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La mattina dopo, a scuola, mentre sto aspettando Luke davanti al suo armadietto, vedo Calum venirmi in contro con il sorriso stampato sulla faccia. "Luke è in ritardo." Mi dice, ponendo tutto il suo peso contro lo sportello di metallo. "Ti accompagno io in classe!"

"Ha avvisato te e non me?" Lo guardo, un sopracciglio inarcato. La cosa è davvero sospetta, manca poco che Luke mi avverta persino di ogni volta che respira.

"Sì." Afferma, alzando le spalle. "Vieni con me o no?"

"Va bene, va bene! Vengo con te!" Sbuffo, anche se subito dopo sorrido. Calum mi porge il braccio, io vi intreccio insieme il mio e così camminiamo fino all'aula di letteratura.

Lui, dopo che io sono entrata, mi saluta e procede verso la sua lezione. È davvero molto strano che si sia sostituito a Luke, soprattutto perché è altrettanto bizzarro che quest'ultimo faccia tardi, puntuale com'è.

Decido di non indagare oltre e, per una volta, di seguire la spiegazione dell'insegnante. Da quando ho conosciuto Luke, non faccio altro che distrarmi continuamente e so che devo smettere se non voglio che il mio rendimento ne risenta.

Quando suona la campanella, non ho ancora ricevuto un singolo messaggio dal mio ragazzo. A pensarci bene, non ha nemmeno risposto al mio buongiorno. Sto per scrivergli di farsi vivo per accertarmi che vada tutto bene, ma poi noto qualcosa di ancora più singolare.

Alcuni studenti sono accalcati davanti al mio armadietto. Chiedo permesso un'infinità di volte, tentando a fatica di farmi strada tra di loro.

Non posso non sorridere quando intravedo la persona che ero impaziente di vedere stamattina. "Scusate, lei è la ragazza che stavo aspettando!" Grida Luke per ottenere un po' più di spazio per me. "Se la faceste passare, sarebbe grandioso!"

Un altro paio di persone si spostano e finalmente ho una visuale completa di ciò che sta succedendo. Il biondo tiene in mano un mazzo di fiori, che mi porge solo dopo avermi stampato un bacio sulle labbra. "Spero ti piacciano." Sussurra al mio orecchio. "È così che si fa in una relazione?"

Annuisco appena. Nessuno mi aveva mai regalato dei fiori. È il regalo migliore di sempre. "Perché?" Gli chiedo semplicemente, arrossendo leggermente a causa degli sguardi puntati su di me.

Lui alza le spalle. "Volevo farti felice."

"Sono felice." Annuisco di nuovo. "Molto, molto felice."

"Missione compiuta, principessa." Dice, prima di rivolgermi un occhiolino. Mi sorride, poi si rivolge al nostro pubblico. "Spettacolo finito!" Esclama. "Ora andatevene, così posso baciarla per bene."

Mi sento avvampare anche più di prima. Se ne accorge. "Che c'è?" Mi chiede. "È la verità."

"Avevi detto di non potermi baciare a scuola." Mormoro, ricordandomi della nostra conversazione, la notte scorsa.

"Esatto, non posso." Bisbiglia, mentre a poco a poco torniamo a essere ignorati da chiunque attraversi il corridoio. "Ma questo non significa che non lo farò."

Stringo al petto il mio mazzo di fiori, hanno un buon profumo. Non buono come quello di Luke, sia chiaro, ma nemmeno loro sono tanto male. "Grazie. Sono davvero bellissimi."

"E adesso tutti sanno che sei la mia ragazza." Aggiunge, avvicinando le sue labbra alle mie. Stiamo rischiando grosso, perciò mi limito a posare su di essere un altro bacio a stampo. "Nel caso qualcuno avesse ancora qualche dubbio."

Una risata mi esce spontanea dalla bocca. "Calum era tuo complice, vero?"

"Non vedeva l'ora di fare qualcosa del genere." Alza gli occhi al cielo, ma poi sorride di nuovo. "Diciamo che l'ho fatto per lui." Mi spiega, iniziando a camminare verso il suo armadietto, dopo che io ho preso i libri per la lezione successiva.

"Oh, certo. Posso immaginare." Concordo io, seguendolo a passo veloce, dato che quelle sue gambe lunghe riescono a percorrere circa dieci metri in una sola falcata. "E se mai ci sposeremo, lo farai per permettergli di essere uno dei testimoni."

"Proprio così!" Replica, prendendomi la mano. Ho lasciato i fiori nel mio armadietto e, anche se so che è una mossa molto rischiosa, spero di trovarli ancora vivi alla fine della giornata. "Sai, ci stavo giusto pensando poco fa."

Mi fermo sul posto e lo guardo, lui gira la testa verso di me e scoppia a ridere. Avvicina le labbra alla mia tempia e mi dà un leggero bacio. "Ci stavo pensando davvero!" Mi dice.

"Ah sì?" Fatico a crederci, ma in ogni caso... sta davvero prendendo in considerazione la remota ipotesi che un giorno ci sposeremo? Siamo troppo giovani per questo, ma... Luke Hemmings ha appena detto che mi sposerebbe?!

"Lo giuro." Afferma, più serio. "Sarà il suo giorno. Tutto perfetto solo per il cinesino."

"Idiota." Sbuffo, scuotendo il capo. Luke ride di nuovo. Amo questo lato del nostro rapporto, anche se a occhi esterni potrebbe sembrare ai limiti della normalità.

Ci fermiamo davanti al suo armadietto, dove lui prende i suoi libri. Arriviamo in classe ed entriamo, andando a sederci uno accanto all'altra. La professoressa non è ancora qui e ne approfitto per controllare le notifiche sul mio telefono, così come sta facendo il ragazzo seduto accanto a me.

"Mi hai appena mandato un messaggio?" Gli domando incredula quando il suo cognome compare sulla barra in alto. "Io sono proprio qui!"

"Leggilo." Dice senza troppi giri di parole.

Premo sul minuscolo simbolo e la finestra di chat si apre immediatamente.

Hemmings: non ti ho ancora detto che sei bellissima, oggi

Cherry: perché non me lo dici ad alta voce?

Hemmings: perché voglio che lo senta solo tu

Cherry: sai di essere un idiota, vero?

Hemmings: me lo hai ricordato poco fa

Cherry: peccato tu sia l'idiota che preferisco in assoluto

Luke alza lo sguardo verso di me e mi rivolge un ampio sorriso. Ha una strana luce negli occhi, e io non posso fare a meno di chiedermi se essa sia presente tra le magnifiche sfumature di azzurro contenute in essi ogni volta che parliamo per telefono.

Cherry: hai un sorriso bellissimo

Hemmings: guarda che effetto mi fai

Cherry: oh, è merito mio?

Hemmings: è merito tuo

Hemmings: perderò tutto il mio fascino da ragazzo dall'aria tetra e misteriosa, di questo passo

Cherry: il mondo dovrà farsene una ragione, Hemmings

Hemmings: temo proprio di sì, amore

Cherry: e non mi dispiace affatto

Drunk and wasted [Luke Hemmings]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora