulle sue labbra, mentre io sento le mie guance diventare ancora più calde. "Ho provato a darti qualche indizio, ma tu..." Distoglie lo sguardo da me e ride.

"E quindi sei un chitarrista e canti come se Dio in persona te lo avesse insegnato." Affermo, lui alza le spalle. "Non me lo hai nemmeno detto! Non credevo che fossi sparito per questo, sospettavo avessi solo bisogno di usare il bagno e fossi troppo imbarazzato per dirmelo! Ti rendi conto di cosa significa questo?"

Mi guarda, il sorriso raggiante di poco fa si attenua e lui fa un passo indietro. Pensa che io sia arrabbiata. Non lo sono affatto. Essere la ragazza di un membro di una band è sempre stato il mio sogno segreto. Lui, però, non lo sa.

"Avanti, sai cosa significa?" Ripeto. Lui scuote la testa.

Gli sorrido, poi gli colpisco delicatamente il braccio con la mano. "Significa che stanotte, e tutte quelle a seguire, dovrai cantare per me." Sospiro, lui si rilassa visibilmente. "Ora andiamo, ho bisogno di buttare giù qualcosa per digerire la notizia."

Drunk and wasted [Luke Hemmings]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora