°*•○Rosea Primula○•*°
|J|-"Ti mancherò a Seoul vero?"
-"Certo che mi mancherai, come farò senza di te? A chi cucinerò il mio fantastico Kimchi? "
-" Mi mancherà veramente tanto la tua cucina; neanche mia mamma sa cucinare così bene! Ma dai, alla fine vai e divertiti, a Seoul troverai finalmente un bel ragazzo, no?" dice mentre ridacchia.
Sono con Hyuna, la persona migliore che io abbia mai conosciuto nei miei 22 anni. Frequenta l'università insieme a me, o almeno frequentava, dato che i miei genitori mi hanno costretto ad andare con loro a Seoul. La conosco da quando eravamo piccoli, è una ragazza minuta dai capelli rosso fuoco, degli occhi celesti e un sorriso che farebbe cadere ai sui piedi qualunque ragazzo. L'ho conosciuta alle elementari, all'inizio non parlava molto, era una ragazza molto timida, ma conoscendola meglio mi sono convinto che non fosse così.
-"Ah, ma smettila sai che non succederà mai!" gli dico io spintonandola un po'."
Stiamo passeggiando da circa mezz'ora in uno dei parchi di Gwangju per stare insieme un'ultima volta, prima che io parta domani mattina.
Gwangju è una metropoli non troppo piccola, ma neanche troppo grande. Durante il giorno potrebbe sembrare una città molto fredda, ma di sera si trasforma in qualcosa di bellissimo, piena di luci colorate e di persone che passeggiano avanti ed indietro senza un'attuale meta. Questa città può avere mille sfaccettature.
Potrò anche essere di parte, ma la preferisco a Seoul. Qui ho tutta la mia tranquillità, tutti i miei parchi solitari dove ho passato giornate a studiare o solo pensare, tutti quei locali dove ho amato mangiare i tipici cibi del luogo, per poi imparare a riprodurli. E' davvero triste dover stravolgere tutta la mia vita solo perché i miei genitori devono traferirsi in un nuovo ospedale per lavoro.
-"Dai in 10 milioni di abitanti qualcuno ci sarà no? E poi smettila di fare così non ci trovo nulla mi male a farsi un ragazzo" sì, ha decisamente ragione ma lei sa meglio di tutti perché non posso sbilanciarmi troppo su questa storia.
-"Sai perché non sono così convinto"
Stiamo attraversando una di quelle stradine, secondo me la più bella; gli alberi delimitano la strada e i rami si intrecciano per formare dei bellissimi archi fogliati e ornati da fiori rosa. Alcuni petali continuano a cadere e la maggior parte sono ormai a terra e sulle panchine, sta iniziando settembre presto arriverà l'autunno e non sono ancora abbastanza preparato ad affrontare il freddo.
Continuiamo a passeggiare, le strade non sono sterrate, ma si trovano dei sassolini facilmente calciabili e della polvere marroncina. I percorsi sono davvero lunghi, come fiumi. Gli alberi ci accompagnano per tutta la via, le loro chiome riescono a bloccare buona parte del sole, ma piccoli raggi riescono a oltrepassare le fronde, fino ad arrivare a noi. Il vento soffia leggero, così da far muovere i nostri capelli insieme alle foglie che volteggiano nell'aria.
Nel parco non siamo i soli, accanto a noi passano varie coppie abbracciate, i ragazzini si divertono a correre con le bici e i genitori passeggiano con i figli, tenendoli per mano. Tutti, come noi, vengono qui per rilassarsi, proprio per questo non si sentono urla o musica troppo alta, i suoni che si possono ascoltare sono dolci e passeggeri, come il calpestio delle foglie, brevi discussioni, il cinguettio degli uccelli o le risate dei bambini.
Nell'aria si respira la tranquillità, i fiori ancora negli alberi emanano un profumo dolce e delicato, solo quando si passa accanto alle diverse bancarelle lungo la via, si può sentire l'odore dello zucchero filato o delle varie leccornie vendute. Nel pomeriggio i bambini vengono a giocare più spesso, quindi è possibile riconoscere l'odore delle bolle di sapone che scoppiano arrivate in cielo.
-"Come farai con l'università?" mi domanda Hyuna, ed effettivamente avevo molta paura che cambiando università, pur scegliendo lo stesso indirizzo, avrei perso tutti i punti di credito che mi sono sudato, ma
-"Per quanto mi hanno spiegato trasferiranno tutto all'accademia di Seoul."-"Capito, comunque cerca di farti qualche amico e non restare sempre sulle tue. E' bello fare amicizie e potresti conoscere gente veramente interessante..."
-"Sai che non mi piace fare amicizia, tu sei stata un caso eccezionale!" dico ridendo.
-"Devo essere lusingata allora !" ridacchia lei.
-"Certo, comunque resterò sulle mie, seguirò le lezioni andrò a casa, studierò e poi farò qualche passeggiata, ascoltando la mia adorata musica."
-"Sei un caso perso, come farai senza di me?! Resterai chiuso a casa per tutto il resto della tua vita?!" mi dice mentre, disperata, si mette una mano in faccia.
-"Probabile" ridacchio.
-"Jin... non vuol dire che quello che ti è successo in passato succeda di nuovo. Stai andando in un'altra città puoi cambiare vita, puoi essere chi vuoi tu! Cerca di divertirti la vita non è fatta solo di studio!"
Ha ragione ma ho sofferto troppo per ciò che è successo e questo solo perché ho voluto fidarmi delle persone. Da quel momento mi sono richiuso in me stesso e ho imparato a tenere tutto dentro, facendo molto raramente trapelare qualcosa.-" Non ricominciare con questa storia, sai come la penso e perché!" grido un po', sono agitato, quella realtà mi perseguita fino ad oggi ed il solo parlarne mi fa venire la nausea e il mal di testa.
-"Ok, va bene scusa, cambiamo discorso." Dice dispiaciuta " Qualche volta verrò a trovarti quindi conserva un letto anche per me!"
Con i suoi stupidi discorsi riesce sempre a tirarmi su il morale, in qualunque situazione.-"Sai che i miei genitori ti adorano. Sei sempre la benvenuta da noi" le dico, mentre parliamo ci sediamo in una delle tante panchine e ora, mentre la guardo, sono certo che mi mancherà tantissimo.
-"Mi ritengo parte della famiglia." scherza mentre mi abbraccia. Hyuna è veramente una ragazza d'oro. Mi è stata vicino nei momenti più brutti della mia vita; è stata lei a darmi forza quando non volevo nemmeno uscire di casa, peggio di quanto già non faccia.
-"Dopo tutte quelle volte in cui mi sei stata accanto in tutto questo tempo, ormai sei anche nell'attestato!"- Mi alzo dalla panchina e un po' disperato dico –" Dai, alzati anche tu e accompagnami a casa che le mie valige non sono ancora del tutto pronte e domani devo alzarmi presto."
-"Va bene andiamo, da domani ti aspetta un'altra vita!" dice mentre si alza e saltella un po'. Chissà dove la trova tutta questa energia.
Ci incamminiamo verso casa continuando a scherzare...
✧・゚: *✧・゚:* *:・゚✧*:・゚✧
Salve salvino!
Vi butto qui il secondo capitolo della storia *lanc*
(╯°□°)╯︵♡
spero vi piaccia tanto tanto,
bye bye <3 @ImForsaken & @ilbiscottokookie_
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°The flowering of a dream°
Fanfiction🌱Ogni fiore nasce da un piccolo seme, cresce sotto diverse stagioni, sotto diversi agenti atmosferici. Una piantina che affronta temporali catastrofici e raggi di sole asfissianti, solo per far sbocciare un piccolo bocciolo e far nascere il frutto...