Fingermi affranta sarà una passeggiata, dopo la morte di Giacomo e la rottura con Saul, non mi ci vorrà chissà quale impegno. Sono in ospedale e hanno chiamato Lucrezia almeno 2 ore fa. Inizio a struggermi di dolore e a piangere come una disperata. Ludovica si avvicina a me.
"Cazzo hai fatto puttana!" esclama avvicinandosi a me.
"Ieri ... sigh...si è tagliato le vene e era tr.. troppo tardi n...non c'è l'ha fatta..." esclamo piangendo forte.
"Non possiamo vederlo?" chiede con la solita voce acida e perfida.
"No, i suoi non vogliono farlo vedere nemmeno a me" rispondo singhiozzando forte.
"Lo rivedrò, ci si vede puttana" esclama con un ghigno, per poi andarsene. Appena mi accerto che se ne sia andata, mi asciugo le lacrime. Saul esce dalla camera.
"Tutto okay?" mi domanda asciugando le mie lacrime.
"S... sì" rispondo scostandomi un po'.
"No che non stai bene... pensi a Giacomo?" mi chiese.
Iniziai a piangere, Saul mi strinse a sé e piano piano sulla sua spalla inizia a piangere singhiozzando più forte.
"Andrà bene Tris, shh..." esclama accarezzandomi i capelli.
"Sei stata grande!" si complimenta.
Annuisco, staccandomi.
Torno a casa con gli occhi ancora gonfi e salgo nella mia stanza. Non ho voglia di mangiare o dormire, ma solo di sfogarmi stare in silenzio, ma soprattutto sola. È stato difficile per me. È come se avessi rivisto Giacomo lì con le flebo attaccate e i macchinari che segnavano il battito che diminuiva. Quel fottuto giorno di merda! Ti voglio bene fratellino, sei sempre con me. Lui voleva bene a Saul. Diceva che ci vedeva bene insieme anche sposati con una bambina. Lo farò per te, Giacomo, e per me, perché nonostante tutto io lo amo.
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~Saultrice~You are my breath
FanfictionLo amavo, era questa la mia unica certezza. Quattro lettere, che mi hanno stravolto tutto. SAUL. Il suo sorriso, i suoi sguardi intensi, il suo respiro contro il mio, i suoi baci lenti ma passionali. Le sue braccia, uno scudo protettivo in cui ti s...