CAPITOLO 34

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La mia mente si sveglia improvvisamente ed il buio mi circonda. Silenzio e paura governano nell'atmosfera, mentre il mio respiro si fa pesante e tento di aprire gli occhi il prima possibile, per poter finalmente mettere fine a questo incubo.

"Coraggio Yori, apri gli occhi" incoraggio me stessa, cercando di prendere il controllo dei miei arti, ma sembra impossibile.

Finalmente riesco a spalancarli, permettendomi di mettere a fuoco ciò che mi circonda e realizzando di essere, per l'ennesima volta, in una camera di ospedale.

So, però, che questa sarà l'ultima volta in assoluto. Che non uscirò da quest'ospedale, non tornerò al dormitorio, non mi siederò sul divano a guardare il solito horror assieme ai ragazzi, non mi eserciterò nella sala prove della Big Hit, non salirò nuovamente sul palco da qualche parte nel mondo per cantare, non vedrò più i miei fan.

Sono al capolinea.

Mi guardo intorno: la stanza è bianca e spoglia, solamente un piccolo vaso in porcellana, contenente una rosa nera, adorna l'interno, facendomi compagnia, appassendo lentamente con me. Ha già perso quattro petali, ne rimangono ancora tre.

Alzo lo sguardo al soffitto e fisso l'accecante luce al neon sopra la mia testa, mentre ascolto il dolce rumore della pioggia incontrare il vetro delle finestre. A parte ciò, il silenzio tombale regna nella stanza, facendomi venire leggeri brividi a tutto il corpo.

Mi concentro meglio su me stessa: numerosi fili sono attaccati alle mie braccia, mentre l'immancabile maschera dell'ossigeno mi copre il volto, aiutandomi con la respirazione. Sono un completo disastro, ma non importa...non mi importa.

La porta si apre, rivelando il ciuffo di Jimin, mentre Tehyung fa la sua entrata subito dopo il maggiore.

"Tae è sveglia! Chiama i dottori!" urla Jimin non appena il mio sguardo incontra il suo, facendolo andare in panico.

Il più giovane si catapulta fuori dalla stanza e posso sentirlo urlare nel corridoio, alla ricerca di qualche infermiera nei paraggi.

Nel giro di pochi secondi, due dottori mi sono di fianco, mentre due infermiere li assistono e una invita i ragazzi ad aspettare fuori. Dopo una decina di minuti passati sotto controllo, il dottore alla mia sinistra esce dalla stanza, raggiungendo coloro che penso siano Jimin a Taehyung. Non posso ascoltare, ma capisco dalle loro espressioni sconvolte una volta dopo essere rientrati, che la notizia loro data non deve essere stata buona.

"Dovrebbero ormai saperlo" penso tra me e me cercando di sorridere, nonostante la mascherina mi copra interamente il volto.

"Piccolina..." sussurra Tae, sedendosi alla mia destra e portando la sua mano calda sulla mia, congelata.

"Come stai Skylar?" chiede Jimin, quasi timoroso della mia risposta.

"Sto bene, grazie" dico, cercando di essere di conforto.

Non aggiungono altro, si limitano a guardarmi, osservare la rosa sul tavolo, oppure ascoltare la pioggia battere sui vetri.

"Dove sono gli altri?" chiedo con voce bassa, tanto da essere sentita a fatica.

"Arriveranno questa sera, ci siamo dati il cambio" mi risponde Tae, guardandomi con occhi dolci.

"Cosa intendi?"

"Hai dormito per tre giorni piccolina, in questo lasso di tempo ti siamo rimasti affianco a turno, e ora tocca a noi due" spiega Jimin, continuando a mostrare il suo sorriso perfetto.

Tre giorni? Non pensavo fosse già passato così tanto, ma gli sono grata per essere stati con me costantemente, nonostante non potessi saperlo.

"Ragazzi...se non vi dispiace, vorrei riposare un po'" chiedo gentilmente, facendogli capire che la loro presenza non mi disturba, ma non vorrei essere irrispettosa nei loro confronti.

THE 8TH MEMBER 3 (BTS FF)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora