°*•○Rosea Primula○•*°
|SJ|
Sono passati poco più di due giorni da quando ho preso l'aereo per venire a Seoul.La mia città in confronto a questo posto sembra solo un paesino. L'aria è molto diversa, tutto è molto più veloce e confusionario.
I palazzi altissimi e pieni di uffici, i cartelloni pubblicitari raffiguranti attori o cantanti, le grandi agenzie che sfornano lavoratori ogni giorno, le macchine che sfrecciano veloci sull'asfalto, affiancate da taxi e autobus. Le persone che passeggiano e parlano di argomenti differenti in lingue differenti.
Tutto è più grande.
In questo momento sono nella mia camera che sistemo le ultime cose che ho in valigia. Ripongo tutto il mio vestiario nella cabina armadio che ho trovato appena entrato a destra. E' abbastanza grande da contenere tutti i miei abiti, e non sono pochi.
Prendo una maglietta rosa infondo al trolley e la distendo davanti a me, è da tanto che non la indosso. Dopo aver stirato qualche piega la ripiego e la poso nello scaffale. Ora che sistemo tutte le maglie, ne rivedo alcune che mi sono anche scordato di avere.
Finito anche con i pantaloni, passo agli accessori. Sistemo sulla mensola tutti i miei orologi e bracciali, poi prendo il portagioielli e lo ripongo nel cassetto sottostante.
Nel fondo della scatola rimane solo un cofanetto di velluto nero con disegnata una rosa dal colore rosa pastello. Lo prendo con cautela e lo apro. Dentro c'è il bracciale d'oro bianco che mi regalò mia nonna quando feci 18 anni. Ora è un ricordo molto importante, lo indosso ogni volta che ho bisogno di fortuna o solamente conforto, nei momenti di assoluta tristezza.
Quando allaccio questa catenina al mio polso l'agitazione si trasforma in calma e tutto diventa più tranquillo, proprio come lo era quando dormivo immobile tra le braccia di mia nonna. E' come averla qui, accanto a me. La persona più importante della mia vita, che mi ha sempre ascoltato e confortato e che continua a farlo dall'alto dei cieli.La voce di mia madre mi sveglia dai miei pensieri. Chiudo il cofanetto nel cassetto ed esco dal guardaroba.
-"Dimmi mamma"
-"Tieni, qua ci sono gli asciugamano per il bagno e le lenzuola per il letto. Sotto ci sono gli scatoloni degli oggetti che hai portato, appena finisci di sistemare le ultime cose scendi e prendili." Dice, porgendomi la pila di cotone.
Chiudo la porta e mi metto a lavoro. Sistemo prima il bagno che si trova subito dopo la cabina armadio e successivamente il letto al centro della stanza. La porta si apre alle mie spalle, rivelando mio padre che cerca di non cadere mentre poggia a terra degli scatoloni.
-"Questi sono i tuoi, mentre salivo ho pensato di portarteli."
-"Ah, grazie."
Le scatole sono veramente pesanti. Non ricordavo di aver portato così tante cose.
Poggio il tutto sulla scrivania e inizio ad uscire vari libri. I volumi universitari sono mischiati ai vari romanzi e gialli che ho già letto. Ne prendo uno e mi soffermo a guardare la copertina.
"Il giardino segreto", il primo libro regalatomi dalla mia migliore amica. Lo spolvero un po' e lo apro, prendendo una pagina a caso. Una foto cade a terra, la prendo e la osservo. Siamo io e Hyuna in posa in riva al mare, in un pomeriggio poco soleggiato. Controllo il retro e trovo una dedica :"Il tuo sole nei giorni di pioggia"
Un flebile sorriso compare sul mio viso. Mi mancherà veramente tanto.
Poso la foto in un posto ben in vista, dopo cercherò una cornice.
Continuo ad uscire i vari oggetti dalle confezioni e dopo un'oretta ho finito di sistemare tutto.Stanco, esco nel balcone, mi distendo in una delle sedie a sdraio e avvicino una mano al viso per ripararmi dal sole. Sono abbastanza sicuro che questo diventerà il mio posto preferito di tutta la casa.
Questa nuova abitazione non mi ha deluso, è grande, luminosa e confortevole.
Ieri facendo una passeggiata ho visto che neanche il quartiere è cosi male, è un po' piccolo ma si trova in una buona posizione di transito. Data la tarda ora, non molti negozi erano aperti, ma ho trovato un market 24h.
Non sono ancora riuscito a farmi degli amici, ma i vicini sembrano molto amichevoli, proprio come il resto delle persone che vivono nei dintorni. Il solito vicinato, se non fosse per il ragazzo che ho incontrato ieri a cena. Era nel tavolino difronte al mio a mangiare dei noodles, ha attirato subito la mia attenzione. Il capo chino e la schiena ricurva, il vestiario completamente nero, gli davano un'aria misteriosa. Solo quando incontrai i suoi occhi sentì un brivido lungo la schiena.
Fu come guardarsi allo specchio.
Sembrava stanco e turbato, annoiato e stufo di tutto quello che aveva intorno.
-"Jin per favore puoi andare a comprare delle cose al supermercato qui vicino?" entra di tutta fretta mia madre interrompendo le mie riflessioni.
-"Eh? Certo, hai preparato una lista?"
-"Sì sì tieni, qua ci sono anche i soldi" li appoggia sulla scrivania.
-"Il tempo di una doccia ed esco"
~~~
Tra i vicoli i raggi del sole in tramonto sono bloccati dalle costruzioni, il venticello soffia leggero ma è piacevole.
Il cellulare nella mia tasca inizia a vibrare, mia mamma avrà sicuramente scordato di scrivere qualcosa. Prendo il telefono e appena leggo il nome di Hyuna mi maledico mentalmente. Non l'ho più chiamata da quando sono arrivato a Seoul.Accetto la chiamata preparandomi a tutti gli insulti possibili.
-"Hey, non mi hai più chiamato, come va? Hai finito di sistemare?" rimango stupito non sentendo offese sul mio conto.
-"Sì, oggi abbiamo finito tutto. Sono stati i 4 quattro giorni più stressanti della mia vita!"
-"Com'è la casa?"
-"E' grandissima e la mia stanza è veramente bella, anche il quartiere non è niente male."
-"Allora aspetto le foto!"
-"In questo momento sto andando a fare la spesa, anzi sono arrivato, ti chiamo questa sera va bene?"
-"Va bene, ma non scordarlo"
-"Sì sì, a dopo" chiudo la chiamata e ripongo il mio telefono in tasca.
Entro nel negozio, prendo uno dei carrellini alla mia destra e, leggendo la lista della spesa, passo per tutti i corridoi prendendo il necessario. Prima di andare a pagare riguardo il foglietto di carta e vedo che manca la cosa più importante! Lascio il carrello vicino alla cassa e mi dirigo verso il mio reparto preferito: i noodles in scatola.
Sono cosciente che non rappresentano un intero pasto nutriente e sano, ma sono facili e veloci da preparare, è non hanno nemmeno un brutto sapore! Tutta l'Asia è d'accordo, compreso quel ragazzo che li stava mangiando la sera prima difronte a me.
Mentre scelgo tra gli svariati gusti, mi ritrovo a terra. Spaesato, alzo il capo e un ragazzo mi porge la mano, senza pensarci troppo la afferro, ma qualcosa va storto. Quando mi metto in piedi, perdo l'equilibrio.
Un braccio cinge i miei fianchi. Le mie mani si poggiano al suo petto e solo pochi centimetri separano la mia faccia dalla sua, quando...
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Siamo tornate con un nuovo capitolo!! ora che la scuola è finita e finalmente l'estate è iniziata speriamo di aggiornare più frequentemente.
Speriamo che la storia vi stia piacendo ma fatecelo sapere nei commenti!
Un bacio @ilbiscottokookie ImForsaken
😘😘😘
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°The flowering of a dream°
Fanfic🌱Ogni fiore nasce da un piccolo seme, cresce sotto diverse stagioni, sotto diversi agenti atmosferici. Una piantina che affronta temporali catastrofici e raggi di sole asfissianti, solo per far sbocciare un piccolo bocciolo e far nascere il frutto...