Il ritorno delle minacce

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"Buongiorno amore" esclama Saul baciandomi la pancia. Apro gli occhi e lo vedo sorridere. Mi alzo e lo abbraccio.
"Ci credi che siamo sposati?" mi chiede sedendosi accanto a me.
"No, mi sembra un bellissimo sogno, non vorrei mai svegliarmi e poi, niente Ludovica!" ammetto distogliendo lo sguardo. Saul mi prende le mani e esclama:" Ehi, siamo qui, entrambi, oggi sei entrata nel 8 mese e fra un mese avremo una figlia. Siamo sposati e nemmeno Ludovica rovinerà questo momento". Devo dargli proprio ragione, nulla può rovinarmi quello che ho.
"Saul mi porti per favore un uovo con bacon?" gli chiedo prima che scenda di sotto. Torna dopo qualche minuto, e mi porge il piatto pieno, che emana un odorino invitante. Mangio tutto con molta foga, ho davvero fame.
"Ahahaha amore hai molta fame" esclama Saul accarezzandomi i capelli.
"Voglio del cocco..." sentenzio.
"Ma siamo a gennaio, dove dovrei prenderli?" mi chiede.
"Portameli!" urlo. Poi mi rendo conto di aver esagerato e mi alzo ad abbracciarlo.
"Amore scusami davvero io..." inizio a dire, ma Saul mi interrompe abbracciandomi.
"So che non sei nella tua forma migliore, tranquilla amore!" esclama sorridendo. Ci baciamo lentamente, ma con passione.
"Che dici di andare a comprare altro vestiti per la piccola?" mi propone Saul alzandosi dal letto.
"Si almeno esco un po'" rispondo ridacchiando.
Indosso degli abiti larghi, infatti sono molto comodi, e usciamo. Entriamo in vari negozi, come Chicco, Original Marines e altri. Ho preso un pigiamino invernale, dato che nascerà a febbraio, delle tutine da casa con colori e disegni natalizi, una culla che diventa anche seggiolone per la pappa. Torniamo a casa soddisfatti e dopo aver mangiato saliamo in camera. Lì troviamo adagiata sul letto, una lettera, con del rosso sopra.
La apro:
Cara Bea,
come stai? Ho saputo che sei in dolce attesa come sono felice! Non mi avete tolta di mezzo tu e Saul. Anche se ora non sono nelle condizioni migliori, ti consiglio di stare attenta, guardarti le spalle, non si sa mai cosa potrebbe accadere... detto questo la tua vita cambierà molto presto.
Ludovica
Mostro sconvolta la lettera a Saul. Lui sgrana gli occhi, poi mi guarda, senza dire nulla. Mi siedo sul letto, massaggiandomi la pancia.
"Amore non ti preoccupare... Ludovica vuole spaventarci, ci sono io. Pensa solo alla bambina" esclama Saul sedendosi accanto a me.
" No Saul, non sto più calma. Mi ha rotto i coglioni, basta, non ce la faccio più. Voglio vivere la mia vita senza nascondermi, voglio che Aurora cresca al sicuro, senza bugie e fughe." esclamo tutto d'un fiato. Saul mi guarda in silenzio, credo di averlo spiazzato, ma sono contenta di aver detto tutto, mi sono liberata.
"Amore perdonami, tutto questo è solo colpa mia, io non voglio farvi vivere così, e nemmeno io lo voglio. Vorrei una famiglia felice, e che soprattutto tu sia felice. Dobbiamo parlare con Ludovica il prima possibile." risponde dopo un po' Saul. Istintivamente lo bacio, non so perché, ma è come se avessi saputo, che è la cosa giusta.
"Non è colpa tua. Io sono felice quando sono con te e non voglio perderti. È la mia paura più grande." ammetto.
Saul mi stringe a sé.
"Siete voi le uniche donne della mia vita" esclama dandomi un bacio in fronte. Più tranquilla, vado a farmi una doccia, così io e Saul andiamo a passeggio, dato che odio stare rinchiusa. Siamo in un bellissimo parco di Miami, che passeggiamo mano nella mano, in una mattina abbastanza fredda.
"Amore vado un secondo a comprare il regalo a mia zia" esclamo entrando nel negozio. È molto piccolo e stretto, ma si trova nel centro storico, il che lo rende facilmente adocchiabile. Non so cosa prenderle, perché mia zia Hannah ha gusti strani, stravaganti, e ogni volta che devo fargli un regalo di compleanno, è sempre un'impresa. Decido di optare per un vestito lungo, con fantasie colorate, a cui è abbinata una borsa. Dato che sono qui, prendo qualcosa anche per me, ma girando e rigirando per il negozio, non trovo nulla di interessante, così compro il regalo ed esco. Saul non c'è, così lo chiamo. Mi dice che è a casa, quindi con calma, lo raggiungo. Apro la porta, Saul è in cucina, sta scolando la pasta. Lascio la roba e mi siedo accanto a lui.
"Che hai comprato amore?" mi domanda addentando gli spaghetti.
"Il regalo a zia Hannah, le ho preso un vestito.con borsa abbinata" gli spiego.
"Princess, potresti salire a prendermi una maglia, che ho freddo?" mi chiede dolcemente. Gli sorrido, mimando un sì con la bocca, e salgo a prenderla. Mentre scendo le scale, qualcuno, da dietro, mi butta giù, e da lì, buio...
fine.
spazio autrice
bene ragazzi ecco finita la storia, e come promesso il sequel, ma dovrete aspettare un po'. Coma continuerà la storia di Bea e Saul? Cos'è successo a Bea? E a Aurora, nascerà? Chi avrà spinto Bea, c'è forse lo
zampino di Ludovica?

~Saultrice~You are my breathDove le storie prendono vita. Scoprilo ora