Immersa nei paragrafi di storia, fotocopiati, una voce proveniente dal piano di sotto mi fece distrarre.
Bonnie era sempre così rumorosa.
Sbuffai e scesi a vedere cosa stesse succedendo.
<<Tutto bene?>> chiesi entrando in cucina, ma non la vidi.
<<Si, benissimo.>> disse sbuffando a sua volta, uscendo da dietro il bancone, sporca di farina.
<<Cosa succede?>> cercai di trattenere una risata.
<<Stavo mettendo la spesa al suo posto ma mi è caduta la farina.>>
Notai il resto degli alimenti sulla tavola e mi avvicinai per darle un mano.
<<Vai a darti una pulita, ci penso io.>> dissi aprendo il frigorifero per posare il succo d'arancia.
<<Sicura?>>
<<Certo, vai.>> e quasi si volatilizzò.
Alla materia che avevo lasciato di sopra avrei pensato più tardi oppure domani. Non mi preoccupavo tanto.
La mia amica aveva comprato tante cose, come se avesse dovuto sfamare tutto il vicinato. E sorrisi.
Nonostante i suoi pregi e i suoi difetti, nonostante tante incomprensioni Bonnie era Bonnie e non avrei potuto desiderare di meglio.
Dopo poco a risvegliarmi dai miei pensieri fu il campanello che suonava senza sosta. Per la centesima volta, sbuffai.
<<Bonnie, aspettavi qualcuno?>> urlai per farmi sentire.
La vidi scendere velocemente le scale, portandosi alcune ciocche dei capelli dietro le orecchie.
<<Uhm, si.>>
Corrugai la fronte e lei si fermò.
<<I ragazzi di ieri...>> quasi sussurrò.
<<Oh, capito.>>
<<Ho già smentito qualsiasi cosa abbiano potuto capire ieri, tranquilla.>> continuò avvicinandosi alla porta, per poi aprire e salutare radiosamente.
<<Tu devi essere Gwen? Piacere, io sono Sara!>> si presentò la ragazza dai capelli ricci e color caramello che avevo visto la sera precedente. Dietro di lei intravidi poi una figura imponente, che la sera prima non avevo notato.
<<Oh, piacere.>> le sorrisi lievemente.
<<Lui è mio fratello...>>
<<Alex.>> disse infine il ragazzo porgendomi la mano. Con mia sorpresa, mi resi conto che era il ragazzo con il cappellino rosso ed il suo profumo mi entrò quasi dentro i polmoni; era così buono.
<<Gwen.>>
Ma appena le nostre mani si toccarono, una lieve scossa ci percorse facendoci staccare subito.
<<Tutto bene ragazzi?>> ci riprese Bonnie.
<<Si si.>> disse lui, continuando a guardarmi e ad incastrare così i suoi occhi nei miei.
Li scrutai a lungo. Il loro colore mi spiazzava, non sapevo quasi come definirli. Erano di un verde intenso, quasi magnetico, da farmi rimanere incantata.
Accennò un sorriso imbarazzato tale da farmi risvegliare dai miei pensieri e mi sentii quasi le guance andare in fiamme. Distolsi subito lo sguardo e quasi sgattaiolando, seguii le due ragazze in salotto, introfulandomi nel loro discorso.
<<Bonnie, Brad mi ha detto che sarebbe andato lui a prendere Jhon a lavoro.>> disse la riccia ed intuii che Brad fosse il ragazzo con gli occhiali.
<<Oh, si si. Jhon mi aveva anticipato una mezza cosa.>>
<<Comunque mia cara, non mi avevi detto di avere un'amica così bella. Cavolo vorrei essere proprio come lei.>> disse indicandomi.
<<Si, la invidio anche io.>> disse ridendo Bonnie.
Sorrisi, tutto sommato era simpatica.
<<Gwen, il mio caro fratellino questa sera non sarà dei nostri. Che ne dici di unirti a lui?>>
La guardai. Era seria?
<<Veramente Gwen, potresti conoscere nuove persone.>> mi incitò la mia migliore amica. Sapevo che lo faceva per me e soprattutto ipotizzai si fidasse di lui ma cavolo, era seria anche lei?
Sentendosi tirato in causa, il ragazzo alzò la testa dal suo cellulare, cacciato poco prima.
<<Per me non c'è nessun problema.>> disse impassibilmente.
<<Dai su!>> mi spinse verso il piano superiore Bonnie che si era alzata in piedi.
<<In realtà dovrei studiare.>> cercai una via di fuga.
<<Appunto, dovresti e inoltre è per la settimana prossima, quindi per questa sera divertiti. E' venerdì!>>
Sbuffai. Ancora.
Si erano messe d'accordo, me lo sentivo. Eppure, da una parte ero sollevata. Almeno non avrei visto Jhon.
Indossai un jeans bianco, una canotta nera con le converse bianche. Sopra abbinai un giubbotto di pelle, nero, poichè quella sera non faceva tanto freddo.
Misi, come sempre, del mascara nero e aggiunsi della matita all'interno dell'occhio.
Erano le otto e quaranta quando uscii dalla mia camera.
<<Sei una bomba!>> esultò Bonnie, appena mi vide.
La fulminai con lo sguardo, facendo invece ridere Sara.
E' vero che da una parte ero sollevata, ma dall'altra no.
Non conoscevo questo Alex, non sapevo dove mi avrebbe portata. Cavolo, avrei preferito mille volte fare storia.
<<Divertiti.>> mi sussurrò Bonnie abbracciandomi.
<<Dove andremo?>> chiesi non appena fuori casa.<<Non so.>>
<<Come arriveremo?>>
Ma un beep, mi fece voltare.
<<Con questa.>> disse avvicinandosi ad una Range Rover Evoque nera.
<<Sali.>> continuò.
Era nuova di zecca e profumava di pulito.
<<Nuova?>> che domanda cretina Gwen, complimenti.
Annuì e fece partire un messaggio vocale che si diffuse in tutta l'auto:
-Alex noi siamo al Blackmoon, all'ingresso basta che mi nomini ed entri senza problemi. A dopo.-
<<Allora, Gwen, ti piace ballare?>>
<<E' una discoteca, vero?>>
<<Perspicace.>>
#Spazioautrice.Buonasera miei cari! Ecco un nuovo capitolo. Finalmente Gwen incontra Alex e chissà... si vedrà!😏
Buona lettura a tutti. Fatemi sapere cosa pensate di tutto ciò, mi farebbe davvero molto molto piacere.🌟
-robs.
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NEVER MIND
RomansGwen Watson vorrebbe solo essere una ragazza come tante, vivere con spensieratezza la sua vita, esplorare e conoscere con le sue inconfondibili converse bianche. Eppure un passato da dimenticare la tormenta, lasciandola ogni volta senza respiro. Co...