«Siete sicuri che sia una buona idea?»
Taehyung non era affatto convinto. Park Jimin non gli sembrava un tipo affidabile oppure amichevole. Eppure per una qualche ragione aveva accettato l'assurda richiesta del suo amico senza nemmeno lamentarsi.
«Vorrà divertirsi anche lui.» Suggerì Jungkook.
Il suo ragazzo alzò le spalle incurante e continuò a camminare verso casa. L'aria gelida di Novembre gli accarezza il viso, facendolo rabbrividire. Si strinse nella sua sciarpa e incitò il moro a velocizzare il passo.
«Quel ragazzo non mi piace. Potrebbe causarci guai.» Continuò.
«Su questo ti do ragione ma non credo sia pericoloso. È solo un ragazzo che vuole starsene sulle sue.» Rispose paziente Jungkook.
Taehyung lanciò un sospiro di sollievo quando svoltarono l'angolo che li avrebbe portati nel suo quartiere. Sperò con tutto se stesso che sua madre avesse preparato la cioccolata calda perché ne aveva un assoluto bisogno. Afferrò le chiavi di casa dalla tasca del giaccone e con le dita congelate dal freddo aprì la porta, rifugiandosi nel tepore di casa sua. La signora Kim spuntò dalla cucina e rivolse ai due ragazzi un dolce sorriso. Un delicato sentore di cioccolato proveniva da lì e Taehyung corse da sua madre.
«Sapevo che ne avresti voluta un po'.» Ridacchiò la donna.
Gli porse un vassoio con due tazze di cioccolata calda con della panna in cima.
«Ti ringrazio mamma.» Disse il giovane, regalandole un bacio.
«Forza Kookie, andiamo a studiare!» Esclamò poi, portandosi dietro un Jungkook poco entusiasta.
Una volta arrivati in camera posò il vassoio sulla scrivania e si allungò sopra gli scaffali della libreria per afferrare i libri che sarebbero serviti per studiare. Il suo fidanzato si tolse le scarpe e con fare svogliato si tuffò sul suo letto, nascondendo il volto nel cuscino.
«Alzati scansafatiche, dobbiamo lavorare.» Lo rimproverò l'altro.
«Non ho alcuna voglia di studiare.» Mormorò il minore.
Taehyung sospirò spazientito e si diresse verso di lui a grandi falcate, prendendolo per le braccia e tirandolo su. Jungkook si aggrappò a lui, facendogli di colpo perdere l'equilibrio e cadde sopra di lui. Sul volto del ragazzo nacque un ghigno ma venne presto smorzato dallo sguardo severo dell'altro. Non era il suo giorno fortunato.
«D'accordo, studierò qualcosa.» Sbuffò il moro, lasciandosi trasportare vicino la scrivania.
Eppure non si pentì di quella scelta, quando vide il sorriso orgoglioso di Taehyung. Così prese il libro di Storia, lo aprì e finse di leggere la storia del regno di Silla, mentre osservava di sottecchi il castano, concentrato nella lettura di alcune poesie.
«Da quanto in qua ti interessano le poesie?» Domandò, curioso.
«Il professor Brown ci ha incaricati di scriverne una ma non ho alcuna idea su dove cominciare.»
«Potresti scrivere del grande amore che provi per me.» Disse Jungkook, prendendosi gioco di lui.
Taehyung gli sferrò una gomitata e tornò a leggere. Il professor Brown aveva elogiato Jimin per il commento durante la lezione e non gli era sfuggita la conversazione che avevano avuto. L'insegnate considerava quel ragazzo un portento. Lo era davvero? Faticava a crederci.
«Vuoi davvero organizzare una festa a casa tua? E tuo padre?» Domandò Yoongi.
Se ne stavano sdraiati sul letto del maggiore, il capo del biondino posato sul petto dell'altro, mentre gli accarezzava dolcemente il capelli. Jimin amava quando lo faceva.
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𝑀𝑖𝑠𝑡𝑒𝑟𝑦 𝑜𝑓 𝑙𝑜𝑣𝑒 ➶ 𝑉𝑚𝑖𝑛
Fanfiction❝ L'amore è bizzarro, Jimin. Non siamo in grado di comprenderlo fino in fondo ma io voglio viverlo e voglio farlo con te.❞