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°*•○Helianthus Annuus○•*°
|TH|

-"Vai Tae, corri da Yoongi. Non tenere cura dei bagagli, di quelli ci penserò io; ma ricorda di ritornare a trovarmi, abbiamo ancora tanto di cui parlare!" mi incita la signora.

Ancora scosso inizio a correre verso Yoongi. Le mie gambe si muovono da sole, il mio unico pensiero è lui.

Il mio respiro si affatica e l'aria fredda fa bruciare la mia gola, le gambe non allenate si muovono così veloci da farmi male, ma ora tutto è poco importante.

Più è ripida la discesa più il mio passo è rapido.

La stradina non è asfaltata perfettamente e talvolta ci sono delle buche o delle pietre che mi fanno inciampare ripetutamente.

Ringrazio il cielo che ci sia solo un'unica via senza diramazioni.

Vorrei tanto fermarmi, anche solo per un secondo, ma non me lo posso permettere.

In sottofondo il rumore pesante dei miei passi ha un ritmo lineare, ormai coordinato al mio inspirare ed espirare.

Posso solo immaginare quanto stia soffrendo in questo momento, quello che pochi minuti fa gli è stato detto ha riaperto una ferita molto profonda.

In questi anni mi ha sempre parlato di quanto non ricordare gli facesse male, ma non avrei mai immaginato che ritornare al passato sarebbe stato così doloroso per lui.

Se potessi condividerei tutta quella tristezza e quel male, gliene ruberei una bella fetta solo per farlo stare meglio, anche solo un po'.

So che può sembrare futile, ma mi farei sputare addosso tutti i suoi pensieri, mi farei offendere e perfino schiaffeggiare solo per far svuotare il suo corpo di tutto quell'odio e rabbia repressa.

E mi farei sparare se solo si sentisse meglio.

Voglio stargli vicino;
voglio che si appoggi sulla mia spalla;
voglio dargli una mano; anche se è difficile, voglio che mi parli ed esprima tutti i suoi sentimenti;
voglio che si liberi la mente ed il cuore.

Prometto. Prometto che sistemerò tutto per lui, che gli sgombererò la strada da tutte le incertezze e paure, così che possa camminare tranquillo su un letto di rose.

Perché voglio solo che lui stia bene.

Svolto l'angolo e finalmente vedo l'autostrada principale ed insieme ad essa la figura del mio migliore amico che la attraversa a testa bassa, senza guardare né a destra né a sinistra.

Rallentando il passo mi avvicino a lui, che ormai al centro di strada non nota la macchina che pian piano gli si avvicina pericolosamente.

-"Yoongi!" lo chiamo.

La macchina è sempre più vicina.

-"Cazzo Yoongi!"

Lui continua a darmi le spalle, rimanendo con la testa nel suo mondo, mentre l'auto è a pochi metri di distanza.

I miei piedi scattano all'istante, corro verso Yoongi, che ormai ha notato l'auto davanti a lui e rimane pietrificato senza muovere un passo.

L'autista continua inutilmente a suonare il clacson, le luci dei fari arrivano agli occhi di Yoongi che alza le braccia per ripararsi.

Sento le ruote della macchina fischiare e la vettura frenare di colpo.

Nella mia mente vedo già il corpo del mio migliore amico giacere a terra esanime circondato da una pozza di sangue, il vecchio uomo scendere dall'auto e controllare cosa fosse successo, le mie lacrime scorrere una dopo l'altra sulle mie guance.

°The flowering of a dream°Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora