Fra tante persone nel mondo, proprio la sua doveva capitare, e giusto a me. Deduco quindi che Ludovica è qua a Berlino. Cazzo, non ci voleva.
Saul si avvicina a me.
"Amore ti aiuto con la valigia...che hai?" mi chiede preoccupato.
Gli indico la valigia e appena legge il nome esclama:"Porca miseria! Giusto la sua!"
"Saul è qui,oppure se n'è già andata con la mia valigia...e se lo scopre?" esclamai preoccupata.
"Allora se facciamo parlare tua madre, la prenderà lei"ipotizza Saul. Saul è nascosto più in là e io sono con mia madre.
Mamma chiama e dopo 20 minuti vediamo un uomo grosso e alto che porta una valigia rossa.
"È lei Morena?" ci chiede.
Mia madre annuisce e si scambiano le valigie, poi il signore se ne va. Raggiungiamo Saul.
"Ci è andata bene!"dico sospirando di sollievo.
Raggiungiamo una villetta nel centro di Berlino, che di notte è ancora più bella, con il giardino. Entriamo e andiamo direttamente nelle camere.
"Io prendo questa camera!" esclama mia madre prendendo la camera a piano terra.
"Noi siamo al piano di sopra, ti va bene se dormiamo insieme?" le domando.
"Mhh... d'accordo... però a condizione che facciate i bravi" sentenzia per poi augurarci buonanotte. Mi cambio e metto il pigiama.
Come siamo belle in pigiama!" esclama Saul abbracciandomi da dietro.
Inizio a sbadigliare in continuazione.
Ci facciamo sotto le coperte, dato che fa freddo.
"Stai calda amore?" mi domanda.
"Ho ancora un po'... frreddo" balbetto.
Saul mi avvicina al suo petto caldo e mi addormento nel tepore delle sue braccia. La mattina dopo vengo svegliata da baci sul viso. Saul.
"Buongiorno amore" esclama dandomi un bacio a stampo. Apro gli occhi per realizzare che siamo davvero a Berlino.
"Buongiorno anche a te!" rispondo stropicciandomi gli occhi. Sono inguardabile di prima mattina: capelli mossi, occhiaie da paura, sonno, viso appicicoso.
Faccio una doccia veloce e scendo con Saul a fare colazione.
"Buongiorno!"esclamiamo. Mia mamma ci saluta con la mano, mentre è impegnata a friggere i pancakes.
"Mamma noi andiamo a visitare Berlino, vuoi venire?" le domando prendendo la borsa.
"No Bea, andate, vado a cercare un lavoro e un supermercato!" esclama sparecchiando. Chiudo la porta e mi ritrovo Saul che mi fissa le labbra. Subito si fionda verso di me e mi bacia.
"Saul... c'è mia madre" esclamo imbarazzata.
"Va bene..."esclama rattristato. Mi stringe la mano e iniziamo a visitare.
Verso le undici, il mio stomaco inizia a brontolare.
"Amore hai fame?" esclama toccandomi la pancia. Annuisco con il capo.
"Andiamo da Starbucks?" mi domanda.
Annuisco, felice come una piccola bambina quando vede le caramelle. Mi siedo al tavolo e ordino i frullati. Quando arrivano scoppio a ridere.
"Princess perché ridi?" esclama guardandomi. Gli indico il suo bicchiere. Lo gira e capisce tutto sorridendo anche lui. Al posto di scrivere Saul, hanno scritto Daul.
"Ciao Daul!" esclamo ridacchiando.
Inizia a farmi i solletico e inizio a ridere a crepapelle.
"Saul bast... ahahahah... non.. ahahahah" riesco a dire.
Poi si ferma e mi lascia un bacio in guancia. Ci alziamo e torniamo a casa.
"Ciao mamma!" esclamo entrando.
Lei ci saluta.
"Saul puoi accendere la TV?" gli chiede mia madre.
Saul preme il bottone e ci sediamo sul divano. Io sono in braccio a Saul.
"Che hai cucinato?" le domando.
"Dato che non ho trovato altro, ho preso i tortellini. So che a qualcuno piacciono!" esclama fissando Saul.
"Tortellini! Grazie Morena!" esclama sorridendo. Vediamo un bel film e poi ci sediamo a tavola per mangiare.
"Sono buonissimi Morena!" esclama Saul finendo l'ultimo del piatto.
Mia madre sorride soddisfatta.
"Mamma, vado in camera non mi sento bene!" esclamo alzandomi.
"Che hai?" mi domanda.
"Ho male alla pancia!" rispondo toccandola. Salgo le scale e mi stendo sul letto.
Saul entra dopo. "Princess, che hai?" mi domanda toccandomi la pancia.
"Non ho la nausea... ma nemmeno mal di pancia perché non ho digerito" esclamo.
Saul si stende accanto a me e mi accarezza i capelli, mentre cerco di addormentarmi. Mi sveglio dopo un po' e vedo due figure davanti a me. Oddio, sono davvero loro?!
"Ele Leo!" esclamo abbracciandoli.
"Ciao tesorino" esclama Ele stringendomi forte.
"Ti senti meglio?" mi domanda Saul entrando in camera.
Mi fiondo da lui e gli circondo il collo con le mani. Lo stringo forte a me.
"Allora stai meglio!" esclama ridendo. Quanto amo quel suo sorriso, così coinvolgente.
"Beh ci siamo anche noi eh!" puntualizza Leo ridacchiando. Ci abbracciamo tutti insieme.
"Dove starete? Posso chiedere a mia madre se..." inizio a dire.
"No tranquilli staremo da mia zia Ingrid, abita a due case da qui!" esclama finendo la frase.
"Vi va di uscire stasera?" propongo.
Annuiscono tutti.
Squilla il cellulare. Rispondo.
"Beatrice, ho saputo che sei a Berlino. Incontriamoci stasera al De Noantri, dobbiamo parlare" esclama la voce. So perfettamente di chi è, Ludovica.
continue....
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~Saultrice~You are my breath
FanfictionLo amavo, era questa la mia unica certezza. Quattro lettere, che mi hanno stravolto tutto. SAUL. Il suo sorriso, i suoi sguardi intensi, il suo respiro contro il mio, i suoi baci lenti ma passionali. Le sue braccia, uno scudo protettivo in cui ti s...