CAPITOLO 31

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"Si sta svegliando, presto!"

Sento una folata di vento tutto attorno e il suono di sedie che strisciano sul pavimento, cosa che mi fa strizzare gli occhi dal fastidio. Mi costringo ad aprirli, ma sono costretta a richiuderli immediatamente a causa di una luce bianca fortissima che mi inonda il viso.

"Tae allontanati con quella lampada e falla respirare!" sento urlare Jungkook.

Una volta dopo avermi allontanato dalla faccia l'oggetto, riapro gli occhi lentamente, cercando di focalizzare i volti dei presenti e riconoscendo i sette ragazzi seduti attorno al letto della mia camera. Non ho bisogno di chiedere cosa sia successo, essendone pienamente a conoscenza. Mi metto a sedere e prendo la testa fra le mani, lasciando che un paio di lacrime mi righino il viso. Sento subito le braccia del più giovane avvolgermi in un caloroso abbraccio, mentre gli altri si limitano a restare in silenzio, lasciando che la mia disperazione possa scivolare via dalla mia pelle in tutta pace.

"Come ti senti?" chiede dopo un po' Jimin, avvicinandosi un poco e poggiando la sua mano sulla mia, stringendola leggermente.

"Uno schifo" sussurro, mantenendo la testa fra le mani e portando le ginocchia al petto.

"Vuoi un bicchiere d'acqua fresca, tesoro?"

"No Jin, grazie mille"

Alzo leggermente la testa e posso notare gli sguardi dispiaciuti dei ragazzi, poi un improvviso pensiero mi inonda la mente, facendomi scattare in avanti.

"Che...che giorno è?" chiedo impaurita, consapevole che la risposta non mi piacerà.

"Il 3 gennaio" sento sussurrare Hobi, mentre i ragazzi abbassano gli sguardi, incapaci di guardarmi.

"Oh Dio mio"

Mi lascio cadere sul materasso, mentre le lacrime tornano a scorrere sul mio viso incessantemente, rendendomi una bambina agli occhi dei sette ragazzi che mi circondano.

"Com'è stato?" chiedo dopo un po', cercando di rimanere calma ed evitando di pensare al dolore che provo in questo momento al cuore.

"Bruttissimo, mancavi tu. Inizialmente ci siamo rifiutati di esibirci, ma ci hanno costretti. Avremmo fatto fare una figuraccia alla casa discografica e non volevano spiegazioni" spiega Namjoon, cercando in qualche modo di farmi capire che non mi fossi persa niente di che.

Ma ciò non era vero.

Avevo perso la mia occasione di cantare a Times Square la notte di capodanno, passarlo assieme ai miei ragazzi, ai nostri fan e al mondo intero.

"Ho dormito per tre giorni?"

Jin annuisce lentamente, cercando di confortarmi in qualche modo strofinandomi la mano sul braccio dolcemente.

"Allora suppongo di dovervi augurare un buon anno"

"Buon anno anche a te, Skylar" rispondono all'unisono.

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"Ce la fai ad alzarti?"

"Tranquillo Jin, ce la faccio"

Scendo dall'auto e mi avvio verso la porta del dormitorio. Un giorno dopo il mio risveglio, siamo tornati in Corea finalmente e ora posso godermi un paio di settimane di pace, prima di ricominciare con i programmi, i concerti, le registrazioni, interviste e tutto il resto.

La prima cosa che faccio una volta dopo aver varcato la soglia di casa, è fiondarmi in cucina e afferrare una barretta energetica, scartandola e cominciando a mangiucchiarla lentamente, gustandomi ogni singolo pezzo.

THE 8TH MEMBER 3 (BTS FF)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora